Capitolo 27

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Sono le quattro del mattino e non riesco a dormire. È dalle due che mi rigiro nel letto, probabilmente tutto questo stress ora non mi permette nemmeno di dormire. Alle otto dovrei svegliarmi dato che io e mamma andiamo a pranzo da Armin, è da qualche settimana che sento parlare mamma a riguardo e anche se non sono tanto entusiasta di questo pranzo, sono obbligata ad andarci.

Non ho direttamente risolto con mia madre, semplicemente mi comporto come una figlia normale e lei come una madre apparentemente normale. So che si sente in colpa ma è stato davvero un colpo basso per me e facilmente riuscirò a passarci sopra.

Alla fine non riesco a dormire così decido di accendere il telefono. Faccio un giro sui vari social ma non trovo nulla di interessante, nel tentativo di riaffiorare qualche ricordo apro la galleria.

Ci sono un sacco di foto di me e di mia madre in giro per Amsterdam, quando ancora eravamo felici. Ora penso che solo lei sia felice, io sono in una situazione che nemmeno io riesco a spiegare.

Girando ancora le foto, ne trovo una su cui mi soffermo per un po'. É una foto di Martijn mentre sorride, e non capisco nemmeno come ci sia finita nel mio telefono. Eravamo in macchina quindi deduco di avergliela fatta io, anche se non mi ricordo nulla.

Probabilmente sarà stata la serata in cui ero ubriaca, una delle poche serate in cui potevo definirmi "felice". Decido di cancellarla, non voglio assolutamente che Martijn mi torni in mente.

L'ultima volta che ci siamo visti è stato per litigare e sinceramente penso sia stato meglio così. A volte provo rabbia se penso a lui, altre volte invece, tristezza.

La sua mancanza si fa sentire ma poi mi ricordo che lui mi ha sempre usata per i suoi scopi sessuali. Ho notato anche con piacere che ora si é trovato una ragazza, dato che ha postato un selfie mentre sono alle Maldive che fanno un bagno insieme.

Scaccio questi pensieri e mi alzo per affacciarmi alla finestra. Ho sempre potuto ammirare un paesaggio bellissimo dalla mia finestra, e ora noto che sta salendo l'alba.

Decido di scattare una foto e di postarla sulle storie non scrivendoci nulla. Adoro davvero fotografare e se avessi avuto la possibilità a quest'ora come lavoro, starei facendo la fotografa.

Dopo qualche minuto noto che Martijn mi ha visualizzato la storia e mi chiedo perché io ancora non l'abbia bloccato ovunque. Decido di non farlo, alla fin fine se non mi contatta non ho nessun motivo per bloccarlo, è un atteggiamento infantile e stupido.

Verso le sette esco dalla mia stanza e vado a svegliare mia madre, dopodiché mi avvio verso il bagno per fare una doccia calda e rilassante. Dopo mezz'ora esco ed inizio a preparami.

Mamma mi ha detto di vestirmi abbastanza elegantemente ma non so nemmeno il motivo, dato che andiamo a casa di Armin e insomma, siamo "in famiglia", non capisco il perché di tutta questa autorità.

Decido di mettermi un vestito non troppo corto ma scoperto sulla schiena, mi arriva circa alle ginocchia e ai piedi metto dei tacchi con dei diamanti abbastanza carini e poco vertiginosi, li ho pagati una fortuna e se spacco i tacchi cadendo, probabilmente mi rimarrebbe il rimorso a vita.

Mi trucco non troppo pesantemente, cercando di fare tutto alla perfezione per essere almeno abbastanza decente. A volte voglio sentirmi bella anche io.

Infine al collo metto una collanina che mi ha regalato mamma e mi faccio la piastra, metto un filo di profumo e torno in camera per prendere il telefono assieme alla pochette scendendo di sotto.

Anche mamma é già pronta e le faccio notare che é uno schianto come sempre fingendo un piccolo sorriso. Vorrei rimanere a casa ad ingozzarmi di schifezze a guardare Netflix, ma invece mi tocca andare a questo stupido pranzo.

𝐨𝐨𝐩𝐬 ; 𝐦𝐚𝐫𝐭𝐢𝐧 𝐠𝐚𝐫𝐫𝐢𝐱Where stories live. Discover now