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Bill è seduto sul divano a fare i compiti quando sente bussare freneticamente sulla porta d'ingresso della casa Denbrough.

Le sue sopracciglia si uniscono, mentre prende il raccoglitore di schede che ha sulle sue ginocchia e lo mette sul bracciolo del divano, alzandosi in piedi.

Bill apre la porta per rivelare Stanley Uris. I suoi occhi sono ampi e iniettati di sangue, i suoi capelli scuri e ricci sono selvaggi. È vestito con una felpa e un paio di pantaloni della tuta che Bill non sapeva nemmeno che fosse di proprietà di Stan, perché il paio di pantaloni più casual di cui Stan si veste sono i jeans.

"S-Stan the man," dice Bill sorridendo "Cosa succede?"

"Posso entrare?" Bill annuisce, anche se è confuso sul motivo per cui Stan sembra così preoccupato. Si fa da parte e apre la porta più ampia per far entrare il ragazzo piuttosto agitato.

"Cosa c'è che non va?" Chiede Bill. Stan non risponde per un momento. Sembra che stia cercando di calmarsi, prendendo dei respiri profondi. Bill ha visto Stan avere attacchi di panico multipli durante la sua vita e sembra che potrebbe essere sul punto di averne uno.

"So che eravamo entrambi ubriachi," dice alla fine Stan, "Ma quanto ti ricordi della scorsa notte?"

Gli occhi di Bill si spalancano. Aveva pensato che Stan avrebbe dimenticato. Sperava che avrebbe dimenticato e potevano fingere di non essersi mai baciati. Bill certamente, non si era dimenticato di se stesso, questa mattina si era svegliato con un terribile mal di testa e la scena di essere bloccato in un angusto armadio con Stanley Uris che giocava nella su testa.

"Io ricordo il bacio, è questo che vuoi dire?" Dice Bill. Non può evitare che le sue guance si arrossino. Stan impallidisce.

"Cazzo." Respira e si passa una mano tra i capelli.

"N-non è una g-grande cosa," Dice Bill "Noi p-possiamo dimenticare quello che è s-successo."

"Questo è il problema!" Dice Stanley. "Non riesco a smettere di pensarci."

Oh?

"Cosa?"

"Non riesco a smettere di pensare al bacio," Dice Stanley. "E so che non sono gay. Voglio dire, non posso esserlo, i miei genitori sarebbero incazzati. Ma io, Dio, Bill, mi è piaciuto." Bill deglurisce pesantemente, osservando la paura che si fissa negli occhi di Stan. Può dire che questo è difficile da dire, è difficile per lui da accettare e capire.

"È piaciuto anche a me." Mormora Bill. Bill arriva e si avvicina a Stanley. I suoi occhi si avvicinano alle labbra del ragazzo. "Non so se p-potrebbe aiutarti, m-ma forse n-noi d-dobbiamo p-provare da sobri."

"Si, forse ci è piaciuto perché eravamo ubriachi." La mano di Stan si fa strada verso la vita di Bill, quelle di Bill sono sulle spalle di Stan.

"Si..." e con quello, Bill si fa avanti e bacia Stanley Uris. Per la seconda volta in due giorni.

Il suo cuore batte fuori dal suo petto e la sensazione ritorna. È quella sensazione di invincibilità, una sensazione che non vuole mai finire.

È la sensazione che Bill Denbrough ottiene quando ha messo il rossetto di sua madre quando aveva cinque anni.

I ragazzi non baciano gli altri ragazzi, pensa Bill, non quelli normali almeno.

***

Domanda a caso Lol, in che regione abitate?

lipstick +stenbrough [Italian translation] Where stories live. Discover now