~24~

211 22 124
                                    

Dopo la battaglia Nightmare convocò tutti i membri.

La Mob e Killer si trovavano seduti intorno al tavolo, come l'altra volta.

"Un'altra riunione... Cosa vorrà ancora?" pensò SwapFell.

Nightmare entrò nella stanza e si sedette su una sedia.

Nightmare: ascoltate. Cross non è più dei nostri.

Blight: ci ha traditi.

Nightmare: si. Quindi ora sarà un nostro nemico. Killer. A te il compito di ucciderlo.

Killer fece un sorriso sadico e rispose con un "certamente".

Nightmare: apparte ciò vi ho riuniti per un'altra cosa.

Nightmare fece una pausa e poi spiegò il suo piano per dominare gli AU: aveva intenzione di costruire una macchina capace di controllare l'anima di mostro e, se quest'ultimo provava a ribellarsi al potere dei Sans cattivi, gli veniva data una scossa all'anima e perciò l'avrebbe portato in fin di vita.

Coloro che furono incaricati per questa macchina, chiamatasi Conima, furono lo stesso Nightmare, Killer, Blight e SwapFell.

Nightmare aveva un piano ben preciso per costruire quella macchina e perciò mandò Blight a fare un lavoretto.















Era passata una settimana da quando Science e Fell si erano messi insieme, una settimana da quando i due avevano passato una notte passionale.

Science, quella mattina, si era svegliato con un fortissimo senso di nausea e dovette andare in bagno per vomitare.

Si controllò e sotto la sua cassa toracica si era formato un piccolo involucro al cui interno aveva una piccola anima.

Era incinto.

Sci chiamò Fell e gli disse di venire il più presto possibile.

Lo scheletro arrivò dopo un'oretta, dopo la riunione, e, vedendo Science tenere le mani sotto la sua cassa toracica, gli chiese cosa avesse.

Lo scienziato gli spiegò tutto.

Fell non sapeva che fare: era felice del fatto che sarebbe divenuto padre ma preoccupato per la scoperta del bambino.

Science: che c'è Fell...?

Fell lo abbracciò.

Fell: sono veramente felice di ciò ma... Ho paura che venga ucciso... Se qualcuno lo scopre...

Science: non lo scoprirà nessuno! Lo terrò nascosto, te lo giuro! Ma non voglio abortire...

Fell: chi ha mai parlato di aborto? Se lo vogliamo tenere va bene... Ma dobbiamo stare attenti.

Science: il bambino è ancora un feto ed è ancora piccolo... Per quanto ne so, fra qualche mese potrebbe anche morire dentro di me...

Fell: non succederà.

Science: e se succede? Io non voglio perderlo... Non mi interessa se uccideranno me, voglio almeno che lui viva...

Science si accarezzo la parte dove vi era l'involucro e quasi non pianse.

Fell: troveremo un modo. Quando finirà questa guerra... Potremo stare insieme per sempre.

Science: me lo prometti?

Fell: te lo prometto. Saremo una famiglia.

Si sorrisero.

La guerra ancora era in atto e una relazione d'amore, o peggio, una gravidanza in un momento simile era rischioso, per non parlare del fatto che i genitori dovevano essere nemici.

Non era una situazione facile la loro, ma entrambi erano convinti che ce l'avrebbero fatta.













Color dopo quella affermazione, entrò in un portale e arrivò al antivoid per poi portarsi le ginocchia al petto e iniziare a piangere.

I suoi singhiozzi vennero sentiti da un altro scheletro che si trovava li per caso.

???: ehi? Stai bene, bruh?

Color alzò lo sguardo e incrociò gli occhi di un altro scheletro dotato di un cappuccio e di una cicatrice sull'occhio.

Color: c-chi sei?

???: oh! Io sono Epic Sans, bruh! Tu, invece?

Color: C-Color Sans...

Epic: Color eh? Avrei dovuto immaginarlo! Sei così colorato che fai invidia all'arcobaleno, bruh!

Color rise un pochino e si asciugò le lacrime.

Epic: perché piangi?

Color: ho perso... Il mio migliore amico. Dice che sono geloso e invidioso di lui... Ma non è vero! Io sto solo cercando di aiutarlo! Di aprirgli gli occhi! I-io... Sto sbagliando? Non è questo quello che dovrebbe fare un migliore amico?

Epic si sedette accanto all'altro mostro.

Epic: di solito pensiamo che diamo sempre ragione a noi stessi... E non vogliamo ascoltare gli altri perché pensiamo di sapere già tutto. Ma questo è sbagliato perché una persona che ci vuole bene ci può insegnare di più di noi stessi.

Epic gli sorrise e lo prese per mano per poi aiutarlo ad alzarsi.

Epic: se vuoi ti faccio fare un giro in EpicTale, bruh! Sono sicuro che ti piacerà un sacco!

Color ridacchiò.

Color: ok.

Il suo volto diventava sempre più colorato man mano che guardava Epic. Si sentiva strano e una sensazione altrettanto strana aveva preso possesso della sua anima.

Che si era... Innamorato?

La resa dei conti~(An Undertale AU's story)Where stories live. Discover now