10. Tu mi hai fatto evadere.

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HUNTER.

Sabato 15 settembre.

-Grazie amico. Mi hai fatto un gran favore.- do una pacca sulla spalla a Jeremy, che mi ha ospitato da lui sta notte. Meno tempo passo a casa mia, meglio è.

-Figurati Kade, sono in debito Ricordi?- lo saluto un'ultima volta e mi dirigo di fuori.
Jeremy è il proprietario della villa in cui si è svolta la festa dove ieri sera ho incontrato lei, con quello sguardo sperduto e la purezza addosso. Devo ancora capire cosa c'entrasse lì in mezzo.

Quando salgo in macchina mi fermo un secondo a ragionare. Sembra che la fortuna questa volta sia stata dalla mia parte.
Nonostante al falò abbia fatto un casino e l'abbia trattata di merda, spero di essere riuscito in parte a rimediare. Anche se vederla così piena di energia e di ottimismo mi ha smosso qualcosa dentro. Una rabbia esplosiva.

L'importante è che io mi attenga al piano originario, che non mi incazzi come al solito, anche se sarò costretto ad avere la causa della mia rovina davanti a me tutti i giorni.

Sopporterò a denti stretti.

Questo ed altro per mia sorella.

Guido per le vie di San Diego con la musica a tutto volume. Vorrei tanto trovare l'interruttore dei miei pensieri e spegnerlo definitivamente.

Parcheggio nel viale di casa e prendo un grosso respiro prima di entrare.

Tutto questo sfarzo e questa ostentazione di denaro mi fa ogni giorno più schifo. Io qui in mezzo non c'entro niente.

La rabbia che ribolle dentro di me non aspetta altro che uscire, implodere, come una bomba, ma non posso farlo perché trascinerei a fondo con me l'unica persona di cui mi importa.

Fortunatamente in casa non trovo nessuno, per cui vado in camera e approfitto del silenzio che c'è per guardare il soffitto dal mio letto king size e pensare un po'.

Una cosa di sicuro l'ho capita: lei è diversa.
Un'altra ragazza si sarebbe gettata fra le mie braccia. Invece lei, appena ne ha avuto l'occasione, è scappata via da me.

Credevo di averla in pugno, ma mi sono solo illuso.

Sarà difficile, ma non impossibile.

Perché in quel bagno, nonostante lo spazio, l'aria si era fatta quasi irrespirabile fra noi due.

Ed ogni volta che la vedo ridere e gioire con i suoi amici è una pugnalata al cuore. Perché c'è qualcun'altro che in questo momento non può farlo.

E la colpa è sua.

ELLA.

Lunedì 17 settembre.

-Finite di leggere il secondo capitolo e fate gli esercizi di fine paragrafo.- la professoressa di italiano ci assegna i compiti per casa e la campanella suona, segnando la fine dell'ora.

-Ma chi ha voglia di leggere quella roba.- Maddie fa una smorfia mentre mette lo zaino in spalla ed io faccio lo stesso.

-Romeo e Giulietta è una lettura stupenda, invece.- le do un colpetto con il fianco facendola sbandare leggermente.

𝐃𝐎𝐖𝐍 𝐁𝐄𝐋𝐎𝐖 - ɴᴏɴ ғᴀʀᴛɪ ᴛʀᴀsᴄɪɴᴀʀᴇ ɪɴ ʙᴀssᴏWhere stories live. Discover now