He smiled (parte 4)

Mulai dari awal
                                    

Tutti gli uomini della sua vita avevano finito per abbandonarla, proprio come suo padre, e una parte di lei aveva paura che Stefan potesse fare lo stesso, che potesse non essere poi tanto diverso da tutti gli altri.

Si domandò se anche lei, in fondo, fosse tanto diversa dalle altre.

Poi Stefan le fece un sorriso dei suoi, uno di quelli che raggiungeva gli occhi di chi è genuinamente felice che tu sia lì, e lei decise che nessun altro avrebbe potuto sorriderle alla stessa maniera.

Perciò, forse, lui era davvero diverso dagli altri.

«Se vuoi, posso prestarti qualcosa di più comodo, per stanotte.» le disse, con quella sua aria da bambino eterno.

Faceva una tenerezza incredibile.

Caroline si ritrovò ad annuire, con dolcezza. «Grazie.»

«Scusa.» aggiunse lui, con un'alzata di spalle. «So che magari voi ragazze fate un sacco di preparativi per i pigiama party, questo è stato un po' fuori programma.»

La ragazza gli prese il felpone dei Timberwolves che le stava porgendo dalle mani con un piccolo sorriso malizioso.

«Vorrà dire che domattina farai finta di non spaventarti quando mi vedrai senza fondotinta.»

«Penso che mi spaventeranno più le tue maschere al vomito di qualche strano animale esotico.» scherzò lui, guadagnandosi una pacca divertita e, insieme, offesa, sul braccio.

«Riderò io, quando tu sarai vecchio e incartapecorito e io sembrerò ancora una ventenne!» gli fece una linguaccia che avrebbe voluto essere altezzosa, in realtà voleva solo giocare un po'.

Era un ottimo momento per prendere confidenza con le cose normali, anche perché finora avevano solo esplorato il lato fisico della loro storia... e litigato, in quello si erano avvantaggiati parecchio.

Forse aveva ragione Mary, a dire che i suoi figli erano straordinariamente complicati: doveva esserci un gene particolare nella famiglia Salvatore, del genere "Fai disperare le ragazze il più possibile".

E poi non si poteva nemmeno fare a meno di perdonarli. Aveva cominciato a piacerle perfino Damon!

Stefan tornò a grattarsi la nuca, sembrava un po' indeciso se parlare o no.

«Che c'è?» chiese, a quel punto, la ragazza, incerta se toccarsi la faccia alla ricerca di rughe. Non poteva essere nient'altro: dall'estetista c'era stata di recente.

«No, è che...» replicò lui, senza guardarla. «Anch'io devo mettermi il pigiama.»

Caroline sorrise. «Non ti prenderò in giro.» promise, dopotutto era parecchio brava a dissimulare, e anche se sopra avesse avuto una fantasia a paperelle, avrebbe avuto la prontezza di non ridere.

Quando abbassò gli occhi sulla felpa che avrebbe dovuto indossare, però, capì che non era quello il problema.

«Oh.» mormorò, prima di sorridere impacciata anche lei.

Cambiarsi lì con lui oppure no? Ma poi perché improvvisamente quei problemi erano diventati così importanti?

No, si rifiutava di rientrare in quello schifo di stereotipo.

«Al diavolo, Stefan!» gettò la felpa sul letto. «Abbiamo già visto quello che c'era da vedere!»

Il fatto che fosse riservato non poteva essere una scusa per fare il morigerato. Gliel'avrebbe levata lei quell'orribile camicia grigia, se non si fosse dato una mossa a farlo da solo.

«Piantala di fare lo scemo.» concluse, poi, e suonava tanto come una minaccia.

Sorprendentemente, Stefan scoppiò a ridere.

Dear Diary - The Vampire DiariesTempat cerita menjadi hidup. Temukan sekarang