Capitolo 62

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Questa notte non sono riuscita a chiudere occhio, seriamente. Me ne sono stata sdraiata sul letto a guardare il soffitto al buio, ho pensato tanto, eppure non so nemmeno io quello che devo fare con papà, se devo perdonarlo oppure no, e Irama, chissà se invece lui mi perdonerà mai. Stefania è tornata a casa, mentre papà e mamma sono rimasti qui fuori tutta la notte. Prima di mettermi a letto ho parlato al telefono con la nonna, anche lei è preoccupatissima, ma io ho cercato di tranquillizzarla, e spero di esserci riuscita almeno un po'. Questa mattina ho avuto forti dolori alla testa, e ho anche vomitato un po', i medici mi hanno già detto che è tutto normale, e che già oggi pomeriggio posso tornare a casa, ma dovrò starmene a riposo, forse è meglio così, ho bisogno di starmene un po' tranquilla. 《Carmen, se vuoi possiamo tornare a casa》mi informa la mamma, io la guardo stranita, 《i medici mi hanno detto che potrò uscire dopo pranzo》la informo, ma lei scuote la testa e sorride debolmente, 《sono riuscita a convincerli, mangerai a casa》dice.

Il viaggio dall'ospedale a casa è completamente silenzioso, papà sta venendo con noi, ha provato più volte a parlarmi, ma poi ha sempre esitato ed alla fine è rimasto in silenzio. Entriamo in casa, e mentre io sono seduta si divano, mamma cucina qualcosa, e mio padre parla con Stefania dell'università. La mia caviglia si è sgonfiata, mi fa ancora male e non riesco a camminare per bene, mi toccherà aspettare che passi l'infiammazione, proprio ora ho messo del ghiaccio per sgonfiarla ulteriormente.
Pranziamo tutti e 4 insieme, dopo tanto tempo. E non so perché, ma qualcosa mi dice che questa sarà l'ultima volta che siamo seduti a tavola tutti insieme. Papà andrà presto via di casa, ed io sono di nuovo sul punto di scoppiare in lacrime. Perché fa così tanto male? Io gli voglio troppo bene, non sono pronta a lasciarlo andare via di casa, non sono pronta ad abituarmi all'idea che lui e mamma non siano più una coppia, e soprattutto non sono pronta a vederlo insieme a quella Veronica. Spero solo che tutta questa angoscia se ne vada, ho davvero bisogno di dormire, credo di avere delle occhiaie da far paura.
Dopo pranzo cervo invano di addormentarmi in camera mia, Stefania mo accarezza i capelli con il tentativo di farmi rilassare, ma non sta funzionando, tantè che dopo neanche cinque minuti comincio a piangere. Mia sorella cerca di tranquillizzarmi, ma nemmeno le sue belle parole riescono a placare le mie lacrime.
Dovrei bere una bella camomilla, magari mi calmo e smetto finalmente di piangere. Stefania mi prepara subito quello che le chiedo, e dopo aver bevuto un intera tazza, cado in un sonno profondo, finalmente.
La mattina dopo l'angoscia non è ancora andata via, soprattutto quando scopro che papà ha dormito sul divano e non nel letto matrimoniale con la mamma, ovviamente. Basta, devo convincermi che ora non stanno più in insieme, presto divorzieranno e dovrò abituarmi. Cerco di farmi coraggio da sola, ma mi chiudo in camera per non vederlo dormire sul divano.

l'amore altrove -irarmen-Where stories live. Discover now