Capitolo 11

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- Martijn;

Sono decisamente in ritardo e decido di andare a piedi, non ho voglia di prendere la macchina. Decido di mettere una giacchetta di pelle grigia perchè so che fuori stasera non farà tanto freddo. Chiamo Julian per sapere se è già in discoteca e risponde dopo due squilli.

"Hey amico dove cazzo sei?!" Dice mentre sento ovviamente la musica di sottofondo che non mi permette di capire molto.

"Sono a casa! Ho appena finito un set in un vip club, vengo a piedi, ci vediamo fra poco!" Dico ad alta voce sperando che mi senta.

"Eh? Cosa cazzo hai detto amico?" Lo sento urlare mentre ride, e sento anche delle risatine da parte di ragazze. Sempre il solito, non c'è rimedio.

"Sto venendo!" Urlo quasi, attacco sperando che lui abbia sentito e la mia famiglia non si sia svegliata. Guardo l'orario, sono l'una. Scendo le scale e velocemente mi dirigo verso la porta di casa, uscendo abbastanza rapido ma in silenzio per non svegliare la mia famiglia. Non ho proprio voglia di andare in discoteca, o almeno non ora, ho voglia di qualcos'altro e sinceramente so dove trovarlo.

Mi dirigo in garage e aprendo la portiera della mia macchina prendo un preservativo che metto in tasca. Chiudo tutto ed esco. Se non sbaglio, dovrei andare in quel quartiere quindi invece di prendere la strada che ho sempre fatto con la macchina, a piedi decido di prendere una strada alternativa dove c'è ancora gente. Una specie di scorciatoia, non ci vorrà molto quindi fra la gente, cammino velocemente.

Sono l'una e Amsterdam è attiva più che mai, la mia Amsterdam. C'è più gente in giro ora che di giorno, coppie felici che camminano, gruppi di amici ubriachi, vip club con musica altissima... Tutto ciò mi mette tanta felicità perché questa è la mia città, molte volte viene ricordata solo per la "marijuana" legalizzata e per altre cose, quando invece dovrebbe venire apprezzata per la sua bellezza. Sto facendo anche l'incoerente, mi faccio una prostituta ad Amsterdam quando è una delle cose di cui se ne parla di più e che io odio sentire. Purtroppo la mia è solo voglia di sesso e niente di più.

Interrompo i miei pensieri ed entro in un viale che mi porta direttamente su quella strada, piena e piena di ragazze che non so quale scegliere, ce n'è una molto bella che ha un culo fantastico ma vedo già che è occupata con un altro. Il mio sguardo, non so perché, mi porta automaticamente a cercare la stessa: Jesse.

Mi piace perché è inesperta e posso farle fare tutto quello che voglio, ma non la trovo. Mi giro e rigiro, finché non la trovo seduta sullo stesso marciapiede, direi molto coperta e intuisco già che nessuno le abbia chiesto qualcosa, coperta così nessuno se la prenderà.

Decido di avvicinarmi mettendo il cappuccio della giacca. Alza lo sguardo e appena mi vede, si alza abbastanza imbarazzata e si porta una ciocca di capelli dietro all'orecchio.

Arrivo giusto davanti a lei e prima che io potessi parlare si allontana. "Cosa ci fai qui?" Dice mentre mi guarda in modo abbastanza schifato.

"Li vuoi i soldi o no?" Dico con tono arrogante e provocante mentre lei si guarda attorno. "E dove pensi di farlo se non hai la macchina, eh?" Dice con quella sua vocina che ora considero fastidiosa. Nella mia casa ovviamente, quella che ho comprato due settimane fa.

"A casa mia, saremo da soli non preoccuparti" Dico tranquillo. "Io a casa tua non ci metto piede, o in macchina o nulla caro" Dice mentre si volta quasi per andarsene.

Ho una gran voglia di prenderla proprio ora su questo cazzo di marciapiede ma non posso, sarebbe troppo osceno. Martijn ma che pensieri fai? Cosa sei il nuovo Christian Grey di cinquanta sfumature di grigio? Decido di andare sul pesante coi soldi, non potrà per niente rifiutare. Ne ho abbastanza e non me ne faccio quasi nulla.

𝐨𝐨𝐩𝐬 ; 𝐦𝐚𝐫𝐭𝐢𝐧 𝐠𝐚𝐫𝐫𝐢𝐱Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora