𝐃𝐎𝐖𝐍 𝐁𝐄𝐋𝐎𝐖 - ɴᴏɴ ғᴀʀᴛɪ ᴛʀᴀsᴄɪɴᴀʀᴇ ɪɴ ʙᴀssᴏ

27. Guardami negli occhi e ripetilo

Lunedì 8 Ottobre.

La mattina seguente avevo l'impressione di sentirmi stravolta, come se avessi affrontato qualcosa più grande di me la sera precedente; magari era per la febbre, o forse perchè sentivo e sento tutt'ora il senso di colpa per essermene andata da casa di Carter senza dire nulla ad Hunter. Ci ragiono e ci ragiono, mi ripeto che non ho nessuno obbligo verso di lui, non era un suo diritto sapere che me ne sarei andata. Ma la sensazione di colpevolezza non accenna a scemare. Inoltre guardandomi allo specchio con espressione di ripugno ho constatato di avere i capelli arruffati in un modo che mi ricorda tanto la paglia dei fienili, gli occhi rossi e gonfi che sembrano uscirmi dalle orbite dovuti alla notte in bianco, accentuati dalle grandi borse scure, che comunque sono abituata ad avere. Infine il mio volto appare scarno e pallido.

Com'è possibile che io mi sia ridotta in questo modo?

Dopo di che mi sono data una sciacquata al volo, giusto per non sembrare un morto vivente e ho provato a rimettermi a dormire. Avevo qualche linea di febbre e una voglia irrefrenabile di stoppare i pensieri che continuavano a vorticarmi in testa confusi.

Ma, come sempre del resto, il sonno non è arrivato. Al suo posto la frustrazione mi ha tormentata per un'oretta buona in cui ho cercato di ignorare la sensazione di debolezza unita ai brividi di freddo.

Verso le dieci sono scesa di sotto constatando che i miei fossero entrambi a lavoro. Ho provato a mangiare qualcosa, anche se non avessi poi tutta questa gran fame: solo l'idea di mettere altro cibo nello stomaco mi dava la nausea.

Ho scambiato qualche messaggio con Maddie ed ora eccomi qua, stravaccata sul divano nel salotto a guardare le repliche di "the vampire diaries" in TV, ignorando il mal di testa costante.

Non ricordavo che Damon e Stefan fossero così belli. Certo che hanno scelto proprio bene il cast, gli attori bucano lo schermo. Eppure non ho mai avuto dubbi: Delena fino all'ultimo respiro. Stefan carino e tutto quello che vi pare, ma Damon Salvatore ha il mio cuore dalla prima apparizione.

Ero così presa dalla vicenda che non mi sono nemmeno resa conto del campanello suonare. Torno con i piedi per terra e, rantolando parole invettive verso mia madre che si è sicuramente scordata le chiavi, vado ad aprire.

Eppure, quando apro la porta, mi trovo davanti l'ultima persona che speravo di incontrare.Sento la bile salirmi in gola e il viso prendere fuoco, ma cerco di darmi un contegno. Perché ho preso una decisione.

si dice che la notte porti consiglio, ed effettivamente l'insonnia questa volta ha giocato un po' a mio favore: mentre cercavo di convincermi che non avessi fatto nulla di male al ragazzo splendido in piedi di fronte a me, sono giunta alla conclusione che tutto questo "sali e scendi" di emozioni deve essere fermato. Non so per quanto ancora potrò tenere sotto controllo la mia sanità mentale. Inoltre più il tempo passa, più mi rendo conto di essermi affezionata troppo al ragazzo dai lineamenti rudi, costantemente circondato da nuvolette di pioggia, ma che quando sorride sembra portare il sole. ogni particolare, ogni singola imperfezione sono stampati nella mia mente a ricordo di quanto la sua bellezza sia disarmante: dalla mascella squadrata, il naso dritto, le movenze controllate e la piccola cicatrice vicino all'occhio destro, la quale più volte ho percepito il desiderio di toccare. è ridicolo il modo in cui mi ritrovo ad osservarlo, a carpire ogni sua singola espressione e stato d'animo: dal modo in cui aggrotta le sopracciglia quando qualcosa non gli quadra o lo infastidisce, il passarsi una mano fra i capelli e strattonarseli quando è frustrato o nervoso. Fino al modo in cui si stringe nelle spalle nelle situazioni di disagio. Potrei reggere il confronto con una maniaca.

Hunter ora indossa un paio di jeans verde militare e una felpa grigia scuro. Le mani cacciate in tasca a dargli un'aria tesa. I capelli sembrano particolarmente indomabili e sotto di essi scintillano un paio di occhi verdi che sembrano incastonati in un volto angelico.