Minacce.

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La festa è finalmente finita. 
Noah ha deciso di rimanere da me a dormire e mamma ha acconsentito. 
Adora Noah.
Anche perché è la mia relazione più lunga di sempre.
E ha capito che ci tengo a lui come lui tiene a me.
Andiamo in camera, ci cambiamo e ci sdraiamo sul letto. 
Fisso il soffitto per un po', fin quando non inizia a stuzzicarmi come solo lui sa fare. 
Fa scivolare la sua mano dalla coscia fino al seno. 
Il suo tocco è delicato e mi fa impazzire. 
Mi guarda dritto negli occhi e mi bacia toccandomi il culo. 
Mi tiene stretta a lui, mi fa girare e mi slaccia il reggiseno. 
Mi toglie la maglia e poi il reggiseno.
Mi metto su di lui, gli tolgo la maglia e chiudo la porta a chiave.
N: Ci scopriranno. 
H: No.
Gli bacio il collo, poi piano piano scendo ma non  troppo. 
Mi sorride e mi mette sotto.
Si slaccia i pantaloni, toglie i miei, toglie le mutandine nere e infila le sue dita.
Intanto limoniamo intensamente e dopo mi penetra dolcemente.
Dopo un po', quando sta per venire si ferma e mi pone una domanda insolita.
N: Secondo te, stiamo facendo sesso o l'amore?
H: Oggi stiamo facendo l'amore. -rispondo sicura.
Continua a penetrarmi con un movimento dolce ma sicuro.
Quando sta per venire esce ed agisco io. 
Alla fine, ci vestiamo e ci riposizioniamo come se avessimo giocato a carte.
Mi bacia, mi da la buonanotte e chiudiamo gli occhi simultaneamente. 
Solo lui riesce a farmi sentire così amata. 

E' mattina, mamma prima di andare via ci ha preparato i pancakes che divoro in un secondo prima di andare a lavoro. 
Ci laviamo, ci vestiamo e corriamo a lavoro.
H: Ci dobbiamo dividere. -dico triste. 
N: Per poco. 
H: Pensami.
Mi sorride e mi dà un dolce bacio sulla guancia.
Poi ci dividiamo e arrivo finalmente a lavoro. 
La mia responsabile mi dà già mille incarichi, dannati nuovi arrivi. 
All'uscita da lavoro, vado al cimitero e compro due rose rosse. 
Le aggiungo agli altri fiori e rimango per un po' a guardarlo. 
Si avvicina una ragazza incappucciata e spaventata fisso la foto di Israel. 
X: Era bello. -sussurra.
H: Lo è tutt'ora.
X: Non l'hai ancora superata eh?
Non rispondo e inizio a piangere.
Poggia la sua mano sulla mia spalla e io mi alzo di scatto, togliendola.
Mi giro per vedere chi è e non appena riconosco il volto mi innervosisco. 
H: Gomez...che ci fai qui?
E: Spencer che piacere vederti. -sorride.
H: Cosa vuoi?
E: Volevo salutare il mio ex, non posso?
H: No. Lasciaci in pace. 
E: Tesoro, è morto, posso fare quello che voglio. 
H: Sei una stronza Elizabeth.
E: Spencer, Spencer... E' morto per colpa tua.
H: No.
E: Tesoro mio non mi sono messa di certo io contro Collins e Smith. 
H: Non c'entra, questo non vi porta ad uccidere una persona.
E: Devo andare, ciao.
H: Non ti far vedere più o ti denuncio. 
E: Vuoi perdere anche Noah Centineo? -sussurra prima di andare via.
Sconvolta ritorno a casa e abbraccio forte mamma.
Mamma Spencer: Che è successo Hana?
H: Eli...zabeth... -balbetto. 
Mamma Spencer: Non potrebbe avvicinarsi né a te né alla lapide di Israel.  Com'è possibile?
H: Era al cimitero, mi ha minacciato. -piango.
Mi abbraccia fortissimo e dopo lo fa anche il papà di Israel assicurandomi che finirà presto questa storia.
Mamma Spencer: Stiamo pensando di trasferirci.
H: No, mamma, non posso.
Mamma Spencer: E' per il tuo bene...
H: Non sto bene senza Noah. -mi dispero.
Corro in camera e non rivolgo la parola a nessuno per un po'.
Non posso andare via.
Non lascerò Noah.
Nessuno potrà mai portarmi via l'amore che provo per lui e lui stesso.
Resto con lui ad ogni costo.

Te Lo Prometto // NOAH CENTINEOWhere stories live. Discover now