1. Buongiorno raggio di sole!

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ELLA.

Lunedì 10 settembre.


《Sono sveglia!》 Urlo a mia madre dal piano di sopra per farmi sentire.
È da mezz'ora che si aggira per casa urlando a me e mio padre di svegliarci. Quando ci si mette è peggio di un generale.
Mi alzo dal mio caldo rifugio e rifaccio immediatamente il letto per evitare di farlo dopo. Ormai mi viene in automatico, lo faccio sin da quando sono una bambina.
Vado in bagno per darmi una veloce sciacquata al viso e fare una doccia:
Tiro i capelli in una crocchia disordinata ed entro nel box, pensando alla giornata che mi si prospetta.
Oggi, dopo una lunga estate di svago, inizierà la scuola.
Ed io ne sarei felice se solo non odiassi svegliarmi così presto.
Per il resto, ho sempre avuto un'esistenza tranquilla alla St. Jhon high school e voglio che continui ad essere così.
Una volta fatto mi avvolgo in un asciugamano, dopo essermi asciugata metto l'intimo e infilo i vestiti che mi sono preparata ieri.
Ridacchio tra me e me quando, con la grazia di un elefante dentro una stanza piena di cristalli, infilo il piede troppo velocemente nei pantaloni che va ad allargare ulteriormente lo strappo già presente sui Jeans.
Sono un disastro.
Prendo una semplice t-shirt con le maniche corte in pizzo e la infilo nel pantalone, indosso ai piedi le mie mitiche converse rosse e mi dirigo nuovamente in bagno per sistemare lo schifo che mi ritrovo in testa.
Osservo la figura riflessa nello specchio e noto che le solite borse non hanno lasciato il loro posto sotto agli occhioni azzurri e la mia chioma biondo scuro sembra indomabile.
Sbuffo e cerco di metterla più in ordine possibile, finché mi arrendo e prendo le due solite forcine per appuntare sulla nuca le ciocche fastidiose che ricadono davanti agli occhi.
Prendo del correttore per coprire le occhiaie, applico del mascara e quando constato di fare meno schifo di prima raggiungo i miei in cucina per mangiare, trovandoli impegnati a guardare un servizio del telegiornale.
《Buongiorno.》Dico sorridendo ad entrambi.
《Bungiorno tesoro, sei pronta per questo nuovo inizio?》 Chiede la mamma mettendo una ciambella nel mio piatto insieme a del succo di frutta.
Potrei vivere di succo di frutta, berlo fino a scoppiare. Se c'è il succo io sono felice.
《Certo.》Rispondo sorridendo e addentando la prelibatezza appena sfornata da mia madre, non sono abituata a tutte queste lusinghe.
Di solito i pasti li faccio in solitudine, visto che il lavoro prende ad entrambi molto tempo, ma oggi si sono presi un'ora di permesso per passare almeno la colazione insieme.
《Sono sicuro che ci renderai fieri, come hai fatto negli anni precedenti.》 Afferma papà sorseggiando il suo amato caffè amaro.
Sono sempre andata molto bene a scuola, mi piace studiare. Sono una persona molto curiosa e non la smetto di pormi domande su tutto, da qui la mia passione per la lettura.
《Spero solo non sia troppo difficile gestire tutto, intendo glie esami, lo stress. Vorrei non sovraccaricarmi come faccio sempre.》 Ed è vero.
Sono conosciuta per essere una persona calma e mite, ma è tutta una maschera per nascondere le mie ansie e le mie angosce.
Spero solo che ciò non si ripercuota sul mio rendimento scolastico.
Essendo all'ultimo anno ci si mette anche la scelta del college, che in realtà ho programmato da una vita, ma bisogna sempre tenere conto degli imprevisti.
《Non preoccuparti di questo El, sono sicura che andrai alla grande.》Dice mia madre rassicurandomi con un sorriso in volto.
Mentre bevo l'ultimo sorso di aranciata butto un occhio all'orologio affisso alla parete e per poco non la sputo, notando che ore siano.
Sono le 7.50 e Curtis dovrebbe essere qui tra... beh adesso.
Faccio cadere per sbaglio la sedia mentre mi alzo in piedi in tuttafretta, provocando un rumore assurdo che spaventa mia madre.
Si porta teatralmente una mano sul cuore, guardandomi di sbieco.
《Sei proprio goffa.》Scuote leggermente la testa facendosi sfuggire un sorrisetto divertito. Mentre sistemo il casino che ho fatto li sento parlare:
《Mi ricorda qualcuno.》Dice mio padre con tono eloquente.
《E con questo cosa vorresti dire?》 La mamma si gira puntandogli contro il cucchiaio con cui stava girando il tè nel pentolino.
《Tesoro, non sei mai stata leggiadra come un colibrì.》Ribatte papà facendomi scoppiare a ridere.
Non faccio in tempo a sentire la risposta, anche se avrei voluto, quando bisticciano in questo modo mi fanno morire.
Mi lavo velocemente i denti, afferro lo zaino e mi fiondo di fuori urlando un "a dopo" verso i miei genitori.
Ad attendermi fuori c'è Curtis nella sua storica Jeep.
La definisco così perché ci ha guidato e sopportato verso mille follie.
Mi precipito all'interno stampando un bacio sulla guancia al mio migliore amico.
《Buongiorno raggio di sole!》Dice mentre fa partire l'auto.
Mi ha sempre chiamata così, sostiene che io sia un raggio di sole nella sua vita e lui è lo stesso per la mia.
Guai a contraddirlo su questo punto.
Gli sorrido raggiante, non farlo con lui è impossibile.
L'ho conosciuto il primo anno di liceo, la professoressa di storia ci mise insieme per una ricerca di coppia e tutt'oggi le sono ancora grata.
È sempre stato in grado di farmi ridere con un solo sguardo, fra noi c'è una gran sintonia e ci siamo sempre affiancati nei momenti difficili.
È un bellissimo ragazzo e di fatto è ambito fra molte mie coetanee, facendo parte della squadra di lacrosse, ma nonostante questo fra noi non c'è mai stata una carezza di troppo, comportamenti ambigui o frasi allusive. Ormai lo considero un fratello.
《Allora, sei pronto per ricominciare?》 Domando mentre rovisto fra i vari CD, cercando quello degli imagine dragons.
La musica ci piace tutta, ma loro hanno sempre mandato in estasi sia me che Curtis. Siamo anche stati ad un loro concerto ed è stato sensazionale.
Lui scuote la testa, senza perdere l'alone di allegria che lo caratterizza.
《Per niente, non ho la minima voglia di ricominciare quella rottura di palle. Mi tocca pure andare all'università, sennò i miei mi linciano.》 Afferma serio facendomi scoppiare a ridere.
I suoi genitori sono abbastanza severi, soprattutto il padre che è un uomo tutto d'un pezzo. Ovviamente non sono cattive persone, ormai li conosco da molto e mi trattano come una figlia acquisita.
《Ti aiuterò io con lo studio, come sempre.》Gli ricordo inserendo il CD nel lettore.
《Questo era scontato Monroe, non si lasciano gli amici nella merda.》 Afferma sollevando le sopracciglia in modo ovvio, facendomi ridacchiare.
Per il resto del viaggio ci limitiamo a cantare a squarciagola. Siamo peggio di due campane.
Imbocchiamo nel cancello che da l'accesso all'istituto e Curtis parcheggia nel primo posto libero che trova.
Scendo dell'abitacolo e mi guardo intorno:
Il giardino esterno pullula di ragazzi, persone che non si vedono probabilmente da Giugno e che si salutano raccontandosi le proprie vacanze.
Sento Curtis appoggiarmi un braccio sulle spalle e sorridermi allegro.
《Dov'è Maddie?》Gli chiedo guardandomi intorno.
Mi ha scritto un messaggio ieri sera dicendomi che si sarebbe presentata con una sorpresa.
Fa spallucce. 《Non ho idea, non la sento da ieri.》 Dice buttando anche lui un'occhiata in giro.
Improvvisamente, sentiamo qualcuno chiamarci per nome e, voltandoci, scopriamo che si tratta proprio di quella pazza di Mads.
Continua a fare gesti strani che indicano di raggiungerla ed è quello che facciamo.
Vedendola così carica di energie non posso far altro che sorridere. Considero anche lei una sorella, i nostri sono amici di vecchia data, per cui lei è nella mia vita sin da quando ne ho memoria.
Oltre ad essere molto bella, ha un carattere pimpante ed è senza peli sulla lingua. Praticamente il mio opposto, ma forse è proprio per questo che insieme siamo una forza della natura.
Quando le siamo ormai a pochi metri, si avvicina ad un auto grigia che prima era alle sue spalle, indicandola con gesti concitati di entrambe le braccia.
《Vi presento il mio bolide!》Esclama entusiasta attirando l'attenzione di vari ragazzi che stavano passando in quel momento.
《Questo sarebbe un bolide?》Fa Curtis indicando l'auto con espressione divertita. 《Ma sarà di settima mano.》 Continua ghignando, sapendo di aver infastidito la sua amica.
Perché, ahimè, essendo due persone dal carattere molto forte tendono a bisticciare per ogni sciocchezza.
A volte diventando davvero esilaranti.
《Per prima cosa è un auto di seconda mano. Seconda poi me la sono guadagnata lavorando al chiosco del gelataio per tutto l'anno scorso, quindi è completamente mia. Poi è sempre meglio della tua Jeep che perde pezzi ogni due metri che fa.》 Ribatte infastidita incrociando le braccia al petto.
《Uuh colpito e affondato. Comunque a me piace.》Dico battendole il cinque, non riuscendo a trattenere una risata.
《Insultami quanto ti pare, ma la jeep è scara e non si tocca.》Afferma puntandogli un dito contro, che lei scansa prontamemte.
Sentiamo la campanella suonare, questo sta a significare che il nostro ultimo primo giorno di scuola è ufficialmente cominciato.
Maddie mi prende a braccetto trascinandomi dentro, mentre Curtis si è fermato indietro a salutare qualche amico.
È comunque un ragazzo abbastanza popolare, nonostante non si direbbe, visto che si atteggia in maniera normale e non come tutti i popolari montati del nostro istituto, che solo perché sono conosciuti all'interno delle quattro mura scolastiche si sentono Dio sceso in terra.
Mi dispiace per loro, ma queste persone si troveranno male nella vita.



Nota autrice💭:
Spero che il primo capitolo della storia vi sia piaciuto, anche se non succede molto, l'avvio sarà un po' lento.
Buona vigilia e tanti pandoro a tutti.💯

XX
-Y.R.

𝐃𝐎𝐖𝐍 𝐁𝐄𝐋𝐎𝐖 - ɴᴏɴ ғᴀʀᴛɪ ᴛʀᴀsᴄɪɴᴀʀᴇ ɪɴ ʙᴀssᴏWhere stories live. Discover now