Possessiva

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Scorpius Hyperion Malfoy


"Insomma, Malfoy! Ma che modi sono! Non sono riuscita neanche a salutare la mia madrina"


Lily strattonò il braccio, liberandosi con astio dalla morsa con cui Scorpius le aveva afferrato il gomito. L'aveva sollevata di peso dal divano prima ancora che si potesse rendere conto di cosa stesse succedendo e, senza darle il tempo di riprendersi dal sonno, l'aveva trascinata fuori dalla casa fino al vicolo in cui erano in quel momento.

Lily, rossa dalla rabbia, gli strappò dal braccio il proprio mantello, infilandoselo stizzita. Provò a riavviarsi i  capelli e valutò di specchiarsi, prima di decidere che non aveva alcuna intenzione di vedere lo scempio che il trucco doveva averle fatto in viso dopo la dormita che si era fatta.


"Cos'hai da fissarmi come un alloco, Malfoy?", continuò, assottigliando gli occhi, come a sfidarlo a fare una qualsiasi battuta.


Scorpius si fece scappare una risata dalle labbra. Si portò una mano a coprirsi la bocca, continuando a guardarla divertito e insieme ammaliato. L'aveva chiamato –Malfoy-: era pronta a una sfuriata con i fiocchi.

Era tutto così assurdo: assurdo come prevedesse le sue reazioni, assurdo come aspettasse con ansia quegli occhi irati che si posavano fissi su di lui, come si crogiolasse in quello sguardo.

Come si faceva a essere felici di quello sguardo omicida addosso? 

Scorpius si rendeva conto che la cosa aveva del paradossale, ma per anni, nel periodo in cui si erano allontanati, ogni volta che si incontravano lui non poteva fare a meno di cercare i suoi occhi e ogni volta lei sembrava evadere il suo sguardo, sembrava cercare in tutti i modi di non incontrare mai direttamente i suoi occhi.


Ora, invece, Lily lo guardava. Dritto negli occhi, senza paura: era quella la Lily di cui era innamorato, quella forte, indipendente, dirompente.


Era stato geloso -come mai avrebbe pensato di poter essere- dei suoi amici, del sorriso che lei dispensava così facilmente, delle guance gonfie quando la prendevano in giro, delle minacce spaventose che faceva. 

-Quale persona sana di mente sarebbe mai potuta essere gelosa delle minacce?-

Era stato geloso persino delle fatture che lanciava contro Teddy o i suoi fratelli e geloso dei suoi due compagni cacciatori durante le partite di Quidditch a Hogwarts, con cui la ragazza aveva una sintonia perfetta in campo.


Ma quello sguardo era suo: era diverso dallo sguardo irato che lanciava agli altri, aveva una sfumatura tutta per lui, o almeno questo era quello che gli piaceva pensare.

Non riusciva a cacciare una reazione spontanea in Lily mai, se non quando faceva qualcosa di abbastanza stupido da far emergere il suo lato battagliero. L'unico altro momento in cui Lily era onesta con lui era sotto le coperte, cosa che gli faceva venire ancora più voglia di sbatterla al muro e prenderla lì in quel preciso istante.


"Avevo bisogno di te per una cosa", le disse alla fine, guardando come lei alzava un sopracciglio e incrociava le braccia al petto


"E cosa, sentiamo"


"Questo"

Scorpius Hyperion Malfoy - L'anello del DemonioWhere stories live. Discover now