Furia.

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(Finale.)

Gli occhi di Claudia si incrociarono con quelli di Stiles, ma ormai l'umanità della donna non esisteva più.
Aveva fatto diventare suo figlio un licantropo, con il solo scopo di averlo nel branco.
Ha ucciso il suo Alpha durante la luna piena, senza pietà, assorbendo insieme ai poteri anche la bestialità di esso.
Dopo quella notte, Claudia diventò l'Alpha da cui ebbe sempre scappato.
Un Alpha spietato, disposto a tutto, disposto ad ottenere cio' che voleva con metodi contraddittori, con metodi raccapriccianti.
Ormai Claudia era rassegnata.
Se Scott fosse morto, Stiles sarebbe diventato debole.
Se Scott fosse morto, Stiles si sarebbe arreso.
Le rimaneva solo un'opzione.
Trasformarsi.
Solo in quel modo avrebbe raggiunto la sua massima forza.
Far prevalere l'istinto.
Vincere.
Claudia sorrise, e girò lo sguardo verso la luna, aprendo la bocca, le quali in poco tramutarono in fauci.
Appena lo sguardo incrociò la luna, gli occhi della donna brillarono.
I canini e i denti le si ingrandirono dentro la bocca.
Gli artigli le crebbero su entrambe le mani.
Una folta peluria le comparve sul suo viso.
Tutti guardarono la trasformazione mostruosa di Claudia...tranne Stiles.
Stiles guardava Derek.
Il corpo inerme e senz'anima di Derek, giacente sul terreno, rivolto verso il cielo, con gli occhi vitrei, le mani sull'erba che accarezzavano il terreno.
Peter lontano da tutti loro a guardare ciò che stava accadendo.
Il piano era andato in fumo.
Però poi pensò ad una cosa.
E sorrise.
Stiles era diventato Alpha da poco, non sapeva controllare ancora la sua forza.
Peter affiancò Claudia, lasciandosi trasformare dalla luna piena.
Stiles alzò lo sguardo.
Guardava dritto negli occhi di Claudia.
Claudia guardava negli occhi Stiles.
Lo sguardo pietrificante di Stiles fece avere un attimo di riflessione alla donna, facendola smettere di ringhiare per qualche secondo.
Il ringhio tornò non appena Peter ruggì contro il branco.
Peter attirò l'attenzione di Stiles.
Ed a quel punto Stiles sfoderò il suo coraggio.
Avanzava a passo deciso e pericoloso contro Peter, mentre la luna piena cominciava ad agire anche su di lui.
Un ringhio continuo e macabro uscì dalle labbra di Stiles, e gli occhi brillavano di rosso.
Un rosso splendente, da Vero Alpha.
Claudia stava per attaccarlo, ma un passo verso il ragazzo da parte di Peter la fermò, intuendo le sue idee.
Il primo colpo da parte di Peter contro Stiles era diretto verso il suo viso, ma fu fermato da una sua bracciata verso l'esterno, e per via della sua forza, fece girare Peter di lato.
Stiles approfittò di quel momento per colpirlo al fianco con un potente calcio, che lo fece volare via.
Claudia fece un balzo verso Scott.
Lydia restava indietro, in preda alle sue continue voci, che continuavano a urlare dentro la sua mente.
Isaac combatteva con Scott contro Claudia.
Sembrava instacabile.
La forza di quella donna era alimentata dalla sua costanza per ottenere Stiles.
Sferrò una gomitata al mento di Isacc, fecendolo cadere a terra, facendogli perdere i sensi.
Ora era solo Scott contro Claudia.
Scott.
Il bersaglio di Claudia fin dall'inizio.
Peter si rialzava lentamente da terra, ma un'altro calcio di Stiles allo stesso fianco lo fece cadere il suolo di nuovo, creando un tonfo pesante e sordo.
"ALZATI!"
Urlò Stiles, continuando a sferrargli colpi e calci.
Poi d'un tratto si fermò, e si abbassò sulle ginocchia per guardarlo meglio.
