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"William, sai quanto amo passare il tempo con te, ma che cosa c'è di così urgente da chiamarmi a casa tua alle nove del sabato sera?"

Beverly Marsh si posa sul letto di Bill Denbrough, con le caviglie incrociate e i piedi all'aria. Il ragazzo in questione sta camminando su e giù per la stanza, l'ansia è evidente sui suoi lineamenti.

"I-I-Io ho b-bisogno di P-parlarti." La balbuzie di Bill è pesante e l'espressione sul viso di Beverly dice che capisce la serietà della situazione. Si alzano le sopracciglia e le gambe si incrociano.

"Cosa c'è che non va?"

"I-io sento che é come se ti stessi tradendo.'' Dice Bill.

"Mi hai tradito?"

"Un no!" Dice Bill. "I-io solo mi sento come se lo a-a-avessi fatto."

"Cosa?" Bill fa un respiro profondo.

Sono passati tre giorni dalla piccola festa di compleanno di Bill, tre giorni da quando non riusciva a smettere di pensare a baciare Stanley Uris. La sensazione di farfalle nello stomaco, le giravolte che fa ogni volta che pensa a Stanley, il modo in cui il suo cuore batte più forte quando lo vede nel corridoio a scuola non è come Beverly Marsh lo fa sentire.

Ma Bill Denbrough non è gay. Non può esserlo, giusto?

"Io p-penso che d-dovremmo lasciarci." Dice Bill. Beverly aggrotta le sopracciglia. "M-Mi piace q-q-qualcun'altro."

"Oh." Lo sguardo di Beverly schiaccia Bill. "Chi?"

"I-io non posso di-dirtelo." Balbetta e gli dà un'occhiata.

"Bill, siamo usciti per mesi e non vuoi dirmi la ragazza con cui vuoi sostituirmi?" È come se Bill sentisse la colpa di aprirli il cuore. Si sente così male a rompere con Beverly, ma a lui non piace.

"Io-" Come fa a dire alla ragazza che sta passando il suo weekend a baciarlo e dicendo che lo ama a dirle che è stata tutta una bugia? Meglio ancora, è stato? Bill vuol dire che mente quando dice che ama Beverly Marsh. È impossibile non amarla, davvero, ma forse non è proprio così. Forse non ama Beverly Marsh in modo romantico, ma platonicamente.

"Pronto? Bill?"Agita una mano davanti alla sua faccia. Sbatte le palpebre tornando alla realtà.

"I-i-io penso di essere g-g-g-g-gay."La balbuzie di Bill è pesante, come lo è quando è ansioso. E proprio ora, non ha mai provato più ansia. Si trova nella sua camera da letto, un sedicenne imponente in jeans con risvolto e maglietta, che racconta una ragazza meravigliosa che senza dubbio può avere chiunque voglia, ma che sceglie lui indipendentemente dal fatto che possa essere gay. Perché dovrebbe essere ansioso?

"Oh." La bocca di Beverly forma una 'O', e le sue sopracciglia si uniscono. "Allora, la cotta è un ragazzo?" Bill annuisce. Beverly annuisce a sua volta. "Questo è figo."

"C-cosa?"

"Penso che sia bello che stai immaginando queste cose. E rispetto la tua sessualità."Bill sorride. Abbraccia Beverly. È uno di quegli abbracci che dice tutto senza dire nulla. Le dita afferrano le sua maglietta dolcemente, il volto sepolto nella sua spalla. Il mento di Beverly è appoggiato sulla sua spalla, gli anelli del suo dito che battono delicatamente contro la sua schiena.

"Chi è?" Chiede Beverly quando si separano.

"I-io non lo posso dire." Dice Bill. Beverly alza un sopracciglio, sogghignando.

"Oh, davvero?" Chiede Beverly. Lei sta sorridendo. "Ciò significa che so chi è, vero? Altrimenti me lo diresti."

"I-i-io"

"Lo sapevo!"

Beverly continua a di vagare su chi potrebbe essere, ma la sua lista non include mai Stanley Uris. Non include mai il ragazzo che sta lentamente rubando il cuore di Bill, senza alcun preavviso.

Il ragazzo che lo fa sentire come si è sentito quando per la prima volta ha messo il rossetti rosso di sua madre.

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Ringraziate tutti il tipo tedesco che ho in hotel che mi ha fatto da router per pubblicare ;)

lipstick +stenbrough [Italian translation] Where stories live. Discover now