Diario nascosto.

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"Hai tutto cosa?" -mi chiede confuso.
"Tutto quello che ci serve."
"Hana, non ti capisco."
Mi siedo sul divano, invito anche lui a farlo, accendo il telefono e gli faccio sentire il "tutto" a cui mi riferisco.
"Sei un fottuto genio."
Mi bacia intensamente e mi guarda orgoglioso.
Mi piace interpretare il ruolo della paladina della giustizia, soprattutto se come premio ci sono i baci di Noah Centineo.
"Dobbiamo andare in caserma."
Mi tira su e mi porta in macchina per raggiungere la caserma e anche in fretta.
Dopo aver fatto denuncia e aver allegato le prove sull'accaduto, i carabinieri come se stessero dalla loro parte, iniziano a dubitare della mia innocenza.
"Come potete difendere persone che hanno già commesso reati simili?" -chiedo.
"Signorina Spencer, lei ha tutte le ragioni per essere arrabbiata, ma queste domande sono obbligatorie." -risponde tranquillo.
"Okay."
"È sicura di non provare alcun sentimento per Zach Collins?"
"Sicurissima." -rispondi schifata.
Penso di averli convinti.
Domani dobbiamo ritornare per varie cose formali che non ho ben capito e poi penso che sarà tutto finito.
"Domani finirà, te lo prometto." -mi assicura Noah.
Lo abbraccio forte e usciamo da quel posto.
Sembravano avercela con noi, come se fossero complici degli assassini e non delle vittime.
C'è ancora qualcuno che lavora a dovere?
Noah, mi porta a casa e mi raccomanda di fare la brava, come sempre.
"Ti amo." -rispondo.
Mi sorride e va via.
Entro in casa e trovo mamma e il mio patrigno distesi sul divano, si sono addormentati lì.
Li sveglio e li faccio spostare in camera, se non avessi fatto questo gesto, domani si sarebbero trovati entrambi con l'ernia al disco e il torcicollo, come minimo.
Per andare alla mia stanza, devo superare quella di Israel, molto spesso faccio una breve sosta pensierosa.
Da quando mi ha lasciato, questa stanza è diventata la stanza che odio di più al mondo.
È piena di ricordi, ma allo stesso tempo è vuota.
Si respira una brutta aria qui dentro.
Il letto è perfettamente in ordine, nessuno l'ha mai toccato, la mamma ci tiene a lasciarlo così.
Le foto sono ancora appese al muro.
C'è una foto con me, una sola.
Abbiamo perso più tempo ad odiarci che a rendere tangibili i ricordi belli.
La foto è proprio bella.
È un semplice selfie, ma siamo felici, quindi è okay.
Ci sono anche foto con Elizabeth e Sidney, le sue due ex, quelle a cui ha tenuto di più.
Sidney era innamorata di lui.
Elizabeth meno.
Non mi è mai piaciuta, sin da quando me ne parlava.
E la vipera ha avuto il coraggio di incolpare Sidney per l'omicidio, poiché in quel periodo la fidanzata era Eli e quindi ha usato la gelosia come motivazione.
Ho odiato la mia amica per una bugia.
Girovagando per la stanza, trovo un diario.
Non è proprio un diario, è un quaderno, ma c'è scritto "diario".
Che cos'è?
Lo apro, anche se non dovrei, inizio a leggere tra le righe.
Parla delle ragazze che ha desiderato e avuto.
Alla terza pagina, ci sono io.
Non so perché.
Parla di me, quindi posso sbirciare:

Lei è bella.
Lei è solare.
Lei è fortissima, ma è debole.
Lei è Hana Spencer.
È più grande, quindi nemmeno la considero e poi... È la mia sorellastra.
Non andiamo d'accordo, però c'è attrazione, si vede.
Lei è pazza di me, non lo ammette, ma è così. Siamo due scemi che giocano allo stesso gioco. Quello stupido gioco di volersi e non dirselo.
Chissà se un giorno uno dei due riuscirà a uscire le palle.
Dovrei farlo io, visto che le ho fisicamente, ma sono troppo orgoglioso per farlo.
Hana Spencer sei la sorellastra che non avrei mai voluto.

La reazione a queste parole sono tre: pianto, risate e rabbia.
Pianto, perché è emozionante leggere delle parole così dolce e piene di sentimento, da parte sua. Risate, perché era uno scemo e lo dimostra anche in queste poche righe. Rabbia, perché non mi ha mai detto in faccia questa verità e non mi ha mai detto di provare qualcosa per me, nemmeno dopo aver superato tutto.
Lo ammetto, anch'io inizialmente provavo attrazione nei suoi confronti, lui lo sapeva, poteva farsi avanti.
Prima di uscire dalla stanza, strappo la pagina che mi interessa, la metto sotto il mio porta gioielli piegata e la tengo lì per ricordo. Quando sono triste vado a leggermi delle belle parole per tornare a sorridere.

Te Lo Prometto // NOAH CENTINEOWhere stories live. Discover now