L'inizio della fine

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Hermione Jean Granger

Non avevano avuto tempo.

Di organizzarsi, consultarsi: Ron, Harry e le altre squadre non erano neanche arrivati quando Hermione si ritrovò spettatore inerme di quello che quel pazzo di Dolohov aveva architettato.

Con la morte nel cuore, la donna sentì di nuovo quelle sensazioni sopite da tanto tempo: il terrore puro, la paura di non farcela, l'adrenalina, il pericolo, la precarietà. Sensazioni dimenticate da anni, da quasi 30 anni.

La battaglia finale alla fine era giunta.


*Un quarto d'ora prima*

Hermione si era praticamente scontrata con Dan Morton, il quale, uscito dai camini del Livello Otto, si era messo a correre come un ossesso verso la piccola sala che conduceva agli ascensori. Alla sua domanda sconvolta su cosa mai gli fosse successo, il ragazzo aveva sviolinato un fiume di parole di cui aveva fatto fatica a seguire il senso logico. Gli avrebbe chiesto di ripetere, se non fosse stato per Scorpius.


"Li avete trovati?!"

Scorpius era comparso alle loro spalle mentre Hermione già iniziava a spazientirsi e aveva affrettato il passo, spalancando gli occhi chiari e accostandosi a lei. Aveva il volto stanco, un leggero alone nero disegnava una mezzaluna sotto i suoi occhi, ma solo quel particolare riusciva a intaccare l'aura di perfezione che da sempre caratterizzava quel ragazzo. Hermione dovette ammettere a se stessa che se lei non avesse avuto quell'occhio analitico di cui tanto si vantava non avrebbe mai notato quanto fosse effettivamente distrutto. Aveva detto a lei di andarsi a riposare, ma con ogni probabilità lui aveva passato la nottata insonne.


"Trovato cosa?", chiese ancora, mettendo i due pugni sui fianchi, nella speranza di incalzare i suoi interlocutori, mentre ancora i suoi pensieri non coglievano la gravità della situazione e si perdevano in futili osservazioni.

Dopotutto, chi mai poteva aspettarsi quello che erano riusciti a concludere in una sola notte quei due ragazzi?

Il dubbio, ad ogni modo, sarebbe dovuto venirle dal modo in cui Scorpius reagì alla sua domanda, un modo che la lasciò esterrefatta: sollevò appena un braccio, allungandolo di fronte a lei come a intimarle silenziosamente di aspettare, e fece un passo avanti, catturando con la forza l'attenzione dell'auror con cui parlavano.


E Dan Morton sembrò sollevato di trovarsi di fronte al giovane Malfoy.

"Sissignore. Io non posso ancora crederci...", disse, velocemente, e le parole che seguirono furono ancora meno chiare di prima, "la casa... la donna. Tu e Lily avete fatto un patto con il diavolo? L'abbiamo trovata... non ci posso credere... Teddy la sta seguendo, alcuni di noi aspettano i rinforzi a quell'indirizzo"


"Di cosa diavolo state parlando?", e per la seconda volta Scorpius la ignorò, continuando a parlare con Dan.


"Sono ancora lì?"


"La stanno seguendo", borbottò Dan, mentre febbrilmente tornava a guardarsi intorno alla ricerca di altri auror coinvolti nel caso, "vi aspettano. Cioè, aspettano il signor Potter e uno stratega... vogliono sapere se attaccare..."

Scorpius Hyperion Malfoy - L'anello del DemonioWhere stories live. Discover now