Harfang Munter

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Scorpius odiava doverlo ammettere, ma forse Lily aveva ragione: di quel passo non avrebbero cavato un ragno dal buco. Sospirò, camminando sulle sponde del lago, nel tentativo di mettere in ordine le idee. Cosa che sarebbe stata molto più semplice se non avesse davanti a sé lo spettacolo di Lily che si tuffava con quegli energumeni dei ragazzi di Durmstrang dalla nave ormeggiata lì.


Scosse la testa appena, pestando la sigaretta con il piede, e camminò senza meta.


Tutto ciò che le Maridi erano state in grado di dire a Hermione era che l'anello era stato fatto per Harfang Munter e che poteva essere praticamente qualsiasi cosa, da una chiave a una cassaforte. Ammesso che se ne conoscesse il codice d'apertura.

Cosa c'entrasse Gellert Grindelwald con Harfang Munter, secondo preside di Durmstrang, era stato il primo mistero, ma nelle sue ricerche aveva trovato il suo albero genealogico. Ciò che trovò non lo sorprese più di tanto: doveva essere per forza qualcosa di quel genere, e infatti Grindelwald altro non era che un discendente di Munter.

Il secondo grande dilemma era cosa fosse il codice d'apertura. Le Maridi erano state chiare: il codice lo sceglieva il mago dopo aver preso possesso del gioiello e poteva essere tutto, ma proprio tutto.

Hermione era certa che se avessero trovato qualche notizia in più riguardo questo Munter e se avessero capito il collegamento con Grindelwald avrebbero scoperto ancora cosa potesse essere il codice.


Sospirò, alzando gli occhi a quel cielo limpido, tutto ciò che aveva scoperto finora serviva a poco o nulla: Munter era diventato Preside in circostanze non del tutto chiare, dopo la morte –quantomeno curiosa- della fondatrice della scuola. Era stato lui a dare alla scuola la sua importanza come "scuola di Duelli", ed era lui che aveva introdotto gran parte delle arti che ancora a quel tempo venivano studiate dagli studenti. Sicuramente il periodo nero di Durmstrang era iniziato con lui. Ma oltre questo niente.

Per quanto riguardava Grindelwald anche quello sembrava un buco nell'acqua: c'era qualche storia riguardo l'uomo da ragazzo e la storia della sua sconfitta, ma era tutto molto romanzato a parer di Scorpius.


Si accese un'altra sigaretta, sedendosi a terra nel prato.


Aveva imparato molte cose dalla vita, complice il fatto di portarsi dietro un cognome come il suo, e una delle cose di cui era più certo al mondo era che "La storia la scrive chi rimane", nella fattispecie, il vincitore. Riteneva alquanto assurdo che Grindelwald avesse un'indole così malvagia e perversa sin da subito, che fosse del tutto chiaro a tutti e che nessuno avesse fatto niente. Riteneva assurdo che un uomo intelligente come Albus Silente avesse visto qualcosa in lui –se ne fosse addirittura innamorato- nonostante la sua mente contorta fosse così evidente a tutti. Scorpius, inoltre, era stato vittima diretta del fatto che la storia la scriva chi vince, date le cose che aveva letto riguardo la sua famiglia al completo, distorte. Non che non fossero vere, ovvio, ma conosceva suo padre e conosceva suo nonno, che poteva essere tante cose, ma amava la sua famiglia, le cose che venivano raccontate sul suo conto erano del tutto assurde. Lui era stato crudele e spietato, ma non è oro tutto ciò che luccica.

Così come erano state inventate atrocità esagerate sulla sua famiglia, era convinto che la verità riguardo Grindelwald fosse nel mezzo. Era una mente perversa, ma necessariamente geniale, aveva coinvolto Silente nei suoi sogni, doveva sembrava una persona brillante, astuta, accattivante, non un pazzo psicopatico che si riconosce da 1000 miglia. Con dati così deviati come speravano di ritrovare qualcosa di utile?

Scorpius Hyperion Malfoy - L'anello del DemonioWhere stories live. Discover now