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Bill è abituato a vedere Stan entrare a pranzo portando una pila di libri di testo, con un sorriso dorato sul volto e un atteggiamento troppo positivo per ogni liceale. Non si aspetta mai di vederlo entrare con gli occhi gonfi.

Si siede di fronte a Bill, che sta fingendo di ascoltare Richie lamentarsi di uno dei suoi insegnanti. Bill gli rivolge uno sguardo preoccupato.

"Stai bene?" Sussurra Bill e Stan annuisce asciugandosi il naso con  il dorso della mano. Prende un' insalata dal suo zaino, posizionando ordinatamente una forchetta e un tovagliolo sul lato. Li raddrizza. Poi di nuovo, perché non sono abbastanza dritti.

Bill non crede a Stan, perché Stan non è così quando sta bene. Non è mai stato così, davvero. Ma Bill pensa che è meglio non insistere. Lascia che Stan guarisca quanto a lungo ha bisogno di guarire, o finché non è pronto a dirlo a Bill, a seconda di cosa viene prima.

"Vaffanculo Uris!". Un gruppo di ragazze passa davanti al loro tavolo da pranzo, una mostra il dito medio a Stanley e lui subito sbianca. L'intero gruppo ha smesso di parlare e guarda Stan. Richie gli lancia un'occhiata confusa.

"Chi cazzo era?" Chiede Richie.

"Quelle ragazze sono puttane." Dice Beverly con gli occhi socchiusa. "Posso battere i loro culi se lo vuoi."

"Non è necessario." Dice Stanley, un leggero sorriso compare sul suo volto. "Ho rotto con Betty e lei ha pianto, e ora le sue amiche mi odiano per averla fatta piangere." Spiega Stan e lancia un'occhiata a Bill. Quindi, ecco perché stava piangendo... pensa Bill.

"Hai rotto con Betty? Perché?" Chiede Ben. Non è duro, solo curioso, ma le parole colpiscono Bill come un macigno.

È tutta colpa sua.

Bill si sente così male. È praticamente per il suo modo di essere che Betty piangeva. Se lui e Stan non si fossero mai baciati, Stanley non avrebbe rotto con Betty, e Betty non avrebbe mai pianto. Lo fa sentire malissimo.

Ma poi di nuovo, gli piace davvero Stan ed è contento di non sentire più il senso di colpa che gli brucia nello stomaco ogni volta che lui e Stan si baciano. Davvero, davvero a lui piace Stan.

"Avevo solo bisogno di una pausa." Stan mente, tornando al suo pranzo. Dà a Bill un'ultima occhiata, ma nessuno lo nota.

Questo è il loro piccolo segreto, e Bill ne è quasi contento.

***

Quel pomeriggio, mentre Bill si siede sul divano con Stan, le gambe gettate sul grembo di Stan, gli occhi crudeli che guardano solo a metà il programma televisivo sullo schermo, Bill riceve l'impulso di rivolgere a Stan la domanda che si è accumulata per tutto il giorno.

Inizia dopo pranzo, e da lì, vuole solo saperne di più.

"Perché hai davvero rotto con Betty?" Chiede Bill, e Stan si volta  a guardarlo, le sopracciglia sono unite.

"Che cosa?''

"Perché hai rotto con lei?"

"Perché l'ho tradita, Bill." Spiega Stan. Si comporta come se fosse ovvio. Bill pensa che forse dovrebbe riformulare la domanda.

"Voglio dire, non stiamo uscendo insieme, però."

"E con ciò? Passo più tempo con te che con lei. Non mi sembra giusto mentire a Betty quando sono solo fisicamente con lei, ma sono innamorato di qualcun'altro."

Bill si blocca e Stan si blocca, gli occhi sono spalancati mentre realizza quello che ha appena detto.

"Intendo-"

"Mi ami?" Vede che Stan deglurisce, il pomo d'adamo dondola.

"Penso di si." Le labbra di Bill, si lasciano sorprendere. Non era nemmeno innamorato di Beverly. Sebbene fosse stato, non aveva mai fatto in modo che Bill Denbrough sentisse ciò che prova con Stan. Mai.

"Penso anche io di amarti."

lipstick +stenbrough [Italian translation] Where stories live. Discover now