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Cross aveva iniziato ad aiutare Dream a stabilirirsi nella sua vecchia casa, almeno finché il sognatore e Ink non avrebbero fatto pace.

Lo scheletro intanto ripensava e ripensava alla sua missione assegnatagli da Nightmare: rapire il sognatore.

Non era un'impresa facile ma se riusciva ad ottenere la fiducia di Dream, forse avrebbe avuto via libera.

Il sognatore intanto continuava a ringraziare Cross. Era veramente felice che qualcuno lo stava aiutando.
Eppure percepiva uno strano sentimento dentro il Sans di X-Tale ma non ci fece molto caso.

Nightmare aveva detto a Cross di non lasciarsi imbambolare dell'aura positiva di Dream, che l'avrebbe solo distratto.

I due si misero a parlare del più e del meno sedendosi sul divano.

Passò il tempo e il cellulare di Cross prese a squillare, lo prese e se lo portò sul suo orecchio inesistente.
Poi chiuse la chiamata e disse a Dream che doveva andare da Epic.

Mentiva.

Lo scheletro si teletrasportò sulla nave di Blight.




Error e Ink erano davanti la casa di Geno nel Save Screen.

Error, un po' titubante, suonò il campanello e, dopo pochi secondi, la porta si aprí.

Geno: E-Error...?

Error: c-ciao... Geno.

Geno aveva iniziato a piangere e abbracciò l'altro scheletro.

Error iniziò un po' a glitchare e ciò fece staccare l'altro scheletro.

Geno: scusami. Per un attimo mi sono scordato della tua aphephobia.

Error: fa niente.

Lo scheletro con la sciarpa rossa si accorse che c'era anche Ink con lui e lo salutò, poi li invitò dentro.

Fresh era molto felice che Error era tornato e si scusò per le parole che gli aveva detto.

I quattro scheletri si misero in salotto e Geno, Error e Fresh parlavano di ciò che era successo nel periodo in cui non si erano visti.

I tre avevano riappacificato.

Error promise che sarebbe venuto a trovarli più spesso, poi lui e Ink se ne andarono.

Error: non so come ringraziarti Ink.

Ink: non devi.

Gli rispose il creatore.

Il distruttore consigliò a Ink di fare pace con Dream. Poi disse che lo avrebbe aiutato per ripagare il favore.

Ink: grazie.

Il cellulare di Error iniziò a squillare e il distruttore rispose, poi disse che aveva una cosa da fare e se ne andò.

Ink si chiese cosa avesse il glitch, ma non ci fece molto caso.



SwapFell entrò nell'ufficio di Blight sulla nave con due caffè sulle mani. Uno lo porse al capo.

Il capitano lo ringraziò e iniziò a sorseggiare la bevanda.

Blight: come mai qui a quest'ora, Swap?

SwapFell: non avevo niente da fare. Perciò sono venuto a farti compagnia.

Tutta la Mob credeva che SwapFell odiasse Blight perché non gli piaceva seguire gli ordini. Ma ciò non era vero.

I due si erano conosciuti prima della formazione della Mob. Erano diventati amici e gli piaceva distruggere gli AU insieme.

Purtroppo tutto ciò finí con l'arrivo delle Star Sanses, perciò formarono la Mob.

Blight ne divenne il capo e i due non andavano molto d'accordo. Il marinaio sapeva che a SwapFell non piaceva ricevere ordini, ma era necessario.

Qualche volta, però, si vedevano come amici. Ovvero solo loro due senza gli altri membri della Mob. Si divertivano a star insieme e ciò faceva felici entrambi.

Il loro incontro però fu fermato dal bussare della porta e, dopo che Blight diede l'avanti, la porta si aprí rilevando uno scheletro che poi disse.

???: fra poco iniziarà la guerra vera e propria. Il bene contro il male. Ed io per contrastarli avrò bisogno di alleati.

Blight rimase sconcertato cosí come SwapFell. Poi con un filo di voce disse:











Blight: che intendi dire, Nightmare?

La resa dei conti~(An Undertale AU's story)Where stories live. Discover now