Capitolo Quarto

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Il primo giorno di lezioni non è andato male, quasi per niente. E si vede che anche a Calum tutto è andato piuttosto bene. L'ho incontrato alla mia ultima lezione della giornata, quella di letteratura, che per lui era solo la seconda. Mi ha chiesto se avevo visto Molly e io gli ho detto che era molto agitata per questa prima giornata e che l'ultima volta che l'avevo vista è stato stamattina prima che entrambe uscissimo. Sfortunatamente lei ha scelto dei corsi completamente diversi dai miei, penso che non la vedrò troppo spesso. Poi Molly mi ha mandato un messaggio chiedendomi se per caso volevo pranzare insieme a lei, così alla fine abbiamo appuntamento al bar del college, sperando che non ci siano tanti studenti.

Mentre cammino mi lego i capelli mori, cercando anche di tenere la borsa sulla spalla: non vorrei che si rovesciasse tutto a terra. Una volta raggiunto l'esterno del bar trovo Ashton impegnato a parlare con dei suoi amici, ma decido comunque di non disturbarlo. Cerco di superarli e di entrare senza essere vista, ma non mi va tanto bene.

«Bethany, aspetta» mi urla dietro. Mi volto, trovandomelo un po' troppo vicino, tanto che arrossisco.

«Scusa, avrei voluto salutarti ma parlavi con i tuoi amici e non volevo disturbare» mi giustifico.

Sorride, facendo comparire le sue splendide fossette e io mi sento sciogliere «Non avresti disturbato. Che ci fai qui? Aspetti qualcuno?»

«Molly, la ragazza che era con me al tavolo ieri» spiego, stringendo la tracolla con una mano.

«Oh, la signora cappuccino» ride lui e io annuisco.

«Esatto, proprio lei» mi guardo intorno ma non la vedo «Ma è un pochetto in ritardo»

«Allora rimani con noi mentre l'aspetti, non ti va? Ti presento i miei amici» porta una mano a sfiorarmi il braccio.

«Forse non è il caso» rispondo con un sorriso di scuse «Magari la prossima volta. Sembra ci sia un po' di gente e forse trovare un tavolo per mangiare sarebbe la cosa migliore» indico con lo sguardo l'interno del locale. Un po' pieno lo è, ma non così tanto da spingermi a rifiutare una tale proposta. È che alla fine sono tutti ragazzi e non credo mi sentirei completamente a mio agio.

«Per due minuti non ti ruberanno nessun tavolo, te lo prometto. Dai, solo il tempo di dirti dei nomi e di un saluto» mi scongiura facendo anche il labbruccio. Dannata faccia da cucciolo!

Sto per cedere quando, all'ultimo secondo, Molly spunta dal nulla salvandomi dalla rovina.

«Ciao Bettha» saluta prendendomi a braccetto «Ti piace il tuo nuovo soprannome?» chiede lei, dando l'impressione di esserselo studiato per tutta la mattina.

«No» rispondo ridendo e guardandola mettere il broncio.

«Non importa, ne troverò un altro. Piacere, sono Molly» allunga una mano verso Ashton e lui la stringe sorridendole.

«Ciao miss cappuccino, sono Ashton» dice lui facendomi ridere.

«Bene, miss cappuccino e Bettha devono mangiare, quindi ciao» lo saluta sorridendo e trascinandomi a forza dentro il bar. Ordiniamo due panini e aspettiamo di andare al tavolo. I panini sono molto buoni.

«E quello?» chiede riferendosi ad Ashton. Prende un bel morso aspettando che io parli.

«Lavora qui, è quello che ci ha portato le bibite ieri» spiego «Ci ho fatto amicizia quando sono andata a pagare»

«Dopo che me ne sono andata? Ah, ma quindi è lui che ti ha fatto da guida turistica» dice con la bocca mezza piena.

«Sì, è stato molto gentile. Come è andata questa giornata per la quale stavi per morire?» chiedo, prendendola un po' in giro.

Multicolor || Michael CliffordWhere stories live. Discover now