capitolo 8

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La porta fu aperta lentamente dalla mano incerta di Edith. Sapeva che stava commettendo uno sbaglio ma una forza a lei  sconosciuta la spingeva ad agire. Il suo cuore iniziò a impazzire nel suo petto,trattenne il respiro e si affacciò nella stanza. Era tutto normale:un letto singolo,una scrivania in disordine sotto alla finestra e un enorme  armadio a ante scorrevoli sulla sinistra. Si rilassò,e lei che pensava di trovarci chissà cosa in quella camera. Si voltò per andarsene quando con la coda dell'occhio vide della nebbiolina nera uscire da sotto il letto;lei si bloccò e tornò a guardare. Il suo cuore e il suo cervello le urlavano di andarsene da lì e fuggire,tuttavia non lo fece;rimase imbambolata a vedere la scena.

<<Edith...>>

Una voce profonda uscì dalle tenebre che stavano pian piano dominando la stanza. La ragazza sgranò gli occhi non capiva che le stava succedendo. Voleva fuggire ma il suo corpo non voleva muoversi,era come imprigionato da una forza che lei non era in grado di vedere. Una mano nera provvista di artigli uscì allo scoperto,poi anche l'altra e infine il mostro si fece vedere per intero. La superava di almeno 40 cm,il corpo era simile a quello umano ma era fatto dalla stessa oscurità che li circondavano. Edith si soffermò a fissare gli occhi pallidi come la luna del mostro,gli sembrano familiari e allo stesso tempo sconosciuti.

<<da quanto...>>

La  ragazza fece un passo indietro finendo in corridoio. Sentì solo in quel momento che fuori stava piovendo a dirotto. Il mostro avanzò lentamente con un sorriso appena accentuato.

<<sei sparita per così tanto tempo...>> continuò a parlare come niente fosse ignorando la confusione e la paura nata nel cuore della giovane donna.

<<i-io ... non mi ricordo di te...>>riuscì finalmente a sciogliere il nodo che le si era formato in gola.

Il mostro  arrestò la sua avanzata e il sorriso che aveva in volto sparì all'istante. La nebbia di oscurità che fin a quell'istante aleggiava placida sul pavimento iniziò a confluire nel corpo della creatura,rimasta immobile a guardare il pavimento con i pugni serrati. La pelle grigiastra divenne nera come la notte più profonda e i suoi occhi sembravano essere diventati più luminosi.

<<mi hai dimenticato? >> disse puntando gli occhi in quelli terrorizzati di Edith

La ragazza non si ricordava nemmeno se si sforzasse. L'unica cosa che riusciva a fare in quel momento era pensare a un piano di fuga. Il mostro riprese la sua avanzata e allungò la mano per afferare la figura davanti a sé. Edith si voltò all'istante e scese giù dalle scale di corsa evitando per un soffio la presa della creatura. Frost iniziò ad abbaiare verso Edith che lo afferrò per fuggire fuori di casa. Raggiunse la sua macchina e si chiuse dentro insieme al cucciolo. Il mostro non li aveva seguiti per fortuna.

"Che cosa era ? Me lo sono sognato ?"

Appoggiò la testa sul volante cercando di rilassarsi e levarsi la paura di dosso mentre Frost ugolò vedendola così giù di morale. Guardò in direzione della casa da cui era scappata;il mostro era dietro alla finestra che la guardava e prima che potesse fare qualcosa era già scomparso nel nulla.

"sei sparita per così tanto tempo"

Ripensò a quelle parole. Il mostro l'aveva già incontrata in passato,allora perché lei non si ricordava di lui? Come poteva aver dimenticato un essere così spaventoso? Frost la distolse dai suoi pensieri salendo sulle sue gambe in cerca di conforto e si lasció accarezzare dolcemente finché non si addormentò. Edith accarezzando il cucciolo trovò un po' di pace e si rilassò sul sedile;chiuse gli occhi e liberó la mente dai cattivi pensieri.

Angolo autore
E qui ritorna in scena il mostro ed Edith è riuscita a salvarsi,ma ha molti interrogativi che le ronzano nella testa. Troverà le sue risposte? Mah...chissà.
Ci vediamo al prossimo e vi ringrazio per tutte le visualizzazioni 😆
-Decim6991

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