𝐨𝐨𝐩𝐬 ; 𝐦𝐚𝐫𝐭𝐢𝐧 𝐠𝐚𝐫𝐫𝐢𝐱

Capitolo 25

- Martijn;

Mi sveglio con il solito raggio di sole che entra dalla finestra, apro gli occhi e sbadiglio molto profondamente con un male alla testa atroce, devo aver bevuto troppo ieri sera.

Senza nemmeno guardare il telefono mi alzo e vado a farmi una doccia calda per schiarirmi bene le idee. Non mi ricordo nulla di ieri sera se non qualche ragazza attorno a me che come al solito ci provava.

Ho anche sentito Jesse ma penso di averle scritto soltanto perché ero ubriaco, o forse perché mi manca per davvero. In tutto ciò rimango in doccia per ben venti minuti perdendo totalmente la condizione del tempo.

Esco e mi asciugo per bene i capelli mettendomi dei vestiti che uso per casa, mi guardo allo specchio e noto che ho un accenno di barba. Rifletto tra me e me se devo rasarmela o meno. Non lo faccio, ho già una faccia da ragazzino e forse la barba mi rende più grande.

Abbandono questo stupido pensiero e mi dirigo in cucina dal momento in cui ho una fame assurda. Non sono un tipo da colazione alla "Americana", ma decido cosi di preparare delle uova e del bacon con la mia scarsa dote da chef. Il risultato non è buonissimo ma riesco comunque ad apprezzare.

Oggi non ho intenzione di uscire ma di restare tutto il giorno in studio, magari a produrre qualcosa dato che i prossimi show non sono cosi vicini.

Fuori il tempo non è uno dei migliori, ma la pioggia mi ha sempre rilassato e perciò mi siedo sul divano guardando fuori rilassandomi con il rumore della pioggia. Infondo credo faccia bene guardare la pioggia per trovare ispirazione per fare musica, o magari riflettere su quello che sta succedendo alla mia vita.

Il mio successo è venuto tutto così in fretta senza nessun preavviso e mi ha colpito. A volte mi ha fatto paura, a volte no. Essere al centro del mondo sarà pure fantastico ma altrettanto stressante. Il mondo della musica elettronica viene sempre dato per sporco, ma io non appartengo a quella categoria. Non mi drogo e non sniffo quella merda di cocaina che distrugge delle vite.

Ho voglia di distinguermi in questo settore, bevo qualche volta e mi ubriaco ma è giusto, sono un ragazzo e starò sempre attento. Sono andato a puttane e ho fatto tanti errori, vorrei rimediare ma allo stesso tempo rimanere duro e a testa alta davanti a tutti, non voglio farmi vedere debole, da nessuno. A me importa solo della musica, di rendere felici i miei fan e di essere umile con loro. Ho ancora paura di questo successo, ma voglio fare questo per il resto della vita.

Ho fatto bene a far costruire questo balcone con questa vista mozzafiato su Amsterdam, mi permette di entrare nella mia testa e di vedere quello che penso davvero. Una sorta di pace con me stesso che adoro trovare. È qui che mi vengono tutte le melodie che compongo con la chitarra, per poi metterle sul computer e iniziare una vera e propria canzone.

Il tutto viene interrotto poi dal mio telefono che suona. È Julian e non so se rispondergli o meno dato che mi chiederà di uscire sicuramente, e non voglio partendo dal fatto che mi sento davvero bene in questo momento. Decido però, di rispondere.

"Hey amico! Divertito ieri sera con quella bionda?" Perdo un battito. "Dai amico non prendermi per il culo perfavore, non ho fatto nulla vero?" Cerco di riderci sopra anche se con un po' di panico.

"Si amico, era giusto per prenderti per il culo, hai bevuto ma nulla di che, solite troie che ci provavano ma tu chissà perché stavolta non te ne sei scopata una. In ogni caso, ti ho chiamato per sapere se stasera ti andava di uscire" faccio un sospiro di sollievo non appena mi dice ciò. Non so perché ma mi sento sollevato al solo pensiero di non essere stato un don Giovanni ieri sera. Voglio smettere di fare queste cazzate.

"Non lo so, pensavo di rimanere in studio tutto il giorno in realtà, e di prendermi un giorno tutto per me, anche per produrre roba nuova sai? Vorrei rilasciare nuova musica, ho molti progetti in sospeso sul mio laptop" mi sdraio sul divano chiudendo gli occhi.