cinquantaquattro.

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-Tesoro, apri la porta per favore. - mamma continuava a bussare da quasi un'ora, ma io non ne volevo sapere nulla

Stavo troppo male, male perché continuavo a pensare e a ripensare a Luca e a quella sua intervista a Radio Deejay di qualche sera fa, dopo che ho raccontato la verità a Valeria, ho deciso di rimanere a casa perché uscire mi avrebbe fatto ancora più male, così arrivata in camera ho riacceso la radio e ho finito di ascoltare l'intervista di Luca. Dalle sue parole ho capito che gli manco, ma non lo ha fatto capire esplicitamente al pubblico dato che deve mantenere la sua relazione con quella stronza di Rossella.

Sono arrivata alla conclusione che ormai la nostra storia è finita, tanto ormai lui vive a Milano, con i suoi impegni e il resto, ci saremo visti poco e niente. La scuola stava quasi per finire e io non vedevo l'ora sono veramente stanca, tra pochi giorni è il mio compleanno; 18 anni, assurdo come il tempo voli così in fretta e io che volevo che Luca cantasse alla mia festa, veramente ridicolo davvero.

-Ti prego Ginevra, apri questa dannata porta. Altrimenti la sfondo se è necessario. - mamma bussa più forte e continua a abbassare la maniglia e a alzare la voce, così scendo dal letto e prima di aprire mi asciugo le lacrime con la manica del pigiama, sbuffo e apro - Che cos'hai piccola mia? Sei strana da giorni è successo qualcosa? - si avvicina a me per darmi un bacio sui capelli ma la scanso

Sul suo viso posso capire un pizzico di delusione, ma non ci faccio troppo caso, chiudo la porta alle mie spalle e mamma continua a tenere i suoi occhi scuri su di me, sospiro profondamente e comincio a parlare - Sto bene Mà, stai senza pensieri, ho solo un po' di raffreddore, sai è il periodo e. - non finisco la frase che mamma inarca un sopracciglio e mi guarda leggermente divertita

-Raffreddore eh? Ma pensi che su scem? Ti conosco e so che stai passando un periodo un po' trasandato e poi ti ricordi ? Niente bugie, perciò vieni qua e dimmi tutto. Non parlarne non aiuta. - si siede sul letto e fa segno con la mano di sedermi vicino a lei, così faccio ma non ho intenzione di dirle la verità

-Sto bene, è solo che sono stressata per la scuola, per gli esami e non vedo l'ora di finire tutto, perché sento che mi verrà una crisi isterica. - mi arrotolo le maniche del pigiama non curante del fatto che mamma mi sta guardando dubbiosa - È tutto qui, fidati. Non c'è nulla di cui preoccuparsi. -

-E allora se non nulla di cui preoccuparsi come dici tu, perché stavi piangendo? E non ti credo neanche un po'. - sospira e poi ricomincia a parlare - Ti manca Luca? - chiede con calma, si mi manca come l'aria

Ma perché tutti me lo devono nominare come se fosse un tabù? Mi scoppia la testa, davvero - Non stavo piangendo, è solo allergia ti ho già detto. E poi non mi manca Luca e ora basta ok? -

-Lo faccio per te, perché voglio capire che cosa c'è che ti turba. Sei strana da quando Luca e Elia si sono trasferiti a Milano, so che ti mancano e che sono fondamentali nella tua vita. Ma devi cercare andare avanti, perché sennò non sarai mai più felice e io non voglio questo per te. - posa una mano sulla mia gamba e la accarezza delicatamente, mentre io tengo lo sguardo ben abbassato

Credo che abbia ragione, ma come faccio? Mi mancano, Luca più di tutti. Se solo mamma sapesse la vera ragione per cui l'ho lasciato, credo che mi prenderebbe per pazza.

-Non è facile Mà, loro sono una parte di me da 13 anni così come Valeria e vederli andare via, mi ha fatto stare male. Ma ho sempre saputo che questo era il loro sogno. Ma ora basta, se ci ripenso ci soffro ancora di più. - cerco di essere il più convincente possibile, non è questa la vera ragione per cui sto male, certo anche, ma non posso dirle il vero motivo

-Mh. - detto questo mi tira delicatamente per un braccio e mi stringe in un abbraccio forte, vorrei che la mia vita fosse più facile, ma credo che ormai ci dovrò fare l'abitudine

Fire || Capo Plaza (#Wattys2022)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora