Silenzio.

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Le mani di Stiles tremavano.
I suoi muscoli erano rigidi.
Si alzò dal terreno barcollante, ma Scott sembrava non aiutarlo, anzi, rimase lì, immobile.
A guardarlo.
Aveva paura di Stiles.
Aveva ucciso.
Aveva ucciso una vita innocente.
Ora nessuno sapeva di cosa era realmente capace Stiles sotto quegli occhi blu elettrici, densi quanto l'abisso del fondale marino.
Stiles una volta in piedi cedette, e cadde all'indietro, scontrandosi contro l'albero alle sue spalle.
Respirava profondamente e velocemente.
La furia gli fu costata molte delle sue energie.
"Scott, dimmi soltanto come sistemare tutto questo, va bene?"
Disse Stiles con affanno, mentre si interruppe alcune volte per recuperare fiato.
Non poteva accettare ciò che aveva fatto.
E non poteva accettare nemmeno che Scott in quel momento...lo stesse rifiutando.
Stiles sapeva quanto Scott voleva che il suo branco restasse puro, e Stiles non poteva essere l'unico con le mani insanguinate del branco.
Scott rimase fermo, in silenzio, mentre il suo sguardo rimase gelido su Stiles.
Allison stringeva Lydia a se, e lei cominciò a singhiozzare.
Il cuore di Stiles mancò di alcuni battiti quando sentì Lydia singhiozzare la prima volta.
Il respiro gli si strozzò in gola quando sente un secondo singhiozzo.
Non ci furono parole per descrivere quel momento.
Stiles riprese quasi istantaneamente fiato, e d'un tratto resse lo sguardo duro del suo migliore amico.
Scott si irrigidì e per poco non indietreggiò al suo sguardo.
Cosa intendeva fare?
"Troverò un branco."
Disse Stiles, gelido.
"E troverò mia madre."
Aggiunse infine, per poi girarsi e guardare la grande flora del bosco.
Aveva capito.
Non poteva rimanere con loro.
Il suo posto non era lì.
Girò lo sguardo verso la spalla per guardare un'altra volta i suoi amici e il suo migliore amico, e in quello stesso istante Lydia si girò, incrociando gli occhi di Stiles.
La notte passata assieme.
I corpi che si chiamavano.
Le labbra intrecciate.
I respiri fusi insieme.
Gli occhi di entrambi chiusi.
Al buio.
A loro bastava rimanere insieme, sentire il battito del cuore l'uno dell'altro.
In quel momento, Lydia volle di nuovo tutto questo.
In quel momento Lydia volle Stiles.
Voleva le sue labbra.
Il suo viso tra le mani.
Ma questo non accadde.
Stiles fece brillare gli occhi, ghiacciando qualunque cosa si trovasse sotto il suo sguardo.
"Stiles...no..."
Sussurrò Lydia sottovoce con tono flebile e debole, mentre guardava il suo viso impenetrante.
Ai suoi sussurri Stiles distolse lo sguardo e lo portò su Scott.
Il viso di Stiles infine guardò la flora davanti a lui, scomparendo dentro di essa, lasciandosi alle spalle un'aria gelida e piena di malinconia che riempiva quella piccola zona di foresta, così come i cuori dei tre.
Scott guardò il suo migliore amico scomparire tra la folta vegetazione, mentre un pezzo del suo branco gli veniva strappato.
Forse non solo del branco.
Ma della sua vita.
Stiles ebbe sempre fatto parte della vita di Scott, e ora stava sparendo via tra la foresta di Beacon Hills.
Restarono tutti in silenzio.
Un silenzio assordante.
Un silenzio cupo.
Un silenzio doloroso.
Un silenzio che colpì nel profondo i tre ragazzi.

Stiles Stilinski.
L'Omega.

Skinny, Defenseless, Stiles.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora