capitolo 26

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Damien sciolse l'abbraccio e guardò intensamente i suoi genitori,doveva andare a salvare Edith. Fece qualche passo verso la scala quando sua madre prese parola.

<<Damien per la tua amica non c'è più tempo...>>disse con il cuore infranto

Il figlio la guardò sorpreso e allo stesso tempo spaventato da quelle parole,era arrivato troppo tardi? Scosse la testa un paio di volte per poi puntare gli occhi in quelli tristi di sua madre,qualcosa in lei lo insospettiva. 

<<devo accertarmene>>disse correndo al piano superiore per impedire che quella donna gli facesse perdere altro tempo

<<ma LUI ti ucciderà!>>urlò invano la "madre"

Il primo piano era completamente ricoperto da una sostanza nera che risultava appiccicosa sotto ai suoi piedi. Faticava a orientarsi e un odore pungente lo investì nelle vicinanze di una stanza. Si portò una mano a coprire il naso e quando guardò all'interno della camera gli venne quasi da vomitare. C'erano tre cadaveri in uno stato di decomposizione avanzato:le mosche ronzavano rumorosamente sulle budella sparse  intorno ai cadaveri. Damien non riconoscendo Edith in quei corpi pensò che non era troppo tardi come credevano i suoi genitori. Si sporse dalla finestra,non riusciva più a resistere al fetore,ed inspirò più aria possibile. I suoi occhi notarono una scia nera e densa,la stessa che impestava il corridoio,così uscì e la seguì fino al bordo del tetto. Sporse leggermente il busto per controllare,improvvisamente si sentì spingere e senza che potesse reagire in alcun modo si ritrovò a precipitare nel vuoto. Gli mancavano pochi centimetri  per finire a terra,qualcosa però arrestò la sua caduta. La sostanza simile a catrame l'aveva salvato,era appiccicata al suo piede e lo teneva ancorato al tetto. Era stato fortunato,se non ci fosse stata si sarebbe rotto qualcosa. Quella specie di corda  si spezzò come un elastico teso troppo e Damien finì tra l'erba alta.  Sul tetto non c'era nessuno,ma Damien sapeva che qualcuno l'aveva spinto di sotto e sapeva anche chi era il colpevole.

Il ragazzo si girò di scatto non appena sentì bruciar sulla schiena lo sguardo di qualcuno. Di fronte a lui c'era l'imponente figura del mostro che sprigionava dal suo corpo l'oscurità più pura.Aspettava da una vita di affrontare la creatura che gli aveva privato di ogni tipo di affetto,trasformandolo  in un contenitore vuoto,ma qualcosa bloccò il suo corpo e qualsiasi pensiero razionale.

<<mi stavi cercando,piccolo Damien?>> disse Shadow puntando gli occhi bianchi come la luna in quelli verdi del ragazzino davanti a lui

Credeva di essere pronto a tutto per portare in salvo Edith,di esser riuscito a superare il terrore per quella creatura,ma erano le convinzioni di un ragazzo rimasto bloccato nel passato.  Il mostro aprì le braccia che si erano trasformate in ali di oscurità e proprio davanti a lui comparve Edith in ginocchio con la testa che pendeva in avanti;era priva di sensi.

<<Edith!>>urlò alla ragazza <<che le hai fatto?>>

<<nulla,sta solo dormendo,ma potrebbe rimanere così per l'eternità se non sarai tu a morire al posto suo>>disse minaccioso la creatura

Shadow non aggiunse altro,fece scomparire la ragazza sotto agli occhi  del ragazzo e gli si avventò addosso. Damien si fece prendere dal panico,doveva decidere se morire oppure no in un arco di tempo lungo come un battito di ciglia. Cosa doveva fare?

Monster under your bed  Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora