Epilogo

675 59 25
                                    

Certe volte parlare con Luke è un'impresa titanica. Specialmente quando ha la voglia di parlare delle sue esperienze con le ragazze con me, esprimendosi come se io stessa non fossi una ragazza.

«E ti giuro, urlava così tanto che per un secondo ho avuto paura di poter svegliare qualche ragazzo nelle stanze accanto» mi sta dicendo, appoggiando al muro caldo dell'edificio da cui siamo appena usciti. La nostra lezione di scienze è finita e Luke sta aspettando che Calum arrivi. Io gli tengo compagnia, per mia sfortuna.

«E poi aveva delle...» con le mani forma un paio di tette sul suo petto, sorridendo malizioso «Ho passato una nottata straordinariamente eccitante»

Alzo gli occhi al cielo, portandomi una mano sugli occhi per coprirmi dalla visione di questo scemo «Ti ricordi come si chiama?» chiedo, non sapendo come rispondergli. Magari la conosco anche, le possibilità ci sono.

«Ehm... Non ricordo di preciso il suo nome» risponde, corrugando la fronte «Ma forse inizia per M... Oh N?» scrolla le spalle, fregandosene altamente del nome della ragazza.

«Ma Luke!» esclamo «Come puoi non ricordarti?»

«Calmati, non è importante sapere il nome. Neanche lei si ricorda il mio» ribatte divertito dalla mia reazione.

«Tutti sanno chi sei, è improbabile che se ne sia dimenticata» borbotto «Com'era almeno? Bionda o mora?»

Lo vedo storcere la bocca, guardandosi intorno, e io mi ritrovo a sbuffare «Ma sei sicuro di aver fatto sesso con qualcuna? Sembra tu l'abbia fatto con il nulla»

Porta le mani avanti, facendomi segno di calmarmi «Non esagerare adesso, il sottoscritto non va in bianco. E non è importante se mi ricordo o meno con chi sia stato, alla fine eravamo tutti troppo fuori ieri sera» alza un sopracciglio, guardandomi con un sorrisetto divertito «Anche tu. Non è che eri te la fortunata che ha fatto un giro sulla giostra?»

Lo guardo mezza divertita e allibita, consapevole che sta scherzando anche se queste sue parole mi hanno a dir poco sorpreso. Sto per ribattere quando un paio di braccia mi circondano la vita, facendomi sobbalzare.

«Ciao piccola» mi sussurra, per poi dire a voce più alta «Comunque l'unico giro che lei ha fatto ieri sera è stato con me» facendo ridere Luke e arrossire me.

Mi sciolgo dal suo abbraccio, girandomi per guardarlo negli occhi «Michael, piantala» lo rimprovero, provocando un sorriso su quelle labbra così belle da baciare. Mi avvicina per i fianchi, sorridendo innocente mentre i suoi occhi verdi brillano di divertimento.

«Ti ho difeso, dovresti ringraziarmi. E poi è la verità» gli batto una mano sul petto, scuotendo la testa e voltandomi ancora verso Luke che ci guarda con un'espressione annoiata.

«Ha ragione lui, e poi non hai un davanzale come quella di cui stavo parlando» ammette abbassando veloce lo sguardo sul mio petto prima che le mia braccia ci si incrocino sopra.

«Ma quanto sei scemo?» chiedo ironicamente appoggiandomi al petto di Michael dietro di me e lasciandomi stringere.

«Abbastanza da avere il debito in algebra» sbuffa lui «Comunque mi fate venire la carie voi due»

Abbasso lo sguardo, sorridendo come una stupida mentre la presa di Michael sulla mia vita aumenta e il suo mento si appoggia sulla mia spalla. Mi sembra quasi di essere in un film.

«Allora non guardare» risponde Mickey «Soprattutto adesso che sto per baciarla»

E mi scappa un risolino mentre chino il capo, forse sopraffatta dalla felicità che provo in questo momento. Michael mi fa voltare e in pochi attimi fa avverare le parole da lui dette qualche momento fa, facendo scontrare le nostre labbra in un bacio semplice e dolce che mi scioglie il cuore.

Multicolor || Michael CliffordWhere stories live. Discover now