Dove sei?

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Qualche giorno dopo...


Hai presente quando credi che stia andando tutto bene ma poi succede sempre qualcosa che ti fa andare tutto male? Beh, a me sta succedendo proprio oggi.
E' un po' che le lettere non mi arrivano più, credo si sia arreso, sto prendendo ottimi voti a scuola, domani c'è la partita sono carichissima e le ragazze sono preparatissime, però c'è un piccolo ostacolo: Noah Centineo che mi confonde.
L'ultima volta che ci siamo visti mi ha promesso che ci saremmo rivisti presto, perché si trovava bene con me ma non lo sento e vedo da giorni, è sparito.
Israel non sa niente o meglio non vuole dirmi niente.
Aria e Sydney mi aiutano nella ricerca o più comunemente chiamato stalking
Britney non fa altro che chiedermi dove io abbia nascosto il suo amato Centineo, ma nonostante i miei millesimi giuramenti, continua a non credermi.

Siamo sedute al bar a fare ricerche sul web, quasi totalmente inutili, quando arriva Zach.
Si siede tra me e Aria senza nemmeno chiedere e ci guarda con faccia interrogativa quando vede le mille pagine web aperte. Tutte su Noah tra l'altro.
Z: Mi spiegate perché voi ragazze non fate altro che stalkerare?
H: Mi spieghi perché non ti fai un po' di cazzi tuoi?
Z: Nervosetta stamattina...
S: Non stuzzicarla, non oggi.
Z: Non riesci proprio a stare senza il tuo caro Noah?
Lo guardo stranita e continuo nelle mie ricerche.
Z: Contattalo, no?
A: Non risponde. - dice con tono ovvio.
Z: Evidentemente non vuole sentirti... - dice ridendo.
H: Zach, se pensi di aver vissuto abbastanza allora posso capire il tuo atteggiamento, altrimenti non me lo spiego... perché stai per dire addio alla vita. - dico arrabbiata.
Z: Hana, calmati, non è necessario allarmarsi così tanto. 
S: Zach, ma tu sai qualcosa?
Z: E' mio amico, pensi che se io sappia qualcosa la venga a dire a te?
H: Zach Collins, sai qualcosa? - ribatto. 
Z: Hana, abbassa il tono minaccioso. 
Si alza e se ne va nervosamente.
Non lo sopporto.
Zach sa qualcosa che devo assolutamente sapere.
I: Sorellina carina ce ne dobbiamo andare.
H: Non sono tua sorella, andiamo. - sbraito.
Salgo sulla moto e come se non bastasse comincia a piovere. Saluto con la mano le mie amiche e ci avviamo verso casa.
Scendo dalla moto e mi affretto ad entrare.
I: Che hai? - mi segue fino alla mia camera.
H: Noah, cazzo. -urlo.
I: Sei proprio innamorata eh?
H: No.
I: Di me, si?
H: Che cazzo dici.
I: Scherzo.
H: Dov'è?
I: Non lo so. Te lo giuro.
H: Israel, per favore, mi manca.
I: Anche a me... - dice con occhi lucidi.
Cosa cazzo sta succedendo?
Cosa sanno che io non so?
Sto per esaurire del tutto.

Suonano alla porta, apro ed è il postino, mi lascia una lettera...oh no, di nuovo.
Apro freneticamente la lettera e leggo il contenuto: Abbassa i toni.

Non è la prima volta che il contenuto è precedentemente ripetuto da Zach, sono ormai sicura che sia lui il mittente.
Corro a svegliare Israel che stava riposando sul divano e scoppia a ridere non appena legge la lettera.
H: E' Zach.
I: Impossibile. Perché mai dovrebbe mandarti delle lettere senza senso?
H: Un senso ce l'hanno, devo solo capirlo.
I: "Solo" - mi prende in giro.
Gli do un cuscino in faccia e così do inizio ad una vera e propria guerra.
Inciampo sul tappeto e mi ritrovo distesa su di lui, abbiamo i visi troppo vicini, il cuore batte forte e non riesco a muovermi. Non so perché, Israel mi ha sempre provocato un effetto strano.
I: Non è solito che due fratelli stiano così vicini.
H: Non siamo fratelli. - dico alzandomi.

I: E' questa la scusa che usi per giustificare la tua cotta per me? - mi provoca.
H: 2001 del cazzo.

I: Quindi è l'età il problema... - dice entrando in bagno.
Mi avvalgo della facoltà di non rispondere e corro a prepararmi prima che Sydney mi uccidi per il ritardo.
I: Esco con voi. - dice uscendo in accappatoio. 
H: Muoviti. 
I: Vuoi che mi spogli? 
H: Che schifo.
Entro in bagno e mi trucco velocemente.
Dopo due minuti siamo pronti entrambi.
Raggiungiamo Sydney in centro e usciamo tutti e tre insieme. Fare la candela mi mancava in una giornata di merda come questa.

H: Perché sei uscito con noi? - gli chiedo mentre torniamo a casa.
I: Mi andava.
H: Sicuro?
Mi dà un dolce bacio sulla guancia ed entriamo in casa.
Mamma mi vede felice e mi chiede con lo sguardo il motivo. 
Andiamo in camera e le spiego la situazione, mi ricorda che Israel è out e mi metto a dormire.
Spero in un giorno migliore.



Te Lo Prometto // NOAH CENTINEOOpowieści tętniące życiem. Odkryj je teraz