A NOI

120 0 0
                                    

Le sorprese sono sempre state un po' il forte di Noah.
Sono finalmente le 20.00 corro vicino la sua auto e rimane a guardarmi per qualche minuto prima di salutarmi.

N: Sei bellissima.
H: Grazie, andiamo?
N: Andiamo.

Arriviamo a Venice Beach proprio mentre tramonta il sole, scendiamo dall'auto e rimango incantata nel vedere il panorama, spiaggia vuota, mare calmo, cielo rosa e viola e il sole che scende sul mare... Questo posto è fantastico.
Noah ha prenotato in un ristorante sulla spiaggia, praticamente è come se fossi seduta sulla sabbia, invece sei su un pavimento bianco e ci sono delle vetrate pulitissime che ti permettono di osservare il bellissimo panorama ed ogni suo dettaglio.

N: Ti piace?
H: È semplicemente meraviglioso.
N: Sapevo ti sarebbe piaciuto. - sorride. - Sei molto più bella di quel tramonto, sai?
Lo guardo sorridente e annuisco.
N: Sono fortunato ad averti. -aggiunge.
H: Anche io Centineo. - sorrido.
X: Posso portare i menù? - si avvicina dolcemente la cameriera.
H: Sì, grazie.
X: Ma tu sei la sorellastra di Israel Broussard, il ragazzo di Los Angeles che è stato-
H: Sì, sono io. I menù, grazie. - dico infastidita.
N: Stai bene?
H: Lo dicono come se fosse un gossip piacevole da sentire.
N: Sono coglioni Hana.
X: Ecco a voi.
Le mando un'occhiata minacciosa e va via a gambe elevate.
Dopo aver ordinato ad un altro cameriere, più gentile di quella ragazza sfacciata, ci godiamo gli ultimi secondi di tramonto prima del buio.

N: Sei laureata ufficialmente adesso... - sorride. - Hai pensato alla mia proposta?
H: Non del tutto. - prendo una pausa- Una parte di me vuole accettare, l'altra no.
N: Pensaci un altro po', in fondo è quel che abbiamo sempre voluto.
H: Sì, però Noah... Da quando è morto Israel non so se voglio lasciare quella casa, quella camera...
N: Hai chiuso a chiave la sua camera per mettere un punto a questa storia, l'hai fatto quattro anni fa Hana. - si irrita. - Hai anche fatto quello stupido tatuaggio sulla caviglia.
H: Lo so Noah, lo so.
N: Potrai andare quando vuoi a casa di tua madre, non puoi rimanere legata a ciò che è successo per sempre.
H: Dammi qualche altro giorno. Non ho nemmeno un lavoro...
N: Lo trovi, siamo a Los Angeles, ti sei laureato in scienze dello spettacolo, è il posto giusto.
H: Va bene amore.
Lo tranquillizzo un po' accarezzandogli la mano e intanto arrivano le cose che abbiamo ordinato.

PARTE NOAH

Pensavo che venire a vivere con me sarebbe stata la sua svolta, un girare finalmente pagina, ma a quanto pare è ancorata a Israel.
Non sono geloso di un morto, ma preoccupato.
Se continua così non riuscirà mai a superare il lutto.
Abbiamo sempre desiderato una vita insieme e adesso che abbiamo 24 anni lei e 26 io, cosa aspettiamo?

Dopo aver finito di cenare, usciamo dal ristorante e mi tira verso la spiaggia, sapevo volesse andarci.
Si siede a terra sporcando il vestito di sabbia, si toglie i tacchi e mi guarda implorandomi di fare lo stesso.

H: Mi dispiace. - sussurra- Non voglio deluderti.
N: Non lo hai mai fatto.
H: Voglio una vita con te quanto lo vuoi tu, ma non mi sento totalmente pronta e non solo per Israel... Ho ventiquattro anni, dammi tempo.
N: Mi dispiace se sono sembrato egoista, ma prima di tutto quel casino, non vedevamo l'ora di andare a vivere insieme, cosa è cambiato?
H: Voglio stabilità Noah.
N: Io lavoro, tu a breve lo troverai.
H: Non solo economica, anche sentimentale.
N: Che vuoi dire?
H: Stiamo insieme da quattro anni e nonostante questo siamo ancora iper gelosi, la fiducia non è al cento per cento, è all'ottanta, quando arriva al cento, possiamo farlo. - conclude.
Mi bacia con passione e poi mi sorride.
H: Io ti amo Noah Centineo.
N: Anche io ti amo Hana Spencer e ti prometto che farò di tutto per farti capire che vivere con me è la scelta giusta.
H: L'importante è che non russi la notte. - sdrammatizza.
N: Scema.
Mi spinge delicatamente per poi buttarsi su di me e riempirmi di baci come solo lei sa fare.

H: Prima di andare via ho chiesto una bottiglia di prosecco e due bicchieri.
Li esce dalla borsa, apre la bottiglia, la aiuto a versare il prosecco nei bicchieri e mi propone un brindisi.
Avvicina il suo bicchiere al mio, mi guarda dritto negli occhi e dice:
H: A noi.
N: A noi. - ripeto.

Beviamo tutto d'un fiato, ci alziamo, mi abbraccia fortissimo e torniamo alla macchina.
È stata una bella serata.
Nonostante tutto sono felice del nostro rapporto.

H: Grazie della bella serata, sono stata bene. - afferma appena arrivati a casa sua.
N: Fai la brava.

PARTE HANA

Arrivata a casa, è mezzanotte e mamma è ancora in piedi, mi guarda preoccupata e la raggiungo sul divano.

H: È successo qualcosa? Il Signor Broussard sta bene?
Mamma: Sì tesoro, lui sta bene, è a lavoro.
H: Che succede mamma?
Mamma: Com'è andata con Noah?
H: Bene, mi dici che hai?
Mamma: Tesoro... - dice spostandomi i capelli e guardandomi con aria triste- Smith, Gomez e Collins... - sospira.
A sentire quei tre cognomi mi sale il cuore in gola.
Mamma: Niente di preoccupante tesoro, hanno avuto altri sei anni di carcere perché hanno iniziato a spacciare all'interno del carcere con l'aiuto di conoscenti.
H: Coglioni, però sono felice, se lo meritano. 

Te Lo Prometto // NOAH CENTINEOWhere stories live. Discover now