Branco.

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Alle parole e alla vista degli occhi terrificanti della figura, il sangue gli si raggelò nelle vene.
Notò nella penombra che la figura aveva delle sembianze femminili, le quali determinate dalle sue curve e movimenti.
I capelli lunghi le cadevano sulle spalle e gli occhi rossi brillavano nell'oscurità, rendendo il tutto così fittamente macabro.
La figura fece un passo verso Stiles, e un sussulto fece deglutire il ragazzo.
"Cerco un branco, Stiles. E io voglio te."
Un Alpha. In cerca di un branco. Sapeva a cosa andava incontro.
Diventare un lupo mannaro.
Qualcuno glielo propose già tempo prima.
Ma lui apparteneva già ad un branco.
Si abbassò dolorosamente sulla schiena, arrivando col viso ad una delle due mani legate. Agganciò una parte del nastro che gli cuciva le labbra e lo strappò con uno scatto del capo all'indietro, emanando un leggero lamento di dolore.
"Faccio parte già di un branco."
Rispose Stiles frettolosamente con il labbro inferiore tremante, temendo una reazione della figura violenta e feroce.
Notò ancora meglio le sembianze della figura, e gli parvero sempre di più familiari, ma non era abbastanza alla luce per vedere i dettagli e riuscire a decidere se era come pensava o meno.
"C-Chi se-"
La sua voce venne tagliata da un forte e brutale colpo contro il muro di quella stanza.
La mano della figura penetrò dentro la parete.
"Quale branco?"
Sussurrò gelida e cupa la figura. Lentamente Stiles riuscì a percepire e a ricordare i movimenti. Erano i movimenti della bestia. La bestia del bosco di qualche sera prima.
A quei ricordi la ferita sul fianco, che ormai si era cicatrizzata, gli bruciò pungente.
Con gli occhi chiusi strinse i denti, per sopportare quel dolore, anche se minimo, ma così fastidiosamente doloroso.
"QUALE BRANCO?!"
Urlò dirompente la bestia, girandosi poi di scatto, nell'ombra, verso il ragazzo.
"Il branco di Scott McCall.
Scott McCall."
Rispose Stiles subito dopo che lei avesse urlato, a denti stretti, ancora dolorante. Ad ogni parola della bestia, la ferita gli bruciava sempre di più.
"Adesso lasciami..ti prego..."
Mormorò a stento infine, abbassando sempre di più il tono di voce, fino a sussurrare le ultime due parole, serrando poi le labbra velocemente quando cominciò a sentire nuovamente la ferita bruciare sempre di più.
"Oh no che non ti lascerò."
Mormorò la figura con una voce raccapricciante solo a percepirla.
"Tu rimarrai qui, fin quando non ti troveranno.
Se lo faranno.
Se ci riusciranno."
Mormorò ancora, per poi lentamente avvicinarsi al ragazzo.
Stiles sussultò, muovendosi velocemente sulla sedia, intento a muoversi o a spostarsi...invano.
Cosa stava pensando la bestia?
Che intenzioni aveva..?

Isaac, Scott e Derek, annusando una maglietta di Stiles, uscirono a cercarlo, seguendo il suo odore.
Lydia, a casa sua insieme ad Allison, rimase ferma sul letto, seduta ai bordi, cercando di capire o focalizzare dove si trovasse Stiles.
"Io non so cosa fare."
Sussurrò Lydia, mentre lentamente gli occhi le cominciarono a bagnarsi, diventando rosei, come se stesse per piangere.
"Lo troveranno, Lydia."
Sussurrò Allison sedendosi poi affianco alla ragazza, poggiando dopo poco la testa sulla sua spalla.
"Lo troveranno."
Ripeté Allison.
Lydia rimase immobile, completamente immobile.
Non aveva mai pensato, fino ad allora, che la mancanza di una persona, di Stiles, gli facesse così male. Il vuoto che aveva dentro in quel momento era ineguagliabile.

La figura si avvicinava sempre di più a Stiles, tracciando con lo sguardo ogni minimo dettaglio del suo corpo.
"Saresti perfetto per il mio branco."
Non appena ebbe sussurrato quelle parole...la figura gli piombò addosso, spalancando le fauci.

Skinny, Defenseless, Stiles.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora