Capitolo 5

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Entrando c'è di nuovo una puzza insopportabile di alcool e sudore, gente che balla attaccata ad altra gente e altre cose schifose. Si, sono un dj che suona per far divertire gente così, ma sinceramente dalla console non sento e vedo nulla.

Sbuffo a questo odore insopportabile e svelto fra la gente, mi dirigo direttamente nella zona vip dove trovo Julian e Jay con due ragazze attorno, tutti seduti su dei divanetti.

"Hey ragazzi.. ma cosa state facendo?" Domando stupito. Io e Julian eravamo d'accordo sul fatto che saremo andati in un quartiere qui vicino per spassarcela.

"Hey amico.. non ce n'è per te mi spiace!" Ride Jay, tenendo lo sguardo fisso sul seno di quella bionda che gli si struscia sopra, Jay è praticamente ubriaco fradicio. Guardo Julian anche lui impegnato a limonare e a toccare il culo di un'altra bionda.

"Julian! Non eravamo d'accordo io e te!?" Urlo per farmi sentire per colpa della musica assordante sotto, si distrae dal bacio e mi guarda ridendo. Benissimo! Ubriaco anche lui!

"Si Martijn lo so.. ma senti.. non sono in condizioni di guidare e non posso lasciare una bella ragazza senza averle fatto il mio servizio completo, vai tu dai.. Ti divertirai anche da solo! Sei Martin Garrix e tutte sono in fila per scoparti!" Urla e poi riprende a limonare quella bionda.

"Ah e un'altra cosa.." dice e mi lancia le chiavi della macchina. Le prendo al volo e lo guardo ancora una volta. "Dai amico, sei Martin Garrix, ricordalo!" mi fa l'occhiolino e riprende con la bionda.

"Va al diavolo!" Urlo e me ne vado. Benissimo! Julian tutto ubriaco e mi tocca andare da solo per divertirmi un po' come si deve!

Potevo rimanere lì e cercare qualche ragazza pronta a succhiare il mio cazzo, ma c'è troppa gente che mi conosce in questo club di Amsterdam. Qualcuno potrebbe parlare e i soliti media, i giornalisti e le cazzo di notizie false,  rovinerebbero la mia immagine. Ho bisogno di qualcosa di più privato.

Abbastanza arrabbiato mi affretto ad uscire spintonando la gente. Non ne posso più di questo posto. Uscendo fuori mi accorgo che fa ancora più freddo di prima e si gela tantissimo. Mi dirigo verso la macchina di Julian e salgo. Solo ora mi accorgo che sono le tre. Bene, ho tutto il tempo per divertirmi. 

Prendo I preservativi che julian mi aveva lasciato e li infilo in tasca. Accendo la macchina e mi dirigo nel quartiere più malfamato di Amsterdam, troverò qualcuna che mi darà il piacere che voglio.

Mentre guido noto che Sonja mi ha mandato un messaggio con scritto che una sera dovremmo uscire insieme e andare di nuovo in quel club. Ma scherza?! Quante cazzo di volte devo ripeterle che non voglio storie con lei!? Mi concentro sulla strada e dopo qualche minuto, mi accorgo di essere arrivato.

Come pensavo è strapieno di puttane. Ne troverò una giusta per me. Per sicurezza e per non farmi riconoscere da nessuno, levo il cappello della Jordan e tiro su il cappuccio nero della mia giacca di pelle.

Giro con la macchina lentamente fra questa strada e noto che ce ne sono tantissime, e sono anche giovani! Ma mi colpisce una che ha un culo grandioso che fissa per terra. Spengo i fari della macchina e mi avvicino. Sono davanti a lei, abbasso il finestrino e levo anche il cappuccio. Dopo aver levato il cappuccio mi guarda abbastanza sbalordita. Si, sono Martin Garrix.

Noto un po' di innocenza nei suoi occhi, è giovanissima ed è perfetta per farmi provare piacere.

"Quanto mi offri?" domanda lei.
Sorrido beffardo "tanto".

"Faccio solo pompini e seghe, nient'altro". Dice mentre abbassa lo sguardo un po' imbarazzata. "Ah nono, ti darò molto di più se farai altro, ti parlo di cinquecento euro" Deve accettare, sono tanti soldi.

"E va bene, ma non ho mai fatto sesso" dice ancora imbarazzata. Ancora meglio, molto più piacere per me.

"Vorrà dire che provvederò io". Dico con un tono abbastanza cattivo. "O-okay" dice con voce tremante.

"Sali in macchina" le ordino. Obbedisce e me la ritrovo affianco. La guardo, indossa solo un perizoma e un reggiseno in pizzo.

"Levati questa roba" le ordino di nuovo abbastanza arrabbiato mentre lei continua a fissarmi imbarazzata.

"Non lo fai tu? Bene lo faccio io!" La prendo velocemente per i polsi e la faccio mettere sopra di me levandogli il reggiseno assieme al perizoma. Lei cerca di coprirsi ma le tiro uno schiaffo sulle braccia che tira via subito dopo. Ha un bel fisico devo ammettere, me la farò per bene. Ragazze così belle non mi capitano tutti i giorni.

"Slaccia questi cazzo di pantaloni" Dico ancora più arrabbiato di prima mentre lei me li slaccia lentamente. "Muoviti!" Le urlo in faccia.

Me li slaccia e me li abbassa leggermente, mentre io abbasso anche i boxer e tiro fuori il mio cazzo. Di fretta prendo un preservativo dalla tasca e lo infilo, lei diventa ancora più imbarazzata di prima anche se a me non me ne frega un cazzo.

La posiziono bene sopra di me ed entro in lei senza pensarci due volte. Lei urla non troppo forte, e io provo subito un sollievo nell'essere entrato in lei, la prendo violentemente per i fianchi e inizio a muoverla.

Noto delle lacrime che scendono lungo il suo viso mentre emette piccoli urletti di dolore. Io gemo spingendomi ancora più forte dentro di lei. Non mi importa se prova dolore o meno, deve soltanto soddisfare me. Cerca di soddisfarmi nonostante stia provando dolore, e ci sta riuscendo perfettamente.

Appoggio la testa contro al finestrino e continuo a spingere dentro di lei mugolando. Solo piacere per me, non desidero altro. Le tiro uno schiaffo sul suo culo magnifico, mentre lei urla.

"Smettila di urlare!" Le dico e continuo a spingere molto forte dentro di lei. Inizio ad ansimare più profondamente mentre poco dopo vengo dentro al preservativo.

Respiro affannosamente e la tiro via, buttandola nel sedile di fianco al mio. Direi che è stato fantastico per me, il piacere che volevo l'ho ottenuto.

La vedo tremante mentre si aggiusta e asciuga quelle poche lacrime. "Complimenti, magari ritornerò. Adesso esci dalla mia macchina e prendi i soldi".  Dico abbastanza cattivo e le do i cinquecento euro che le ho promesso. Li prende e cerca di uscire dalla macchina.

"Hey aspetta!" Dico, devo sapere come si chiama. Si gira e mi guarda ancora spaventata. "Com'è che ti chiami?" Le dico. Non risponde e punta lo sguardo verso il basso, questa cosa che lei non parli mi da ai nervi.

"Come cazzo ti chiami?!" Le urlo. "J-jess-e" dice tutta tremante. "Jesse, mh, nome adatto ad una puttana". Sputo acidamente. "Adesso puoi andare" dico freddo. Lei esce e se ne va. La guardo mentre si avvia per la strada opposta, forse se ne sta andando.

Smetto di guardarla e rimetto in moto la macchina andandomene. Da quella Jesse devo ritornarci, mi fa provare molto più piacere rispetto a Sonja.

☁️;
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Love you all, xx

𝐨𝐨𝐩𝐬 ; 𝐦𝐚𝐫𝐭𝐢𝐧 𝐠𝐚𝐫𝐫𝐢𝐱Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora