Non ostacolarmi.

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Sydney e Noah oggi rimangono a dormire a casa dato che stiamo soli e domani è domenica.
Ovviamente non dormo con Noah, bensì con Sydney anche se mi ha implorato di lasciarla dormire con Israel.
N: Buonanotte ragazze.
H: Notte.
S: Notte.
I: Buonanotte. -fa l'occhiolino a Sydney.
Non so se è un'illusione ma a me sembra davvero cambiato Israel.
Chissà, magari gli piace davvero.
Ci buttiamo sul letto e iniziamo a parlare per poi addormentarci improvvisamente.
Durante la notte sento dei rumori strani ma dato che Israel sta con Noah e non con Sydney non penso a male.

Sto facendo un sogno bellissimo: sto al mare con un ragazzo biondo, davvero carino, mi lascio cullare dalle onde del mare ed è tutto così perfetto.
Fin quando non sento una voce provenire dalla vita reale.
N: Bellezza dovresti svegliarti.
Mi alzo di scatto e spaventata mi butto giù dal letto.
Perché Noah è nel mio letto in boxer? E perché Sydney non è qui? E ancora, perché Israel non ha ancora fatto da sveglia a tutti?
Noah ride nel vedere la scena e io ancora assonnata metto il cuscino sulla testa.
Noah mi toglie il cuscino e rimane impalato davanti a me con un sorriso dolcissimo stampato sulla faccia.
Lo fisso per un po' e dopo qualche secondo riesco finalmente ad aprire bocca.
H: Buongiorno. Che ci fai qui?
N: Non hai sentito tutti gli spostamenti di stanotte?
H: Cazzo, sì. Ma non avevo la forza di aprire gli occhi.
N: Abbiamo dormito insieme appassionatamente.
H: Che onore... -lo prendo in giro.
Scendiamo a fare colazione e troviamo Israel che prepara la colazione per tutti.
H: Un miracolo di prima mattina...wow.
I: Simpatica.
S: Scusa. -mi dice appena sposto lo sguardo su di lei.
Le sorrido e tiro un dolce pizzico, che dolce non è, sulla guancia sinistra.
Tra un'oretta tornano i nostri genitori, questo significa che devo far trovare tutto in ordine.
Mangio di fretta la torta e sorseggio la cioccolata calda e corro di sopra a sistemare tutto.
Israel sistema la sua stanza con Sydney, mentre io pulisco la mia.
Noah fa da ostacolo manco fosse una prova di sopravvivenza.
Una volta pulito tutto scendo e mi butto sul divano quando sento il campanello.
I: Vado io. -urla.
È il postino.
Ci lascia una lettera e se ne va.
Non è firmata e dice che è per me.
La apro e leggo il contenuto: Non ostacolarmi.
S: Potrebbero essere le oche.
N: Tutte innamorate di me. -si vanta.
Gli lancio la prima cosa che capita addosso e lui si vendica con il solletico per ridere forte cado su di lui e mi trovo precisamente sdraiata di pancia in giù sul suo corpo semi nudo al quanto muscoloso.
Arrossisco e mi alzo subito.
N: Che c'è Spencer?
H: Sta per arrivare mia madre, facciamo i seri.
Mamma Spencer: Eccoci a casa, ciao tesoro. -mi saluta.
N: Ciao Signora Spencer.
Mamma Spencer: Ciao Noah. -sorride.
Mamma ha sempre elogiato Noah per i suoi ottimi voti a scuola e per il suo bel aspetto. Se fosse giovane si sarebbe buttata. A quanto pare sono l'unica a cui non piace o almeno che non ci prova.

Te Lo Prometto // NOAH CENTINEOWhere stories live. Discover now