Capitolo 2

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Damien osservava da un'infinità di tempo il soffitto della sua stanza,non riusciva a prendere sonno come ogni volta e le occhiaie sotto ai suoi occhi erano la conferma . Fuori dalla sua piccola stanza,il tempo presagiva l'arrivo di una tempesta:le nuvole dense e ricolme di pioggia coprivano il cielo notturno e il vento aveva iniziato a soffiare forte,provocando un fruscio continuo delle fronde degli alberi. Un soffio di vento si infiltrò nella stanza del ragazzo e gli accarezzò la schiena provocandogli un brivido tanto simile a quello avuto da bambino di fronte al mostro.  Damien si alzò a sedere di colpo,rendendosi conto che ogni istante della sua vita girava intorno solamente alla paura e al ricordo di quella notte. Aveva cercato di voltare pagina,di dare ascolto alle parole di conforto di sua zia,ma era dura dimenticare ciò che non si può scordare.

"e la nostra promessa?"

Di nuovo quella voce,sembrava che provenisse dai meandri più oscuri del mondo,addirittura dall'inferno arrivò a pensare. Aveva sperato che quella promessa fosse solo un sogno, solo uno scherzo della sua mente traumatizzata dalla visione dei propri cari defunti,ma non era finzione. Ogni persona a cui parlava del suo passato  non gli credeva e andava sempre incontro a una brutta fine,spesso in circostanze misteriose.  Molte indagini erano finite in un vicolo cieco ma Damien sapeva che era tutta colpa di quella creatura.  
Andò in bagno per riprendersi un po',si sciacquò il viso e sollevò gli occhi sul suo riflesso. Era dimagrito molto,spesso gli incubi gli facevano perdere l'appetito e non solo il sonno. Si sistemò il ciuffo corvino che gli copriva in parte l'occhio sinistro e poi posò le dita sulle evidenti occhiaie.
"Dovrei dormire ... ormai sono passati anni e non si è fatto ancora  vedere, almeno a casa mia... " 
Cercò di tranquillizzarsi,sembrava funzionare ma preferì andare sul sicuro,così aprì l'armadietto dei medicinali e prese dei tranquillanti.

"Adesso a dormire"

Ritornò in camera e si bloccò sulla soglia per controllare che sotto al letto non uscisse qualcosa. Attese una manciata di minuti,poi si convinse che non c'era effettivamente nulla e si mise sotto le  coperte. Le palpebre iniziarono a pesare e Damien  faticosamente  riusciva a tenere aperti gli occhi,colpa anche del sonnifero che aveva preso. Gli oggetti intorno a lui si fecero meno chiari,la luce della lampada sfocava sempre di più e poi il buio.

La luce della lampada sul comodino iniziò a tremare finché la lampadina bruciò. L'oscurità ora governava la stanza del giovane,qualcosa si mosse sotto al suo letto,ma era impossibile capire di cosa si trattava. Due pozze chiare come la luna comparvero e risplendevano nel buio. Tutto taceva,solo il leggero respiro di Damien era udibile finché il proprietario di quegli occhi parlò.

"Non mi dimenticherai,vero? "

Angolo autrice
Anche il secondo capitolo si è concluso. Vorrei chiedere una cosa a voi lettori:la lunghezza dei capitoli va bene o li devo fare più lunghi?
-Decim6991



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