Di litigi e di passioni

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Lily Luna Potter



27 Luglio 2027,

Ore 17:30.


Erano forse due ore che Lily bighellonava alla Tana con Roxanne.

Svariate ore prima, Scorpius era praticamente scappato da casa Potter, blaterando qualcosa che poi non aveva spiegato, e si era portato uno dei libri di Durmstrang. Inizialmente Lily aveva alzato le spalle a se stessa ed aveva continuato a lavorare da sola, ma -man mano che le ore passavano- l'ansia era salita sempre più prepotente, fino a costringerla per una buona mezz'ora a guardare la stessa riga sbiadita senza cogliere il significato della frase che leggeva. Era allora che aveva sbattuto i palmi sulla scrivania, in un moto di ira e frustrazione, e si era accodata a James e Monica, beccati sul punto di prendere la polvere volante per far visita alla Tana.

Aveva trovato Roxanne già lì, in giardino con nonna Molly che curavano l'orto e discutevano sulla migliore posizione di qualche pianta. Subito dopo il diploma, Rox aveva chiesto un posto nel dipartimento di Erbologia e il direttore dello stesso, nientemeno che Neville Paciock, era stato ben lieto di offrirle il posto, così, da allora, lavorava ad Hogwarts.


Era ormai passato un anno da quando avevano lasciato Hogwarts e a Lily sembrava ieri che Scorpius la baciava il giorno di Natale, un anno e mezzo prima.

Le sembrava ieri, eppure erano cambiate così tante cose.

Scorpius le sembrava sempre evasivo e irraggiungibile, ma non era più una sensazione sgradevole e di perdita, più che altro un continuo brivido su per la schiena, che la spingeva a migliorarsi sempre, ad essere ogni giorno una persona di cui uno come Scorpius potesse andare fiero e che potesse vedere come un suo pari.

Certo, il fatto che ora fosse sparito da ore e non avesse ancora dato segni di vita non la rendeva la donna più felice del mondo. Anzi, a dirla tutta le faceva montare dentro una rabbia ingiustificabile, era insieme inquietudine e paura, e –ancora- voglia di spaccargli quel muso pallido che si ritrovava.


Più passava il tempo e più due consapevolezze si facevano sempre più largo nella sua testa, urlando per prevalere sul raziocinio: 1. Amava Scorpius, non per l'idea infantile che aveva di lui, lo amava per quello che era, per l'uomo che ogni giorno aveva la possibilità di guardare e di cui ogni giorno si sorprendeva; 2. Lo voleva per sé. Fanculo le paure, fanculo la sua razionalità, fanculo i muri che si erigeva intorno costantemente, cercando di respingere la cosa che la rendeva più felice al mondo. Fanculo tutto.


Perché diavolo aveva questo vizio di prendere e sparire come se nulla fosse?


"Lily, mi ascolti?"

Lo sguardo che rivolse al fratello face scuotere la testa a James, con un sospiro accompagnato da un altrettanto esasperato "Evidentemente no"


"Rinunciaci, Jay. Io ho smesso di parlare 10 minuti fa e non se n'è neanche accorta", aveva commentato subito dopo Rox, mentre incideva lo stelo di una pianticella e raccoglieva le poche gocce che ne uscivano in una fiala.


"Scusatemi, ragazzi, ero soprappensiero"


Scorpius Hyperion Malfoy - L'anello del DemonioWhere stories live. Discover now