Al bar.

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Sono le 12:00 e per fortuna è sabato, altrimenti avrei saltato sicuramente scuola.
Sono esausta, ho il cervello che mi scoppia.
Scendo al piano di sotto e in cucina trovo Noah Centineo che fa colazione con Israel. Cado quasi dalle scale nel vederli entrambi a petto nudo con un cornetto in mano, impalati nel vedermi scendere le scale manco stessi facendo la sfilata della Milano Fashion Week.
H: Buongiorno anche a voi. -dico spostandoli per prendere un cornetto.
I: E se non fosse per te?
H: Troppo tardi, l'ho mangiato.
Noah gli ride in faccia e Israel rotea gli occhi.
N: Scusa fratello.
H: Fratello? Ma da quando siete amici voi due?
I: Da quando ti ha salvato la vita ieri.
H: Ah, già la festa...  Cazzo, la festa, devo assolutamente chiamare Sydney.
I: Sta bene, non l'ho stuprata. -ridacchia.
H: Lo so.
N: Non ne sarei così certo.
I: Infame.
H: Mi fate paura. -dico salendo le scale.
Chiamo velocemente Sydney e stranamente risponde dopo un solo squillo.
S: Hana, dimmi.
H: Come stai?
S: Bene, che è successo?
H: Possiamo vederci?
S: Tra mezz'ora sono da te.
H: Ehm...Non da me.
S: Perché?
H: Ci sono Noah ed Israel.
S: Israel...ah già abita lì.
H: Eh...ci vediamo al bar della mamma di Aria.
S: A dopo.
Come cazzo le dico che l'ho vista scopare col mio fratellastro?
Che stress.
Mi faccio la doccia, lavo i denti, mi metto i pantaloni neri a vita alta, un top bianco e le vans nere e bianche ed esco.
N: Non si saluta?
H: Ciao Noah, Ciao Israel. -dico con tono scocciato.
N: Il bacino? -m'indica la guancia.
Roteo gli occhi, torno indietro e gli do un bacio delicato sulla guancia.
I: Ti fanno un bel culo questi pantaloni. -si complimenta.
Gli do un leggero schiaffo sul braccio e vado finalmente al bar da Sydney.
Si trova a tre isolati da casa, prendo lo skate così arrivo prima.
S: Hana!
È seduta ad un tavolo all'angolo del locale.
La raggiungo e mi siedo anch'io.
S: Cosa dovevi dirmi?
H: Riguardo ieri...io...-
S: Hana, lo so.
H: Cosa?
S: So che hai baciato Noah e che stavate quasi per farlo ma tu hai rifiutato.
H: Che?! Quando mai?!
S: È questa la voce che gira...
H: Non ci credo...
S: Vuoi dirmi che non avete fatto niente?
H: Assolutamente niente.
S: Ah e allora cosa volevi dirmi?
H: Di te e Israel.
S: Ah.
H: Vi ho visti Sydney... perché lui?
S: È attraente, simpatico, solare, popolare...
H: Più piccolo, puttaniere, coglione... -aggiungo.
S: Cazzo Hana ma riesci a trovare aggettivi positivi ogni tanto?
H: Sul mio fratellastro? Aspetta...uhm...no.
S: Sei insopportabile. -mi lancia una pallina di carta.
Usciamo dal bar salutando la mamma di Aria e ci raggiunge anche la figlia per uscire tutte insieme fino all'ora di pranzo.
Andiamo alla pista da skate come al solito e ci alleniamo un po'.
A: Come va con Noah?
H: È un buon amico.
A: Amico?! Ma se avete pomiciato!
H: Non è mai successo, mettetevelo in testa, non so chi fa girare certe minchiate. -sbraito.
A: D'accordo, scusa.
Continuo a fare cose strane sullo skate, non so nemmeno io come definirle e come se non bastasse le due oche dai capelli biondi e occhi verdi mi disturbano.
B: Devo parlarti.
H: Dimmi. -mi fermo.
B: Hai baciato Noah Centineo, il mio Noah Centineo, carina non hai capito chi comanda ancora?
H: Uhm... Non tu.
V: Invece è lei.
H: Che paura... -ironizzo.
Ma quella Vanessa qualcosa di sensato lo sa dire?
B: Hana Spencer, stai lontana dal mio futuro ragazzo. -dice andando via.
"Futuro" e questa pensa da mo al "Futuro"? Aiutatela.
Mi volto un attimo e vedo Sydney con Israel e Noah, e la faccia di Aria è più confusa di prima.
A: Mi spiegate cosa sta succedendo?
H: Sydney si sente con Israel. Noah è diventato amico di Israel e io voglio buttarmi giù dal ponte.
A: Tutto chiaro.
N: Parlate di me? -si avvicina a braccia aperte.
A: Noah, come stai?
N: Bene, tu?
A: Bene, grazie.
N: Impara dalla tua amica la giusta educazione. -mi rimprovera.
Aria quasi si scioglie e cerco di recuperare i pezzi intatti.
La porto lontano dal bel ragazzo e prelevo anche Sydney perché la scena mi disgusta.
I: Gelosa sorellina? -si accolla.
H: Ew...staccati.
Ci allontaniamo dai ragazzi e torniamo a casa.
S: Troppo carino Israel...mi ha regalato questo braccialetto.
Vedo il bracciale e roteo gli occhi.
H: Mangi da me?
S: C'è anche lui?
H: Sì, ordiniamo le pizze perché i nostri genitori ci hanno abbandonato. -rido.
I: Solo perché la tua amica è incapace. -arriva da dietro.
Apre la porta e ci invita ad entrare. Noah entra con noi. Oddio che tortura!
N: Ordino io.
Mentre aspettiamo le pizze, io gioco a Fortnite mentre Noah cerca di farmi sbagliare e Israel e Sydney amoreggiano sul divano.
Mi sento dare un dolce bacio da Noah, sorrido e mi tengo il bacio senza dire niente.

Te Lo Prometto // NOAH CENTINEOWhere stories live. Discover now