La resa dei conti~(An Undertale AU's story)

~20~

Mentre Fell e Sci passavano una notte romantica, Lust camminava per casa dando rapidi occhiate all'orologio.

2:26

2:27

2:28

...

Era da molte settimane che non vedeva Horror.

Non era più tornato da quella chiamata preoccupante.

Nè una chiamata nè un messaggio.

Lust si era rinchiuso dentro casa. Non usciva. Non parlava neanche con suo fratello.

Inoltre, passava le notti insonne per gli incubi, dove vedeva il suo amato diventare polvere.

Piangeva.

Era tornato allo stato di depressione che aveva prima di conoscere Horror; dove lo schernivano per il suo "lavoro".

Dove lo insultavano.

Dove lo picchiavano.

Dove lo trattavano come un oggetto senza sentimenti.

Ma stavolta era diverso.

Le lacrime scorrevano per il mostro che amava e che non vedeva da tanto tempo.

La loro non era mai stata una relazione facile.

All'inizio Horror lo odiava.

Non per un motivo preciso.

Lo odiava per tutto.

Carattere, aspetto, comportamento... Lavoro...

Poi successe...

UnderLust fu attaccato dalla Mob e Lust era rimasto bloccato sotto le macerie di un edificio.

Horror lo salvò e da lì si accese la loro scintilla.

Iniziarono a vedersi più spesso e il cannibale conobbe molti aspetti del carattere di Lust che quest'ultimo non lasciava trasparire.

Scoprí che era abbastanza timido e impacciato.

I due avevano avuto dei passati terribili... Diversi... Ma entrambi terribili.

La morte di Asgore a HorrorTale e l'ascesa al trono di Undyne, poi, il cannibalismo a causa del poco cibo.

La situazione economica ad UnderLust e gli stupratori, per poi giungere al disprezzamento verso Lust.

Due passati diversi ma entrambi terribili.

Ci furono molti malintesi tra i due e molti incidenti. Per esempio, una volta,  Horror, per la fame, attaccò Lust e per poco non lo uccise. Ma si fermò e scappò via, per poi tornare dopo un paio di giorni chiedendogli infinitamente scusa.
Lust, però, lo aveva già perdonato.
Dopotutto...

A chi importava la sua morte?

Un giorno Lust pensó anche al suicidio ma fu fermato da Horror.

Horror: sei impazzito per caso?! Gettare la tua vita in questo modo?!

Gli aveva urlato mentre gli tendeva una mano.

Lust era sull'orlo del precipizio accanto alla cascata delle Waterfall, girato verso Horror con le lacrime agli occhi, pronto a buttarsi.

Lust: dimmi Horror... A chi importa di me? Sono praticamente inutile...

Lo scheletro era convinto del fatto che tutti lo odiassero per ciò che era: uno stupratore.

O peggio...

Un oggetto.

Horror: a me...

Sussurrò per poi urlare.

Horror: a me interessi! Per me sei importante! Sei l'unico che mi ha capito veramente. Che mi ha ascoltato. Che mi ha fatto capire che gli unici a essere sbagliati erano gli altri e non me! E adesso sto cercando di fartelo capire a te! Lascia perdere quello che dicono gli altri, tu sei quel che sei e se questo sei tu non lasciare che gli altri scherniscano il tuo essere io. Ribellati. Non lasciarti mettere in piedi in testa. Non sei tu quello sbagliato, sono tutti gli altri. Ma devi capire che troverai sempre delle persone che sono disposte ad amarti e ad accettarti per quello che sei. Tu non sei inutile! Nessuno è inutile! E nessuno si deve permettere di dire a qualcuno che è inutile. R-ricordi quando ho perso il controllo? Io sono riuscito a fermarmi in tempo ma sono scappato via, perché per poco non uccidevo l'amore della mia vita. L'unico mostro di cui mi ero veramente innamorato! L'unico mostro a cui voglio dedicare la mia vita. Io... IO TI AMO, LUST!

Lacrime amare scorrevano sulle guancie di entrambi. Horror tese una mano a Lust e lui la afferrò per poi finire tra le braccia dello scheletro cannibale. Appoggiò il teschio sul suo petto e Horror circondò i suoi fianchi con le braccia.

Lust: ti amo anch'io...

I due, dopo quella affermazione sussurrata, si baciarono.

Da allora Lust passava il tempo con il suo fidanzato e la Mob che, vedendo la felicità di Horror, lo avevano accettato.

E ora si ritrovavano così.
Separati.
Con il bisogno di un semplice bacio.
Di un semplice "ti amo" la sera prima di dormire.
Di un semplice sguardo che trasmetteva il loro amore.

Con il bisogno... Di far smettere quelle lacrime di scendere sulle loro guancie.