Promesse.

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Lydia baciò Stiles?
O fu Stiles a baciare Lydia?
Poco importava.
Ciò che importava in quel momento era ciò che stava accadendo.
Scott sorrise al contatto delle labbra dei due, e abbassò lo sguardo, pensando ad Allison: al loro bacio durante il ballo. Un velo di malinconia avvolgeva il suo sguardo, ma a lui importava che Allison stesse bene.
Il bacio dolce da parte di Lydia fece scordare ogni dolore che Stiles provasse in quel momento, fino a sorridere.
Mise una mano dietro il collo della ragazza, attirandola maggiormente a lui, mentre i loro cuori si toccavano, mentre...un lupo mannaro ed una banshee si baciavano.
Il calore nel petto di entrambi continuava a crescere.
Lydia con le mani tremanti sul volto di Stiles, Stiles con una mano dietro il suo collo.
Lui aveva bisogno di lei.
Lei aveva bisogno di lui.
Avevano bisogno l'un l'altro.
Ma entrambi erano troppo testardi da ammetterlo.
Forse Lydia lo faceva per orgoglio, forse Stiles lo faceva perché la amava talmente da non riuscire a capire nulla.
Ciò che importava in quel momento era il loro bacio.
Le loro labbra si baciavano.
I loro corpi si chiamavano.
I loro cuori battevano all'unisono, nonostante aumentasse il loro battito.
Nient'altro in quel momento aveva importanza, se non loro.

Isaac si svegliò di soprassalto.
La prima domanda fu istantsnea.
Dove si trovava?
Una figura nella penombra avanzava lentamente verso di lui, con un ghigno sul volto.
Un ghigno macabro.
Degli occhi rossi dall'ombra brillavano, richiamando l'attenzione di Isaac.
"Ben svegliato, Isaac."
Mormorò la figura, accennando un sorriso avanzando lentamente nella penombra.
Isaac tentò di muoversi, ma si trovava legato ad una sedia, al centro di una stanza, illuminata soltanto da una lampadina appena sopra di lui.
Alzò gli occhi verso la figura, e una scarica di terrore gli attraversò il corpo.
Cominciava a muoversi freneticamente sulla sedia, ma non riusciva a togliersi quelle maledette corde dai polsi e dalle gambe.
Cosa gli avrebbe fatto?
Chi era?
"Sai, Isaac, sei un ragazzo molto forte."
Mormorò la figura, che girava attorno alla stanza, attorno alla sedia, restando però nell'ombra.
La voce femminile, cupa e penetrante della figura gli faceva raggelare ogni singola goccia di sangue che gli scorreva nel corpo e nelle vene.
"Molto bello.
Veloce."
Continuò la figura, assumendo un tono persuasivo ed elegantemente terrificante, non smettendo di girare attorno alla sedia, rimanendo però ai margini della stanza.
"LASCIAMI. ORA!"
Urlò Isaac, ruggendole infine contro.
La figura si fermò infine davanti a lui, difronte ad esso.
Nell'ombra le si riuscivano a vedere soltanto gli occhi, che scrutavano l'anima del ragazzo.
"Oh, nonono, non c'è bisogno di urlare."
Mormorò la figura, sembrando apparentemente dolce, mentre riuscì a sembrare tutt'altro.
Isaac d'un tratto smise di muoversi, vedendo la figura avvicinarsi sempre di più verso di lui, incapace di muoversi.
"Ho bisogno che tu faccia qualcosa per me."
Lei poggiò le mani sulle ginocchia del ragazzo, avvicinando il viso al suo, rendendosi così visibile.
Claudia.
Claudia Stilinski.
"C-Chi sei.."
Balbettò Isaac, mentre le mani gli tremavano appena, e il viso cambiava in uno sguardo in preda al terrore.
"Sono una persona a cui devi fare un favore.
E io farò molte cose in cambio."
Sussurrò lentamente Claudia, con un sorriso stampato sul volto, ed esso diventava sempre più spettrale, più sinistro.

Skinny, Defenseless, Stiles.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora