Attimi.

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Stiles si alzò dal letto, poggiando le mani sul lenzuolo, stiracchiandosi la schiena, mugolando.
Si trovava verso la fine del letto, vicino al muro, e aprendo gli occhi vide affianco a se Lydia.
Avevano dormito insieme.
Ma Stiles non ricordava nulla.
Sospira e sorridendo, le si stende accanto, avvolgendo un braccio attorno ad essa, mentre lei era girata di spalle con le gambe al petto. Appena Stiles chiuse gli occhi, Lydia mugolò, come se tentasse di parlare ma senza riuscirci.
"Shh.."
Sussurrò Stiles, poggiando le labbra in mezzo le spalle della ragazza, stringendo il braccio attorno a lei, attirandola maggiormente a se.
"Dobbiamo andare a scuola.."
Mugolò con la voce impastata Lydia, muovendosi leggermente, ma quando sente il braccio di lui, sorride, portando una mano sulla sua mano.
Stiles sente il battito del cuore della ragazza accellelare appena lei poggia la mano sulla sua.
Erano attimi pieni di respiri.
Di sorrisi.
Finalmente si erano ottenuti.
Finalmente loro due potevano considerarsi una cosa sola.
"Stiles..ma noi.."
Mugolò Lydia, ma venne quasi istantaneamente interrotta da Stiles.
"Sh...ci penseremo dopo.."
Sussurrò Stiles, accarezzandole teneramente il braccio e sorridendo sopra la piccola veste rosea che indossava lei.
Il loro momento fu drasticamente interrotto dallo sceriffo, il padre di Stiles, che entrò aprendo di scatto la porta. Rimase lo sguardo sui due, mentre Stiles si alzò così velocemente quanto imbarazzato.
"Uhm..dovevo dirtelo, vero?"
Mormorò Stiles indicando con un dito Lydia, che si trovava ancora in dormiveglia con gli occhi chiusi.
Il padre alzò le mani in aria con uno sguardo stupito, sorpreso e..compiaciuto.
"Non voglio sapere i dettagli"
Disse il padre, per poi uscire dalla stanza con un piccolo ghigno stampato sulle labbra, chiudendosi la porta alle spalle.
Stiles si mise le mani sul viso, sbruffando rumorosamente.
"Lydia."
Lydia si alzò in un istante, mettendosi affianco a Stiles.
"Cosa, dove, chi?"
Domandò mentre le labbra e le parole di quest'ultima si muovevano come se fosse in preda al panico, mentre Stiles la guardava.
Guardava i suoi occhi e le sue labbra.
"Dobbiamo andare a scuola, Lydia"
Mormorò Stiles come se voleva imitarla in modo sarcastico, accennando poi un sorriso.
Lydia rimase in silenzio, e guardò le labbra di lui, mentre lui guardava le labbra di lei.
Si desideravano.
Tanto.
Forse troppo.
Ma quei sguardi furono interrotti nuovamente dal padre che dal piano di sotto, urlava:
"LE CHIAVI DELLA JEEP SONO SUL DAVANZALE!"
Stiles alzò lo sguardo al cielo, e sbuffando urlò:
"CIAO, PAPÀ."
La porta si sentì sbattere subito dopo che Stiles finisse la frase, e ridacchiando appena lui guardò nuovamente Lydia, che si trovava già difronte la finestra.
Cosa ci faceva lì?
Le si avvicina, ma Lydia sembrava essere presa da una visione.
Come se delle voci le parlavano nella mente, e lei ne era vittima.
"Il vero Alpha."
Mormorò dentro la mente di Lydia la stessa voce femminile cupa e penetrante di Claudia.
"Uccidilo."
La mente di Lydia ebbe pace quando Stiles le prese il polso, e girandola verso di lui, sorrise.
Lydia era come se fosse svegliata. Come se fosse tornata da un'altro mondo.
"Lydia, tutto bene?"
Mormorò Stiles, corrucciando le sopracciglia, vedendo il viso perso della ragazza per qualche istante.
"Si, si. Sto bene."
Mormorò velocemente Lydia.
Forse fin troppo veloce.
"Lydia, cosa sta succedendo?"
Mormorò Stiles, stavolta con un tono più basso e profondo, girando il viso verso la spalla ma rimanendo lo sguardo verso gli occhi della ragazza, come per concentrarsi, mentre le teneva il polso con una mano.
"Qualcuno..qualcuno mi sta parlando..mi parla.."
Dice Lydia lentamente prendendo varie pause, come se fosse confusa.
Non sapeva di chi fosse quella voce.
Era una donna.
Era Claudia.
"Chi.
Lydia."
Disse Stiles, stringendole appena il polso.
Lydia ritrasse subito la mano.
Stiles la stava stringendo troppo.
La forza che aveva Stiles era smisurata persino per un Beta.
Cosa stava succedendo?
Lydia sibilò per il dolore, massaggiandosi il polso con l'altra mano, abbassando poi lo sguardo.
"Non lo so..Stiles.."
Mormorò Lydia con un tono di voce infranto e confuso..nemmeno lei sapeva cosa stesse succedendo.
Nessuno lo sapeva.
Stiles dopo poco..prese la mano di Lydia delicatamente, e con la mano libera si alzò la maglia che aveva indosso, portando la mano di lei sul fianco.
Lei al suo contatto sussultò, come se fosse spaventata, come se Stiles volesse farle del male, ma al suo tocco delicato si rilassò, alzando appena lo sguardo per capire cosa le intendesse fare.
Stiles le fece accarezzare il fianco, come per farle capire che le ferite della sera prima erano sparite.
Lo sguardo di entrambi erano sul fianco di Stiles, e come se fossero coordinati, entrambi dopo poco si guardano negli occhi, dentro le pupille, come se le loro anime cercassero di comunicare.
Stiles senza pensarci due volte mise la mano che reggeva la maglia dietro la schiena della ragazza e la attirò a se, facendo combaciare i loro corpi, stringendola a lei.
Lydia con gli occhi aperti, quasi sbarrati, mise le proprie mani dietro la schiena del ragazzo, lentamente..ma dopo qualche secondo chiuse gli occhi e premette le proprie labbra sulla spalla di lui, stringendo il suo corpo.

Erano un lupo mannaro ed una banshee, o due giovani ragazzi innamorati follemente l'uno dell'altro?
Ma pochi minuti dopo, quando appena Stiles e Lydia si erano preparati per andare a scuola, qualcuno bussò alla porta.

Skinny, Defenseless, Stiles.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora