Capitolo Tredicesimo

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Dei conati di vomito mi svegliano dal mio sonno agitato. Non dormo mai troppo bene quando bevo.

Apro un occhio guardando verso il bagno e cercando di decidere tra andare a vedere se Molly sta bene ed è solo un post-sbornia quello che sento o se sta seriamente tanto male. Sospiro e decido di andare a controllare e quindi scosto le coperte e mi metto seduta sul letto, aspettando un momento che il capogiro passi. Se fossi in Molly ucciderei chiunque entrasse in bagno mentre vomito, quindi decido di bussare prima di entrare.

Appena sono in piedi di fronte alla porta questa si spalanca colpendomi sulla fronte, come se il mio mal di testa non bastasse.

«Ma che diavolo» borbotto chiudendo gli occhi e portandomi una mano sulla testa.

«Scusa Bethany, non immaginavo nemmeno fossi già sveglia» dice Luke prendendomi per un braccio visto che barcollo un po' troppo «Come stai?»

«Cosa cazzo ci fai qui Luke?!» lo guardo male e sospiro, tenendomi ancora la testa con la mano «Perché stavi vomitando nel nostro bagno?»

«Sono arrivato questa notte» mi dice «Molly e Calum sono andati via poco dopo di te e mi hanno chiesto se potevo dormire qua al posto che in camera mia e di Calum. Molly mi ha lasciato la chiave e sono andati via» non ha un bel colorito, probabilmente è lui che sta male.

«E non potevi dormire dalla tua conquista di ieri sera?» chiedo. Mi siedo sul letto e mi raccolgo i capelli in uno chignon disordinato «E quanto hai bevuto?»

«Non si dorme con le ragazze da una notte e via Bethany» risponde indignato e sedendosi al mio fianco «È una delle regole fondamentali: se dormi con loro poi si illudono e, sebbene io sia uno sciupafemmine e lo ammetto, non rischierei mai una cosa del genere» annuisce fiero di sé.

«Sei un'imbecille» gli dico.

«E poi se dormi con loro non ti lasciano più in pace, ti perseguitano per il resto della tua vita» sorride e appoggia una mano sulla mia gamba «Lo scoprirai anche tu dolcezza, il giorno in cui andremo a letto insieme ci saranno i fuochi d'artificio»

«Sei molto più di un'imbecille» gli sposto la mano con un sospiro.

«E poi ti svelo un segreto» continua «Non andare a letto con le donne pazze: con quelle sei sicuro fin da subito che non ti lasceranno più in pace» alza le sopracciglia e annuisce, cercando di dare enfasi alle sue parole.

«Primo: io non vado a letto con le donne» ribatto «Secondo: mi spieghi come ci siamo ritrovati a parlare di sesso di prima mattina?»

«Sei venuta a cercarmi in bagno: è evidente che volevi parlare di sesso» risponde lui ammiccando e rimettendo la sua mano sulla mia coscia.

«Tu sei fuori di testa» gliela sposto «E ora esci dalla mia camera»

«Sai cos'è successo una volta?» continua senza darmi peso. Sospiro e chiudo gli occhi.

«Sai cosa vuol dire "Ora esci dalla mia stanza"?» gli rispondo.

«Una volta, in un bar» incomincia «C'era questa ragazza che non voleva lasciarmi proprio in pace... Si chiamava Kelly? Kayla? Boh, qualcosa con la "K"» alza le spalle «Ora che ci penso bene era la ex ragazza di Irwin probabilmente» e così attira la mia attenzione.

«Sei andato a letto con lei?» chiedo come se questa storia mi fosse del tutto nuova.

«Ti assicuro che non l'avrei fatto» mi guarda negli occhi «Era da tutta la sera che ci provavo con una tipa, era molto carina e sembrava starci, quando lei arriva abbracciandomi e parlandomi come se fossi il suo fidanzato. Sai, cose del tipo "Amoruccio" "Tesoro mio". La ragazza si è schifata e non mi ha più guardato. Allora ho bevuto qualche birra e sono andato a provarci con un'altra, ma è risuccessa la stessa cosa con quella rompipalle. Ed è andata avanti fino a tardi a rovinarmi i piani! Ormai erano le tre del mattino ed ero ubriaco marcio, così lei se n'è approfittata: mi ha portato a casa e abbiamo fatto sesso» alza le spalle e si appoggia alla parete affianco al letto «La cosa più strana e orribile che ricordo di quella notte è che lei continuava a dirmi che non voleva che usassi il preservativo, diceva che voleva rimanere incinta»

Sgrano gli occhi e lo guardo storto «L'hai messa incinta?»

«Grazie a Dio no!» dice ridendo «Devo essere riuscito a mettere il profilattico senza che lei mi vedesse o qualcosa del genere perché il mattino dopo l'ho trovato nel cestino della spazzatura. È stata la notte peggiore della mia vita» sospira «E il mese successivo non è stato da meno: mi perseguitava ovunque andassi. Da quel giorno io e Ashton ci siamo parlati poco se non niente: prima eravamo più o meno amici» mi indica con enfasi «Queste sono le donne che devi evitare!»

Alzo gli occhi al cielo «Sei uno scemo» ridacchio e lui mi segue. Si alza e si stiracchia.

«Vado, è meglio che faccia una bella doccia» mi lancia un bacio e mi fa l'occhiolino, sorridendo e facendo brillare quei suoi occhi azzurri «A presto dolcezza» e poi esce dalla stanza.

Resto per un attimo a guardare il vuoto nella stanza: non è tutta colpa di Luke allora. Penso a tutta la storia che il biondo mi ha raccontato mentre anch'io faccio una doccia fresca e anche mentre mi vesto, pettinando poi i capelli mori. Posso pensare che buona parte della colpa sia della ragazza. Avrei dovuto chiedere a Luke se ne aveva mai parlato con Ashton.

Prendo la mia borsa a tracolla e ci metto dentro il telefono, i soldi e le chiavi della camera, lasciando spazio per i panini che intendo comprare. Quando apro la porta per uscire mi trovo davanti Molly che stava giusto per bussare.

«Tu, piccola traditrice che mi fai svegliare con un Luke selvatico in camera» le punto un dito contro sorridendo.

«Scusa Bettha, volevo solo passare una serata in pace con Calum» arrossisce. Mi sposto per farla entrare e poi supero io la soglia della porta.

«Beh, spero tu l'abbia passata allora»

«Tu dove vai?» mi chiede prima che mi allontani troppo.

«Al bar, devo vedere un amico» rispondo. Lei mi saluta e io vado.

In qualche minuto arrivo al bar e sorrido alla cameriera dietro al bancone. Scelgo due semplici panini al prosciutto per poter pranzare con Michael. Ieri sera è stato molto gentile ad accompagnarmi fino ai dormitori, ma non è voluto entrare nemmeno un secondo in camera e mi ha liquidato con un timidissimo "ciao".

«Buongiorno» Ashton mi circonda le spalle mentre sono ancora in fila ad aspettare il mio ordine.

Gli sorrido «Ciao» rispondo. Si china su di me e mi lascia un bacio sulla guancia «Ti avevo detto che sarei arrivata a casa sana e salva»

«Già, mi sembri proprio perfetta questa mattina» ribatte lui «Ti sei svegliata tardi per la sbornia?»

«Già, e per i conati di vomito di Luke» rispondo ridendo «Molly gli aveva dato le chiavi della nostra camera perché voleva restare da sola con Calum, non farti strane idee»

«Devo fidarmi?» fa una smorfia ma poi sospira «Ok, va bene»

«Non andrò a letto con Luke, a quante altre persone devo prometterlo?» alzo gli occhi al cielo.

«Ti credo, ti credo» alza le mani in segno di resa e ridacchiando.

«Ecco a lei» mi dice la ragazza dietro al bancone e mi porge i due panini. Pago e mi allontano dal bancone con Ashton al mio fianco.

«Per chi sono i panini?» mi chiede mentre guardo l'ora: le 11:00. Manca mezz'ora. Mi sono alzata proprio tardi.

«Pranzo con un amico oggi» rispondo guardandolo.

«Oh, per caso potrei essere io il fortunato amico?» mi chiede con un sorriso.

«Mi dispiace ma no» gli sorrido e mi sporgo per baciargli la guancia «Ciao Ashton, ci vediamo più tardi magari»

Gli sorrido mentre esco dal bar. A questo punto devo soltanto ricordare come trovare il posticino di Michael.


Bene, che ne pensate della confessione di Luke? Avete qualche pronostico su quello che succederà nel prossimo capitolo? Se avete voglia lasciate una stellina, mi fareste molto piacere. A presto, spero di poter aggiornare almeno a giorni alterni <3

Multicolor || Michael CliffordWhere stories live. Discover now