Capitolo 3

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- Jesse;

Penso, penso che la felicità non sia per tutti. Penso che la vita, quando vuole farti del male, lo fa. O meglio, il destino cambia direzione, e tutto ciò che hai costruito cade sopra di te distruggendo tutto ciò che eri. In quel momento vedi il cielo crollarti addosso, ma nessuno ti salva. Resti lì a domandarti se mai arriverà qualcuno a salvarti.

Penso che se la vita mi avesse dato opportunità di avere una vita migliore, a quest'ora non sarei qui. Non sarei qui ad aspettare nel quartiere più brutto di Amsterdam, con questo freddo di Novembre, su questo asfalto gelido.

Osservo tutto intorno a me. Novembre mi ha sempre trasmesso questa strana malinconia. Noto altre ragazze come me, ragazze che forse non hanno avuto più possibilità di andare avanti.

E l'unica cosa che facciamo è Prostituirci. O per tutte le persone, fare la puttana in un quartiere malfamato di Amsterdam per guadagnare quei quattro soldi. Essere un giocattolo per un ubriaco, per un drogato o per qualsiasi altra persona.

Non sarei voluta arrivare a tutto questo, ma non vedevo altra via d'uscita. Avrei voluto avere un padre che mi volesse bene, una madre che avesse una lavoro benestante... E avrei voluto che mio fratello Kenny, fosse ancora vivo. Ma evidentemente, la vita mi ha portato via anche lui.

Passano molte macchine ma nessuna si ferma vicino a me. Forse per il mio viso troppo piccolo. Vedo gente passare con macchine lussuose, indicarci, ridere urlandoci "puttane".

Questa gente sottovaluta tutto, nessuno  guarda un altro aspetto delle prostitute. Tutti credono che a noi piaccia fare questo, ma non è così. A noi non piace essere usate, non ci piace essere un giocattolo sessuale per dei mostri, non ci piace essere costrette a fare ciò che non vogliamo fare.

Noi prostitute vorremmo solo una vita migliore, ma siamo costrette a fare questo. Se solo la gente guardasse ogni singolo passato di ogni ragazza prostituta, forse capirebbe,
ma non credo. Viviamo in una società dove sono tutti pronti a puntarti il dito contro, come  se tu fossi un problema per questo mondo quando in realtà, è il mondo ad essere un problema per te.

Guardo l'orario sul mio piccolo orologio rubato, sono le tre. Per le sette devo almeno raccimolare qualcosa, ho bisogno di soldi, spero che qualcuno si fermi.

Il tempo sembra non passare mai, questo freddo mi sta uccidendo. Da lontano vedo una macchina che avvicina lentamente. La macchina si accosta lentamente vicino a me e il finestrino si abbassa...

𝐨𝐨𝐩𝐬 ; 𝐦𝐚𝐫𝐭𝐢𝐧 𝐠𝐚𝐫𝐫𝐢𝐱Where stories live. Discover now