La festa.

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Sono le 21:00 e sono fuori casa che aspetto il mio accompagnatore personale.
Israel mi passa il casco e questa volta ce l'ha anche lui.
H: Hai comprato un casco nuovo?
I: Solo perché sei tu. -mi sorride.
Andiamo alla festa ed è nella villa di un amico di Israel. Non lo conosco, ma so che è molto carino.
Z: Ciao amico, e lei è...?
H: Hana, piacere.
Z: Zach, piacere mio.
Rimaniamo per un po' mano nella mano per poi ricordarci che la presentazione non dura così tanto.
I: Vengono le tue amiche?
H: Solo Sydney, dovrebbe essere già qui.
Nemmeno il tempo di dirlo che vedo una ragazza mora con un vestito nero e i décolleté, che corre nella mia direzione.
Come fa a correre con i tacchi?
Io so a mal la pena camminare.
S: Quale onore, la mia migliore amica con mini gonna, top e tacchi. Wow.
H: Sono stata costretta. -sbuffo.
Mi fa vedere casa di questo Zach, ed è enorme, ha 3 piani e due piscine, una esterna e una interna con l'idromassaggio.
Dopo la breve visita turistica, ci dirigiamo al bar e prendiamo da bere.
H: Due shot di assenzio, grazie.
Facciamo il brindisi e buttiamo giù in un secondo.
Ne prendiamo un altro, che dovrebbe essere l'ultimo e anche quello va giù in poco tempo.
N: Vedo che non hai problemi con l'alcool. -mi sento dire da dietro.
Sydney mi fa l'occhiolino e svolazza via.
Mi giro per vedere chi è, ma già so chi è.
H: Noah Centineo, non salti nemmeno una festa eh
N: Hana Spencer, come mai qui?
H: L'intruso sei tu. La festa è della mia scuola...o sbaglio?
N: Più o meno.
Z: La conosci anche tu?
N: Certo.
H: Purtroppo...
Z: Ma solo io non l'avevo mai vista?
N: La ragazza col culo più bello della scuola? Fratello, cosa fai a scuola?
H: Evidentemente studia invece di guardare i culi. -provoco.
N: E tu studi o guardi me? -mi sussurra.
H: Studio. -lo allontano quasi schifata.
Mi sorride e se ne va lasciandomi sola con l'amico di Israel.
Z: Vedo che c'è feeling tra voi due.
H: No, per niente.
Z: E di Israel che mi dici?
H: Che è il mio fratellastro e che se ne fa una al giorno ma penso che questo lo sai.
Z: Beh, sì. È il mio migliore amico, so anche l'odore dell-
H: Non continuare ti prego. -lo blocco.
Z: Ma un pensierino ce lo faresti, no?
H: Lavori a Super Quark per caso?
Ride e prendo due shot di vodka liscia.
Sapevo sarebbe finita male.
Bevo anche quello shot insieme ad altri due offerti sempre da lui.
Sono ufficialmente ubriaca.
Non capisco niente.
So solo che sono bendata e non so il motivo.

Apro gli occhi e mi ritrovo a bordo piscina con Sydney e altre ragazze accanto. Penso di essere svenuta.
S: Come stai?
H: Bene...
S: Zach ti ha buttato in piscina tra le braccia di Noah e dopo sei svenuta.
H: Romantico.
N: Non pensavo ti creassi un effetto così esagerato.
H: Fanculo.
Scoppia a ridere ed in cambio mi aiuta ad alzarmi. Allunga il braccio, glielo afferro e non so com quale forza riesco a buttarlo in acqua.
B: Poteva farsi male! -urla l'oca.
H: Calcolo tutto, puoi sempre andare a salvarlo.
N: Preferisco che lo faccia tu.
Britney nel sentire le ultime parole di Noah mi guarda malissimo e se ne va infuriata.
Ha sempre desiderato Noah ma non l'ha mai avuto, perché per fortuna questo ragazzo una cosa positiva ce l'ha: odia le oche e montate.
N: Allora? Mi salvi?
Gli lancio il salvagente e corro via.
Cerco Israel e intanto ho perso anche Sydney.
Vado al piano di sopra e ci sono un mix di ragazzi e ragazze che scopano come se non ci fosse un domani.
Entro nella stanza dei genitori di Zach e non posso credere ai miei occhi.
Sento delle mani possenti sui miei fianchi, giro delicatamente la testa e vedo 1.85cm di ragazzo dietro di me, che osserva soddisfatto la scena.
Chiudo immediatamente la porta senza fare rumore e lo guardo arrabbiata.
N: Spiona.
H: È la mia amica con il mio pseudo fretello minore, non è spiare, è...informarsi.
N: Sulla vita privata altrui?
H: Hai vinto.
N: Dovresti imparare da loro, piccola Spencer.
H: Quando vorrò.
N: Significa che ora non vuoi?
H: No.
N: Hai mai voluto?
H: Sì e l'ho fatto, non chiedermi con chi.
N: Non voglio saperlo. L'importante è che non debba sverginarti io.
H: Non farai proprio niente.
N: Vedremo. Vuoi un passaggio?
H: Va bene, tanto Israel non tornerà per ora.
Ci dirigiamo verso la sua macchina e nel frattempo diciamo un sacco di stronzate e non so se sono io a parlare o l'alcool.
Mi accompagna a casa, lo ringrazio e mi prega di dargli un bacio sulla guancia.
Gli mantengo ben saldo il viso e gli do un fottuto bacio su una fottuta guancia.
Sto per aprire casa quando la sua bellissima voce mi blocca.
N: Spencer, mi devi un bacio vero.
Fa partire la macchina e di Noah non c'è nemmeno l'ombra.
Entro in casa e mi butto sul letto stanca e confusa.


Te Lo Prometto // NOAH CENTINEOWhere stories live. Discover now