Capitolo 14

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Damien si strinse nelle coperte maggiormente per un'improvviso e alquanto strano abbassamento di temperatura. Cercava di ripararsi,tuttavia il freddo non faceva altro che aumentare obbligandolo a svegliarsi dal suo sonno. Frost lo raggiunse sul letto preoccupato di ciò che stava succedendo e non appena il ragazzo si sedette con ancora le coperte sulle gambe,il cucciolo gli saltò tra le braccia alla ricerca di un po' di calore e protezione. Il padrone lo accarezzò distrattamente;la finestra era chiusa per cui l'unica cosa che poteva causare quel freddo era il mostro.  A quella realizzazione il suo cuore accelerò,doveva scappare fuori di casa se voleva salvarsi,ma il problema era come raggiungere l'esterno. Tolse le coperte con un gesto secco e frettoloso con lo scopo di alzarsi,ma le gambe non risposero ai suoi comandi,sembravano essersi congelate. Iniziò a sfregarle in modo tale da far ripartire la circolazione del sangue,ma sembrava uno sforzo inutile. 

<<Damien dove pensi di andare?>> disse minaccioso il mostro

Il ragazzo si bloccò,la creatura era nella sua stanza anche se non si faceva vedere;il suo piano di fuga era fallito ancor prima di metterlo in atto. Frost iniziò a correre da un lato all'altro del letto abbaiando al mostro che si nascondeva sotto. La creatura stizzita afferrò con i suoi artigli il collo del cucciolo non appena lo sporse fuori dal bordo del materasso. Il ragazzo allungò le braccia e piegò al massimo il busto in avanti   per riuscire a prendere il suo amico quadrupede,ma il mostro era molto più veloce e trascinò il cagnolino nell'oscurità.  Damien per prenderlo si sporse troppo e finì per cadere a terra;le gambe non avevano la minima intenzione di funzionare e in quel momento era nei guai fino al collo. Una piccola macchia scura si formò sotto al letto,era liquida e si ingrandiva rapidamente fino a toccare i  piedi del ragazzo.

<<F-Frost...non puoi essere>>

I suoi occhi iniziarono a pizzicare;era di nuovo solo come la notte di 10 anni fa e come in passato non era riuscito a salvare nessuno. Il freddo indifferente al suo dolore continuava ad aumentare. A Damien non gli importava più nulla,aveva deciso di dare fine alla sua vita in quella stanza. Si sdraiò sul pavimento e chiuse gli occhi in attesa che la morte gli faccesse visita. Nella sua mente apparvero le immagini del suo passato,dei momenti felici passati con i suoi cari quando il mostro non era altro che una stupida storia fatta per spaventare i bambini paurosi come lui. Si ricordò di suo fratello che gli scompigliava i capelli dopo l'ennesimo scherzo che gli giocava. Lo spirito di Alex era sdraiato accanto a lui,lo teneva tra le sue braccia come quando dormivano insieme;sembrava di sentire lo stesso calore di allora,quanto gli era mancato. Il respiro si fece più debole,il cuore iniziò anche lui a rallentare e il corpo ormai aveva perso ogni traccia di vitalità. 

"mamma,papà,fratellone sto arrivando... "pensò sorridendo sollevato

La porta fu sfondata a spallate da un uomo in divisa,dietro di lui c'era Judy che appena vide Damien disteso a terra-più morto che vivo-urlò il suo nome. L'agente la bloccò per andare a constatare personalmente se era vivo.

<<Agente...la prego>>

<<prenda una coperta,veloce!>>

Angolo autore

Scrivendo questo capitolo ho pianto come una bambina,spero di suscitare qualcosa in voi come è successo a me T^T

Non so se lo fate anche voi,ma quando scrivo ascolto quasi sempre musica e stendendo questo capitolo  avevo come sfondo "my immortal" degli Evanescence (mi piace un sacco,ma ogni volta che l'ascolto  si creano le cascate del Niagara nei miei occhi )

-Decim6991

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