Capitolo 26

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Mi sveglio con il rumore della pioggia che sbatte violentemente contro la finestra della mia stanza. Mi stropiccio gli occhi e prendo il telefono fra le mani. Sono le dieci e dovrei decisamente alzarmi dato che oggi ho in programma di fare un sacco di cose.

Non appena mi alzo dal letto, mi torna in mente il fatto che Martijn è in camera di mia madre. Spero non sia ancora arrivata, non voglio altri problemi, ma se avesse beccato Martijn probabilmente mi avrebbe già sbattuto fuori casa assieme a lui.

Entrando nella stanza, lui non c'è. Abbastanza sorpresa prendo il telefono e provo a chiamarlo. Dopo qualche squillo mi risponde. "Potevi almeno avvisarmi prima di andare" dico freddamente. "Ho da fare" dice lui scazzato sbattendomi giù la chiamata.

Guardo per qualche secondo il telefono prima di realizzare che mi ha sbattuto giù la chiamata. Beh, sapevo che fosse stronzo ma non fino a questo punto.

Mi sbagliavo su di lui, d'altronde come sempre. Pensavo fosse cambiato ma invece non è così. Le persone non cambiano mai.

Senza pensarci troppo, vado di sotto per mangiare qualcosa. Il suo comportamento non mi è piaciuto per niente perché io non merito di essere trattata così.

Non lo capisco, davvero. È troppo bipolare e questo ragazzo non fa altro che danneggiare la mia salute. Scaccio via tutti i pensieri e inizio a pulire la cucina, passando in seguito aalle altre stanze.

Casa mia non era più una casa ma una discarica, fortunatamente sono riuscita a pulire tutto non facendo nemmeno troppa fatica. In questi giorni sto spargendo curriculum in giro in cerca di un lavoro, stasera ne devo portare uno in discoteca anche se non ne ho molta voglia.

Ormai è sera e ho passato tutto il giorno a pulire, non me ne pento dato che ora la casa è decente. Non vedo mia madre da giorni, probabilmente é da Armin ma almeno se avvisasse sarebbe gradito, anche se non abbiamo ancora risolto da quella volta, e non intendo ancora risolvere.

Guardando fuori dalla finestra noto che sta già facendo buio ma che fortunatamente almeno, ha smesso di piovere. Vado a farmi una doccia calda e rilassante, è stata una giornata abbastanza impegnativa ma nonostante ciò devo ancora finire un sacco di cose.

Uscendo dalla doccia mi asciugo i capelli raccogliendoli in una coda di cavallo, mettendomi una felpa nonché l'unica che ho, ovvero quella di Martijn, seguita da dei leggings neri e delle Nike anch'esse nere ai piedi.

Tornando di sotto, prendo il mio telefono e il curriculum che tenevo in un cassetto vicino alla porta d'entrata ed esco. La discoteca è lontana da casa mia dieci minuti a piedi, quindi non ci metterò molto ad arrivare.

Sono le nove di sera ormai ed Amsterdam è attiva più che mai, non smetterà mai di sorprendermi questa città. Ne approfitto per guardare alcune vetrine contenenti vestiti molto interessanti, è sempre un piacere guardare roba che non mi posso permettere.

Attorno a me ci sono un sacco di coppiette felici, ma mi soffermo su una coppia che si sta tenendo per mano di fronte ad un negozio di abiti da matrimonio.

Sorrido a quella visione. Desidero anche io un ragazzo che mi ama come merito, e magari un giorno arriverà. Arrivai in discoteca e la guardia, conoscendomi, mi ha fatta passare davanti a tutti.

Non appena entro la musica è assordante ma mi sono abituata subito. Passo in mezzo alla folla dato che il bar era dall'altra parte della discoteca e anch'essi conoscendomi, prendono il mio curriculum dicendomi che mi chiameranno se ci sarà posto.

Non ho voglia di tornare a casa, così mi siedo al bancone approfittandone, prendendo una vodka alla menta. Mi guardo attorno e c'è un sacco di gente. Chi da sola come me, e chi in compagnia, con amici e coppiette.

Il mio sguardo si posa su delle ragazze che sono attorno ad un ragazzo. Resto a fissarle per un paio di minuti fin quando non realizzo che quel ragazzo è Martijn.

Non appena mi vede, mi giro velocemente verso il mio presunto superiore e più concentrata che mai, mi faccio spiegare come si lavorava qua.

Ogni tanto butto lo sguardo su Martijn e noto con piacere che sta flirtando con tali ragazze. Stasera hanno deciso di prendermi in prova dato che il ragazzo delle dieci non si è presentato, e devo dire che me la sto cavando alla grande, anche se il mio sguardo ricade sempre su Martijn.

Sono incazzatissima, il suo da fare è scoparsi delle ragazze? Beh se sapevo così col cazzo che l'avrei fatto venire da me, se ne poteva stare con loro.

Sa benissimo che l'ho visto ma nonostante ciò continua a flirtare con loro. Dopo qualche minuto però, viene verso di me.

"Una vodka alla fragola, perfavore" è ubriaco fradicio. Senza guardarlo in faccia gli verso noncurante la vodka in un bicchiere e glielo passo.

"Non ti bastano tutti i soldi che ti ho dato io?" ride sorseggiando dal bicchiere. Mi sposto e vado da altri clienti servendoli, ma lui mi segue.

"Sto cercando di lavorare, perché non te ne torni dalle tue amiche?" Dico abbastanza scazzata preparando alcuni drink.

"Io voglio te, infatti non hai bisogno di lavorare in questo posto. Vieni via con me, dai" dice abbastanza serio.

"DICI A TUTTE COSÌ? QUANTE TE NE SEI SCOPATE OGGI EH?" Dico urlando. Lui abbastanza sorpreso non dice nulla, ma insiste sul fatto di andare con lui.

Beh io sto lavorando, sono in prova e non posso di certo sgarrare. Non mi prenderanno mai se inizio a fare quello che mi pare. Ma a parte ciò non voglio andare via con lui.

Incazzato se ne va, mentre io finisco di lavorare. Non l'ho più visto per il resto dell'ora, dato che ho staccato alle dieci circa. Mi hanno assicurato che mi chiameranno chiamata per un posto dato che me la sono cavata benissimo.

Soddisfatta esco, ma sento subito  una mano afferrarmi dal braccio. "Martijn, devi lasciarmi stare" mi stacco dalla sua presa ma lui mi prende nuovamente, trascinandomi in un vicolo abbastanza buio dove ci siamo solo io e lui.

È veramente ubriaco, dato che nemmeno riesce a reggersi in piedi. Resta a fissarmi senza dirmi nulla e io faccio altrettanto, mi sento a disagio e voglio soltanto andarmene.

"Mi dici che cazzo vuoi ancora da me?" Sbotto infine io.
"Senti, mi dispiace" dice lui avvicinandosi ma io lo spintono via. "Stammi lontano che puzzi di alcol e sei ubriaco fradicio, non sai nemmeno che cazzo stai facendo" dico incazzata.

"Ho chiuso con te" dico. Lui mi guarda soltanto con uno sguardo misto alla tristezza e all'incazzatura. "Vaffanculo" dice lui con il tono freddo che usava con me nei primi tempi.

"Con piacere" dico, poi me ne torno a casa. Non voglio più vederlo, questa volta deve uscire definitivamente dalla mia vita, non mi merita. Avrei dovuto mandarlo a fanculo sin dal primo giorno che ha approfittato di me.

Lui non sa cosa significa scusarsi, non sa amare ma sopratutto non sa cos'è l'amore. Non cambierà mai ma la cosa che mi spezza più di tutte è che io gli abbia lasciato una delle parti più importanti di me.

Mi ha reso sporca, con tutte le ragazze con cui sarà stato. Non avrei mai dovuto, non avrei mai voluto che succedesse qualcosa fra di noi.

☁️;
Hey, dopo mesi, abbiamo aggiornato. Siamo fiere di questo capitolo e anche se finisce male, ci piace molto. Abbiamo deciso di cancellare alcuni capitoli precedenti perché non ci convincevano e avrebbero rovinato tutto il resto della storia. In ogni caso, speriamo che questo capitolo vi piaccia come gli altri e no, per vostra informazione non siamo morte e aggiorneremo il prima possibile
Love you all, xx

𝐨𝐨𝐩𝐬 ; 𝐦𝐚𝐫𝐭𝐢𝐧 𝐠𝐚𝐫𝐫𝐢𝐱Where stories live. Discover now