[Teen Wolf FF]
Proprio quando crediamo di essere al sicuro, è lì che siamo in pericolo.
Stiles, il migliore amico di Scott McCall, la sua spalla destra, l'umano.
Durante una buia e fredda notte, Stiles si ritrova a correre da solo nel bosco, nella g...
Stiles affiancò Scott, e ogni suo movimento sembrava forzato, come se le parole fossero costrette ad uscire dalle sue labbra. Lydia ed Allison andarono verso i loro armadietti, i quali erano uno affianco all'altro, mentre non distoglievano lo sguardo da Stiles. Lydia aprì le labbra come per fare una domanda ad Allison, ma quest'ultima la anticipò: "Oh non domandarlo a me." Girò lo sguardo verso l'armadietto, mentre Lydia continuava a guardare Stiles, e ormai rassegnata tirò un sospiro, aprendo l'armadietto e prendendo successivamente i libri necessari per la lezione. - Scott e Stiles andarono nella classe di inglese, e si sedettero uno affianco all'altro, nello stesso banco. Anche Scott cercava di scoprire cosa avesse Stiles, sembrava che da quella fatidica sera fosse spaventato perennemente. Non era più solare, non era più vivace, era cupo. "Stiles, tutto okay?" Sussurrò Scott, mentre guardava Stiles con aria preoccupata. "Smettetela di domandarmi come sto. Sto bene, cazzo!" Esclamò dirompente Stiles, chiudendo le mani sopra il banco in due saldi pugni, mentre i studenti continuavano ad entrare dentro la classe. "Okay, okay." Disse Scott, ma dalle parole di Stiles avvertì..paura. Paura? Di cosa? Decise di non pensarci, e se in tal caso il suo migliore amico continuò a comportarsi in quel modo, avrebbe indagato. - Durante la lezione, Stiles mise una mano sulla ferita che si stava lentamente cicatrizzando, ma il dolore tornava pungente ogni volta che pensava alla scena, all'incubo avvenuto la sera prima. Verso la fine dell'ora, entrò il preside della scuola dentro la classe, e chiese silenzio con un cenno della mano. "Come ben sapete, a Beacon Hills, soprattutto nelle periferie, si sono verificati avvistamenti di.." Disse il preside, ma in quel momento era come ghiacciato, ma poi schiarendosi la gola continuò: "Di puma." Alla parola puma, Scott girò lo sguardo verso Stiles. "Così vi preghiamo di restare nelle vostre abitazioni e di non uscire, e se avvistate dei puma, non esitate chiamare la centrale di polizia." Ci fu un momento di profondo silenzio nella classe, ma Stiles teneva lo sguardo fisso nel vuoto, nel nulla. "Grazie professore, continui anche la lezione." Il preside uscì dalla classe, chiudendosi la porta alle spalle. Stiles abbassò lo sguardo, e stringendo i pugni cominciava a respirare affannosamente. Vedendo i movimenti di Stiles, Scott mise una mano sul braccio di Stiles, ma in quel preciso istante sentì un odore strano provenire dal corpo del suo migliore amico. "Stiles, calmati." Sussurrò Scott, mentre gli strinse il braccio nella mano. Lentamente il respiro affannoso cessava, calmandosi. "Devo scoprire chi è." Sussurrò Stiles con lo sguardo basso, e mentre parlava, la sua voce era diventata molto più cupa, bassa, terrificante. Scott tolse la mano del braccio del suo migliore amico, come spaventato. Cosa gli era successo? "Ne parleremo anche con gli altri. E lo troveremo insieme, come abbiamo sempre fatto." Disse Scott, per poi guardare il quaderno sul quale stava appuntando delle note della lezione. Stiles girò lo sguardo verso Scott, e accennò un sorriso. In modo macabro.
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Le lezioni finirono, e Stiles prese la sua jeep, andando verso casa sua, senza nemmeno salutare o vedere i suoi amici, il suo branco. Arrivò a casa sua, e scese dall'auto, andando poi verso la sua camera. Buttò lo zaino sul letto, e quando girò lo sguardo verso la finestra, vide una spirale graffiata profondamente dentro al vetro. Decise di avvicinarsi verso la finestra, e mentre si avvicinava vide sempre meglio quel.."simbolo". Una spirale, intagliata dentro il vetro, con un coltello. Con un artiglio. In secondo piano, sul riflesso del vetro, notò una figura dietro di lui, la stessa sagoma della sera prima...
