"Il nostro branco."

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(Penultimo.)

Lydia si svegliò imbavagliata, e sbattendo le palpebre lentamente, cercava di riconoscere dove si trovasse.
Vedeva appannato, e riusciva piano piano finalmente a vedere.
Era circondata da alberi.
Abbassò lo sguardo e vide che era legata ad una sedia sul Nemeton, ai polsi e alle caviglie, rendendola incapace di muovere.
Isaac camminava dietro di lei e Lydia sbarrò gli occhi quando sentì i passi del ragazzo sul ceppo.
"Mi chiedo da dove arrivino tutte queste sedie."
Mugolò Isaac sottovoce.
Lydia borbottò parole incomprensibili, dimenandosi sulla sedia cercando di staccarsi, ma venne istantaneamente bloccata da Isaac che le mise una mano sulla spalla, facendola irrigidire.
"Dobbiamo solo aspettare."
Sussurró Isaac al suo orecchio.
La paura prese il controllo della mente della ragazza, congelandola sulla sedia.
"Oh tranquilla, non ti faremo del male."
Aggiunse sussurrando e sorridendo Isaac, facendo spuntare gli artigli dalla mano che aveva sulla spalla, portando poi due dita su un lato del collo.
'Faremo?'
Pensò Lydia, mentre una scarica di brividi le travolse il corpo al contatto degli artigli di Isaac.
Tra la vegetazione difronte alla ragazza arrivò Claudia, che fulminò lo sguardo di Lydia, facendo splendere gli occhi.
Lydia ormai era persuasa dal terrore.
Stava per morire.
Lo sapeva.
Poteva intuirlo.
Poteva sentirlo.
"Lydia!"
Esclamò Claudia con stupore ironico, avvicinandosi.
Anche il modo in cui camminava la donna era sinuosamente terrificante.
Dopo poco arrivò difronte a loro, e mise un piede sul ceppo.
"Bravo Isaac, sei stato bravo."
Isaac si spostò da dietro la ragazza e affiancò Claudia, che in quel momento era salita sul Nemeton.

Scott uscì di casa per seguire Peter, ma sembrava sparito, si sentiva soltanto il suo odore.
In quel momento arrivò Derek, e guardandolo accennò con la testa, ed entrambi seguirono il suo odore, che portava alla foresta.
Peter arrivò al Nemeton e si aggregò ai tre, ma appena arrivarono Scott e Derek si nascose fra gli alberi, mentre calava la notte.
Mentre la luna piena sorgeva.
Scott e Derek si fermarono non appena ebbero varcato la soglia della vegetazione che portava al Nemeton, restando con lo sguardo fermo su Isaac e Claudia, mentre Scott strinse i denti alla vista di Lydia imbavagliata.
Isaac, come se fosse comandato a bacchetta, si mise dietro Lydia, portando una mano sulla sua gola, pronto a tranciargliela.
Claudia si girò e sorridendo disse:
"McCall.
Hale.
Che piacere incontrarvi."
Scese dal Nemeton e lentamente si avvicinava ai due, ma Scott non si mosse di un millimetro, nel momento che Derek cominciava a respirare profondamente.
"Lasciate andare Lydia."
Disse Scott, reggendo lo sguardo potente di Claudia.
"Perché dovrei?"
Disse la donna alzando le spalle con tono sarcastico, sorridendo.
Lydia guardava ciò che stava succedendo, mentre sentiva le dita di Isaac stringersi sempre di più sulla trachea.
Gli artigli della mano di Isaac stavano crescendo.
Scott guardava Claudia, poi Lydia ed infine Isaac.
Strinse i denti, trattenendo la voglia irrefrenabile di agire, così da non dar spazio al suo istinto feroce da lupo mannaro.
"Claudia. Stiles non fa parte del mio branco."
Mormorò Scott, ma Claudia continuava ad avanzare verso di lui.
"A me non importa Scott.
A ME NON IMPORTA!"
Disse la donna, e infine ruggendo, fiondandosi con un balzo sul ragazzo. Fu fermata da un pugno violento di Derek a mezz'aria, che la spinse via di molti metri.
Claudia cadde a terra, e tossendo si rialzò, guardandoli.
Gli occhi di Derek brillarono, mentre quelli di Scott cominciarono ad avvolgersi di rosso.
Isaac strinse la presa sulla gola di Lydia, e in quel momento Scott e Derek si fermarono.
Peter nella penombra guardava tutto.
Claudia si massaggiava il petto, ghignando con un sorriso macabro.
"Scott, arrenditi."
Mormorò Claudia, facendo cenno di venire verso di lei.
"Abbiamo vinto noi."
Ma non era tutto finito.
A Claudia mancava Stiles.
Quest'ultimo spuntò dalla vegetazione della foresta, contro ogni aspettativa, alle spalle di Derek, e affiancandosi a lui e con lo sguardo basso, mormorò:
"È questo ciò che ti fa perdere."
Tutti rimasero senza fiato.
Il tono talmente debole quanto impenetrabile e forte.
La luna piena era sorta.
Stiles alzò lo sguardo, e i suoi occhi elettrici glaciarono persino i raggi luminosi della luna.
"Noi abbiamo una ragione per combattere."
Scott si girò e lo guardò.
E così fece Derek.
Claudia, Isaac e Lydia lo guardavano, con il fiato mozzato.
Peter mise una mano sul tronco di un albero e lo strinse.
Nessuno parlò.
Nessuno fiatò.
"Il nostro branco."
Disse Stiles, facendo spuntare gli artigli smisurati dalle mani.
I suoi occhi gelidi.
Il suo viso chiaro illuminato dalla luna.
Il suo respiro che cominciava a farsi profondo, come un ringhio.
La bocca schiusa dove si potevano intravedere i denti e i grandi canini.
La sua postura e il suo volto...completamente umani.
Ma ciò che lo rendeva terrificante era il suo sguardo.
Uno sguardo perso nel nulla.
Uno sguardo pieno di rancore, freddezza e rabbia.
Uno sguardo in cerca di vendetta.

Skinny, Defenseless, Stiles.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora