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Science si risvegliò in un luogo freddo e buio. Blight entrò nella stanza e si avvicinò allo scienziato.

Blight: ben svegliato, Science.

Science era spaventato: credeva che la Mob avesse scoperto della relazione tra lui e Fell... Magari fosse stato quello.

Science: cosa vuoi?

Blight: so che sei molto bravo a costruire aggeggi elettronici. Nightmare ha intenzione di costruire la Conima, una macchina per controllare le anime di tutti i mostri del multiverso e per sottometterli al nostro potere.

'Nostro'... Blight mentiva per non far vedere che lui non era d'accordo con tutto questo.

Science: quindi io ve la dovrei costruire? Scordatevelo.

Blight: beh... In questo caso...

Blight estrasse un coltello e si avvicinò allo scheletro con gli occhiali.

Science: se mi uccidi, non potrò fare la macchina.

Ribattè.

Blight: beh allora...

Il marinaio schioccò le dita e una luce si accese rivelando una gabbia fatta d'ossa con all'interno una persona molto importante per lo scienziato.

Science: Outer!

Outer: S-Sci.

Blight: ascoltami Science. Se non costruirai quella macchina, puoi dire addio al tuo amico.

Science: ... Cosa devo fare?

















Passarono i giorni.

Le settimane.

Science e Outer tornarono a casa entrambi abbattuti su ciò che avevano fatto.

La Mob aveva detto a Fell di stare con loro nei giorni in cui Science lavorava, così che non si sarebbe accorto della scomparsa dello scienziato. Avevano la scusa di dover pensare a schemi di attacco contro i Sans buoni.

Killer, intanto, si rigirava il coltello tra le dita pensando ad una tattica per uccidere Cross. Non era un'impresa facile ma l'assassino non voleva deludere Nightmare.

I due si erano incontrati per la prima volta a KillerTale, il protettore degli incubi stava cercando alleati per la sua squadra e dato che la Mob non intendeva disfarsi e nessun membro voleva unirsi a lui, andò nell'AU di Killer che era ormai disabitato per colpa di quest'ultimo.

Lo scheletro dagli occhi sanguinanti si era preso una gran cotta per Nightmare ma quando arrivò anche Cross nel team si era sentito, involontariamente, geloso.

Lo amava ancora? Si, ma, secondo lui, non avrebbe ricambiato.

I pensieri di Killer furono interrotti dal protettore degli incubi che entrò nella stanza dicendo che doveva parlargli.

Si teletrasportarono fuori dal castello, vicino all'albero e l'assassino gli chiese cosa volesse.

Nightmare: la macchina è pronta?

Killer: si. Abbiamo rispedito quei due a casa e hanno detto che non avrebbero uscito parola su ciò; sembravano abbastanza spaventati perciò credo non diranno niente.

Nightmare: perfetto.

Disse Nightmare mentre si girava verso Killer.

Nightmare: Tu, Dust e Horror avete il compito di corrompere i codici di tutti gli AU, in modo che la macchina sia applicata a tutti i mostri del multiverso, cercate di farla agire anche sui Sans buoni. Chiaro?.

Killer: certo.

Ghignò Killer con un sorriso sadico in volto.






















Erano ormai settimane che Color andava a casa di Epic a fargli compagnia. I due diventarono grandi amici, finché anche Epic non si innamorò di lui.

Si vedeva che Color aveva bisogno di compagnia, che aveva bisogno di uan spalla su cui piangere e per lui c'era Epic.

L'amore dello scheletro dalle fiamme colorate cresceva sempre più perciò certe volte balbettava e diceva cose a caso. Le battute e le risate di Epic lo facevano sentire bene, protetto, amato...

Lo facevano sentire come se qualcuno finalmente gli volesse bene veramente, che lo amasse.

A Color mancava questo, ma finalmente lo aveva trovato...

La resa dei conti~(An Undertale AU's story)Where stories live. Discover now