Gli occhi rossi, potenti e splendenti incrociarono quelli gelidi e spenti di Peter.
"Alzati, Peter."
Mormorò in modo buio Stiles.
Peter si rialzò, lentamente, con il fiatone.
Ma era tutta scena.
Stiles si stava rialzando ma quando gli artigli di Peter si conficcarono dentro l'addome di Stiles, un rumore sordo e strozzato uscì dalle sue labbra.
Gli occhi di Stiles si chiusero.
Le labbra si serrarono.
Peter sorrise.
Aveva ragione, era ancora inesperto.
Sentiva già l'ipotetica furia dell'essenza da Alpha scorrergli sotto gli artigli.
Ma le mani di Stiles lentamente avvolsero il braccio di Peter.
Cominciò a stringere.
Peter, dal suo ghigno sadico, cominciava a soffrire per il dolore, trasformando quel ghigno in una smorfia di dolore.
Stiles aprì gli occhi, e lo guardò dritto nelle pupille.
Poté leggergli l'anima.
Potè leggere la sua paura.
Poté vedere i suoi piani andati a fuoco.
Ma in quel momento un gemito di dolore si sentì dietro di loro.
Scott per terra, di nuovo, con un grande ammasso di ferite aperte, pieno di tagli e abrasioni.
Claudia con un sorriso terrificante guardava il ragazzo per terra, sanguinante e dolorante.
Lydia corse da Isaac, per vedere cosa aveva, ma era svenuto. Non sapeva cosa fare. Ma alzò lo sguardo, per vedere cosa stesse succedendo, e la vista di Scott per terra, pieno di tagli, le fece raggelare il sangue.
La visione.
Stiles drizzó le orecchie verso quel gemito, e strinse i denti.
Gli occhi guardavano ancora quelli di Peter, e Stiles schiuse le labbra.
"Se pensavi di ottenere ciò che volevi.
Ti sbagliavi."
Le mani di Stiles si mossero in modi opposti verso l'interno, spezzando di netto il braccio di Peter.
Quest'ultimo cadde a terra, in ginocchio, mentre si teneva il braccio dolorante, urlando dal dolore.
Stiles si girò velocemente di spalle, per guardare Claudia.
Era sopra il suo migliore amico, e gli artigli in aria, pronti a sferrargli il colpo alla gola.
"CLAUD-"
Stiles cercò di fermarla.
Ma i suoi artigli si conficcarono nella sua gola.
Nella gola di Scott McCall.
Il fiato di Scott si mozzò al taglio.
Il suo cuore smise di battere pochi istanti dopo.
I suoi polmoni smisero di respirare.
Le sue braccia, e tutti i suoi muscoli si rilassarono completamente.
Scott McCall.
Stiles rimase pietrificato.
Il corpo di Stiles rimase fermo a quella vista, mentre le mani gli si chiudevano lentamente in due forti pugni.
Una lacrima si fece spazio sul suo viso sporco di fango e sangue.
"Claudia."
Disse secco Stiles, mentre gli occhi perdevano colore, tornando normali.
Claudia sorrideva.
Sentì il suo nome e si girò verso il ragazzo.
Il suo affanno pieno di goduria si trasformò in una risata.
Una lunga e cupa risata.
Si alzò, e si mise sulla stessa linea del ragazzo, continuando a ridere.
"Scott McCall. Il Vero Alpha."
Disse Claudia fra le risate, per poi guardarsi le mani, ghignando.
"La sua forza è inaudita."
Disse.
Le lacrime di Stiles si fermarono.
Ora il dolore era interno.
Un vuoto penetrante e doloroso dentro il suo petto cominciava a farsi spazio, rendendo gli altri dolori fisici inutili.
"Affrontami."
Disse Stiles, guardandola.
Lei, sorpresa, e forse anche un po' sbigottita dalla sua richiesta, girò lo sguardo verso la spalla, ma tenendo gli occhi sul ragazzo, come per capire meglio cosa intendesse dire.
"Affrontami ho detto."
Ripeté Stiles.
La donna sorrise.
"Perché dovr-"
Venne interrotta nuovamente subito dopo da un ruggito di Stiles.
"AFFRONTAMI HO DETTO!"

Skinny, Defenseless, Stiles.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora