1. Nel passato

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Roma, molti, molti anni prima...

La capanna del contadino era piccola, modesta, ma decorosa e si affacciava su un giardino ed un orto abbastanza curati.

Una strana presenza si nascose furtiva dietro il pergolato di viti e rimase in attesa, in silenzio.

Capì subito che nella piccola casa che aveva davanti si stavano aggirando creature divine, per cui acuì i propri sensi altrettanto divini e aspettò di poter cogliere il momento opportuno per agire.

Ad un certo punto, dalla porta uscì un uomo vestito con una semplice tunica di lana grezza, ma l'oscuro visitatore non ebbe difficoltà a cogliere anche in lui la fiamma della divinità.

Spostò lievemente una mano e la tese in avanti, facendo fuoriuscire da essa una sottile nebbia evanescente che avvolse subito il volto dell'abitante della casa e lo estraniò dalla realtà.

Con un sorriso soddisfatto, l'uomo incappucciato uscì dal suo nascondiglio e penetrò furtivo in casa, raggiungendo con passi felpati il luogo che gli interessava.

La stanza era silenziosa e due donne alte e slanciate stavano operandosi intorno ad un letto, un letto su cui era sdraiato un ragazzo partoriente.

Il visitatore furtivo attese, nascosto dalla sua magia, il momento in cui un pianto acuto rivelò la nascita di un bimbo.

Allora si mosse, rapido come un serpente, fece scendere sulle due donne e sul ragazzo già addormentato una sottile nebbia iridescente e agì.

Estrasse da sotto il lungo mantello nero che indossava un fagotto non molto ingombrante e lo pose nella culla di legno accanto al letto.

Velocemente prese il neonato appena partorito dal ragazzo e lo mise accanto a ciò che aveva appena deposto nella culla.

Scostò i lembi di tessuto scuro che avvolgeva il fagotto e rivelò un altro bambino appena nato.

Pronunciando una nenia arcana ed incomprensibile, mosse le mani sui due bambini sdraiati nella culla e, come per magia, i lineamenti mutarono, i capelli cambiarono e i due piccoli divennero totalmente identici.

La figura incappucciata sapeva che il sortilegio che aveva appena effettuato non era definitivo, ma sapeva anche che nessuno, umano o divino, sarebbe mai stato in grado di scioglierlo.

Con un ghigno malefico sulle labbra, sparì in uno sbuffo di fumo e, nello stesso tempo, fece scomparire la nebbia che avvolgeva le due donne presenti.

Esse ritornarono padrone di sé senza accorgersi di nulla e, non appena videro i due bimbi nella culla, si precipitarono ad annunciare all'uomo fuori della capanna che era diventato papà di due gemelli.

Ciao a tutti!
Eccoci nell'ultimo episodio della saga di Cupido.
Baci piccicati 😍

RagnaroK ( Saga di Cupido libro 18 ) Where stories live. Discover now