La figlia Smith.

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S: Sei un coglione. -urla sbattendo i pugni sul suo petto.
Prendo Sydney e la allontano da Collins. Lo uccido con lo sguardo e successivamente gli chiedo spiegazioni.
Z: Non posso dirvelo qua. Prenderebbero anche me.
S: Che cazzo vuol dire? -sbraita.
H: Collins, non mi sfuggi.
Z: Ci vediamo domani prima delle lezioni.
Me ne vado disgustata e ritorno a casa con la speranza di non dare spiegazioni a nessuno.
Mamma: Tesoro, mi ero preoccupata.
H: Mamma, ero uscita con Sydney.
Mamma: È tardi, va a letto.
Sono tutti agitati per Israel, è normale avere questa reazione pure per due minuti di ritardo.
Mi sdraio sul letto di Israel e scoppio a piangere. Sono stanca di fare la forte.
Prendo la lettera, la apro e leggo il contenuto: Non tornate.
Sa perfettamente che faremmo il contrario di quello che dice, è fatto a posta, è un palese invito ad incontrarlo di nuovo.
Provo a dormire ma vengo continuamente svegliata dagli incubi.

Mi preparo di fretta e corro a scuola.
Vedo Zach che ci aspetta e con lui ci sono già Aria e Sydney.
A: Buongiorno.
S: Ciao.
H: Sputa il rospo.
Z: Venite con me.
Ci allontaniamo da orecchie sconosciute e ci fa fare una specie di giuramento fai da te.
Z: Io c'ero.
S: Collins, niente giri di parole, arriva al sodo.
Z: Due estati fa, io, Noah e Israel uscivamo con un gruppetto di amici tra cui la figlia del Prof Smith.
A: Quella che si è trasferita in Francia?
Z: Sophie Smith.
S: La conosci? -si volta verso Aria.
A: Era una mia amica.
H: Continua.
Z: Avevamo deciso di fare la nottata a Venice Beach, sulla spiaggia, era la notte di S. Lorenzo e lei ci teneva.
H: Non fermarti Collins.
Z: Sapete com'è Israel, no? Che se non si fa mezza scuola non è felice...? Beh, voleva farsela quel giorno e lei lo sapeva, le piaceva anche.
S: Fin qua non ci trovo niente di male.
H: Aspetta. Poi?
Z: Poi... lui non ha fatto niente.
A: E...?
Z: Noah e Israel si allontanano per andare a farsi il bagno, e insieme a loro anche le altre ragazze a parte Sophie.
A: E a parte te. Te la sei fatta?
Z: No, non lo avrei fatto, piaceva a Israel.
S: Quindi?
Z: Aveva freddo, nella macchina avevo lasciato le coperte, mi allontano per andarle a prendere e avviso gli altri così da poter controllare la situazione, è pur sempre una ragazza sola alle 3 di notte.
A: Bravo ragazzo... poi?
Z: Sophie Smith, lo sai meglio di me Aria, si ubriaca anche solo con una birra. Bene, si era ubriacata in nostra mancanza. E stavo per tornare quando la vedo ridere e piangere allo stesso tempo insieme a un tipo. Non pensavo la stesse violentando. Due estati fa Noah si drogava, e non poco.
Erano soli e vedevo Israel inginocchiato a terra che guardava tutto senza muoversi. Idem le altre due amiche. Non che le sue uniche amiche. Perché dovevo fare qualcosa io quando loro erano lì dall'inizio e non hanno mosso un dito?
H: Noah Centineo...-mi scende una lacrima.
S: Nessuno ha fatto niente?
Z: No.
A: Siete delle merde.
Z: Lo so, inizialmente pensavo si stessero divertendo, invece poi lei è svenuta. Shock anafilattico.
A: Avete chiamato qualcuno spero...
Z: Noah è scappato con Israel, mentre le due amiche erano accanto a lei a piangere.
H: E tu?
Z: Ho chiamato l'ambulanza. Ma mi sono finto uno sconosciuto per non mettere nella merda Noah.
H: Si è salvata quindi?
Z: Sì, per fortuna. Le amiche hanno subito avvisato il papà e mi ha ringraziato, ha sempre detto di essermi debitore.
H: Invece non sa che sei stato un verme anche tu.
S: Fate tutti schifo. -dice cattiva.
Z: Siamo dei grandi coglioni. Ma sono passati due anni, non pensavo ce l'avesse ancora così tanto con loro.
A: Scusami, ma il padre come ha saputo la pseudo verità?
Z: Secondo te?
H: Le amiche.
Z: Esatto. Hanno parato il culo a me e a sé stesse, ma non a Israel e Noah.
S: Israel stava nella vostra stessa posizione però...
Z: Sì ma loro ce l'avevano con lui perché si è comportato male con Sophie in ambito amoroso. Si sa come siete voi femmine...
A: Lo avrei ucciso in altro modo.
Z: Va be, comunque ora il papà ce l'ha a morte con Noah e Israel, li vuole morti.
H: E tu che ci facevi lì?
Z: Mi ha come suo braccio destro. Ma io sto facendo il doppio gioco, mi fingo dalla sua parte ma in realtà sto con Noah e Israel. Farò di tutto per aiutarli.
S: Ti è debitore hai detto...
Z: Sì.
S: Ricambiasse il debito salvando i tuoi amici.
Z: Non lo farebbe mai, ucciderebbe anche me, perché ho mentito quando gli ho detto di stare con lui.
H: Non ha senso.
A: Invece sì, se Zach dice di salvare i ragazzi, quello pensa che il fatto di essere il suo braccio destro è tutta una cazzata e rapisce anche lui e non avremmo più carte in mano.
H: Sophie Smith cosa ne pensa?
Z: Non lo sa.
S: Ci mancherebbe. Ma dopo che ha saputo l'accaduto che ha fatto?
Z: Niente, ha discusso per conto suo con Noah e basta. Si è trasferita in Francia con la mamma per questo.
H: Quindi è anche un po' questo il motivo per cui Smith ce l'ha con loro. È come se li avessero tolto la figlia...
Z: Esatto Hana.
H: So cosa fare.
A: Hana...?
S: La tua faccia da detective mi preoccupa.
Z: Hana che vuoi fare?
H: Collins, ti fidi di me?
Z: No, ma ci proverò.
H: Tu fai quello che devi fare, io faccio quello che devo fare.
S: L' importante è che Israel torni a casa sano e salvo.
A: Mi preoccupate.
H: Noah Centineo e Israel Brossuard torneranno. Quanto è vero che mi chiamo Hana Spencer.

Te Lo Prometto // NOAH CENTINEOحيث تعيش القصص. اكتشف الآن