Meno due.

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Tornata a casa più nervosa del solito, blocco quella testa di cazzo e lo faccio sedere sul divano di prepotenza. 
I: Ti ho già detto mille volte che basta chiedere... -mi prende in giro.
H: Sono stanca Brossuard. 
I: Non riesci a placare gli ormoni. -ride facendomi innervosire.
H: Riesci a essere serio per dieci minuti?
I: Ci provo, ma siediti che metti ansia...
H: Devi scegliere. 
I: Lo sapevo... -alza gli occhi al cielo.
H: Non puoi mettere due piedi in una scarpa. Puttaniere eri e puttaniere rimani eh...
I: Io a Sidney ci tengo. 
H: E Sophie?
I: Anche, tra meno di un mese se ne va per sempre, lasciami vivere questa pseudo relazione in pace, tra un mese tornerà tutto normale... promesso. 
H: No, Israel se Sidney lo viene a sapere ci fa fuori entrambi. 
I: Cosa c'entri tu?
H: Ti sto coprendo coglione. -urlo. 
I: Aww grazie... -scherza.
H: Vaffanculo. 
Mi alzo di scatto e mi chiudo in camera.
Israel non capisce e io più che parlargli non so cosa fare.
Una cosa è certa: non perderò un'amicizia per lui... 
Dopo pochi minuti suonano alla porta ed è Sidney che sarà venuta per parlare con Israel.
Resto sulla soglia della porta per origliare cosa si dicono e soprattutto per origliare le giustificazione del bad boy. 
Non si sente benissimo, però fino ad ora non ci sono né urla né pianti, quindi sta recitando bene il mio fratellastro. 
Suonano nuovamente alla porta e due sono le opzioni: Noah o Sophie. 
Nel caso in cui dovesse essere la seconda va a finire male.
E per sua sfortuna è proprio lei. 
Si: Che ci fa lei qui? -chiede furiosa.
So: Tu che ci fai qui. -la corregge confusa. 
I: Calme ragazze, questa casa è aperta a tutti. 
Dopo pochi secondi spunta Noah da dietro che se la ride non appena vede me sulla soglia della porta. Mi raggiunge e mi da una spinta come segno di "rimprovero". 
N: Desidera dei pop corn signorina Spencer? 
H: Grazie Centineo, ma sto bene così.
Dopo le piccole prese in giro tra me e Noah, ricomincio ad ascoltare e questa volta si aggiunge anche lui nonostante non sia molto d'accordo.
I: Posso spiegarvi. 
So: Lo spero Brossuard.
Sophie non l'ha mai chiamato per cognome, infatti quando sentiva me farlo ridacchiava perché le suonava strano.
Si: Ho già capito. 
Gli dà uno schiaffo ed esce di casa arrabbiata.
Io e Noah usciamo velocemente e cerchiamo di fermarla.
Mi abbraccia fortissimo ed esplode in un pianto disperato. 
H: So quanto ci tieni tesoro, ma meriti molto di più. 
S: Lo so Hana, ma è lui che voglio. 
H: E' piccolo, ha ancora la testa ai giochi...lascia perdere. 
S: Lo amo... 
H: Lo so...ne amerai un altro più in là, ci sono tanti pesci nel mare.
Noah scoppia a ridere dopo la mia affermazione e Sidney accenna un sorriso. 
La abbracciamo entrambi e la ringrazio per non essersi arrabbiata anche con me.
S: Vi voglio bene ragazzi. -sorride.
Dopo un po' vediamo anche Sophie uscire di casa, però con le valigie, mi saluta con la mano e sale sul taxi. 
Noah raggiunge Israel e si fa spiegare la situazione, mentre io accompagno Sidney a casa.





Te Lo Prometto // NOAH CENTINEOTahanan ng mga kuwento. Tumuklas ngayon