La resa dei conti~(An Undertale AU's story)

~8~

Era ormai una mezz'oretta che Geno era sveglio. Stava preparando la colazione per lui e Fresh.

I due vivevano insieme dall'accaduto con Error, anche se Fresh passava la maggior parte del tempo fuori casa. A lui e Geno mancava molto Error. I tre erano molto amici, si consideravano fratelli, ma da quel fatto non si erano più visti.

Fresh ci stava male, dando il più delle volte la colpa a se stesso.

Geno invece non lo faceva molto vedere, voleva essere forte e consolare il più piccolo.

Di sicuro, lui era stato molto fortunato ad incontrare Reaper.
Il Dio della Morte però non passava la maggior parte del tempo con lo scheletro glitchato per via del suo lavoro ma nel tempo libero era sempre accanto a Geno.

Il Sans di AfterTale, come sappiamo, viveva nel Save Screen, lì nessuno poteva morire nè di vecchiaia nè del tocco della Morte.

Cosí i due potevano avere una rapporto "normale".

Fresh: buongiorno.

Disse Fresh entrando nella stanza.

Geno: sei arrivato giusto in tempo, la colazione è pronta.

Geno servì due bicchierini di caffè e delle brioche.

Tutto ciò gli veniva portato dal Dio della Morte che durante il suo lavoro gli piaceva mangiare qualcosa.
Geno lo definiva sempre un pigrone ridacchiando e Reaper metteva il broncio facendo il finto offeso.

"Tutto ciò sarebbe stato più divertente con Error" pensava Fresh.

Mentre i due facevano colazione e parlavano vennero interrotti dal suono del campanello.

Geno andò ad aprire e...

Intanto Blue aveva appena finito di vestirsi e Orange stava ancora dormendo.

Swap!Sans sentì un piccolo ticchettio sulla sua finestra.

Qualcuno aveva lanciato un sassolino su essa.

Blue aprì la finestra e vide chi aveva attirato la sua attenzione.

Blue: Dust, cosa ci fai qui?

Dust: t-ti devo parlare.

Blueberry scese le scale e uscì dalla casa.
Arrivò da Dust, che si trovava nel retro dell'edificio, e gli chiese cosa volesse.

Dust: hai presente l'altro giorno? Quando mi hai detto che tutti possono cambiare se lo vogliono davvero?

Blue: si.

Dust: ecco... Mi potresti aiutare a tornare com'ero?

Blue spiccava gioia da tutti i pori e abbracciò l'altro.

Blue: certo che ti aiuterò! Sono felicissimo che ti sia deciso! Sapevo che c'era ancora del buono in te!

I due si misero a parlare e divennero amici.

A Dust, Blue ricordava tanto suo fratello Papyrus, l'unico mostro che non avrebbe voluto uccidere.

Papyrus non smetteva mai di credere che tutti potessero cambiare, potessero pentirsi, potessero tornare quelli di prima; e cosí pensava anche Blueberry.

Eppure quest'ultimo gli faceva provare un sentimento diverso da quello che gli faceva provare suo fratello. No. Era qualcosa di più del semplice affetto fraterno. Era un vero e proprio volere della sua felicità.

Dust si era innamorato del suo sorriso. Delle sue speranze. Del suo credere.

Eppure c'era qualcos'altro. Qualcos'altro che avrebbe dovuto tenere nascosto a qualunque costo.

Purtroppo dovettero fermare la loro chiacchierata perchè anche Dust fu chiamato per una cosa urgente e dovette salutare Blue.