Capitolo 6

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Damien aveva girato l'intera casa per cercare quella piccola peste e alla fine si era nascosta in un angolo della sua camera da letto con la coda fra le gambe. Il ragazzo gli si era avvicinato cautamente cercando di tranquillizzarlo,non appena si inginocchiò per invitarlo ad avvicinarsi,il cucciolo gli corse incontro spaventato. 

<<tranquillo,adesso ci sono io>>disse stringendolo a sé

Prima di andarsene dalla stanza,si guardò in giro per capire che cosa aveva spaventato il piccolo ospite e si soffermò in un punto imprecisato sotto al letto. Non c'era nulla,tuttavia sentiva l'ansia salire;temeva che se rimaneva a guardare a lungo il nulla,qualcosa prima o poi compariva per spaventarlo a morte. Il cucciolo guaì,distraendolo. Insieme uscirono dalla stanza e si diressero di nuovo in bagno,dove Damien asciugò il pelo immacolato del cane. Concluso il suo lavoro,prese tra le mani il muso del cucciolo e pensò ad alta voce.

<<come dovrei chiamarti?>>

Un'altra domanda gli balenò in testa:l'avrebbe tenuto o sarebbe stato meglio darlo a una famiglia dove non avrebbe rischiato la vita?  Rimase fermo a guardare gli occhi neri e profondi del cucciolo come se la risposta alla sua domanda fosse lì. 

<<qualunque cosa deciderò di fare dovrò comunque chiamarti in qualche modo,mica potrò soprannominarti peste per il resto della vita>>disse accarezzando la testolina bianca <<che ne dici di Frost,ti piace?>>disse dopo una manciata di secondi

Il cucciolo agitò la coda e gli leccò il naso facendolo ridacchiare. La felicità,dopo tanto tempo,aveva raggiunto anche  Damien e tutto per merito dell'amore incondizionato che solo un cane poteva dargli.

Il sole era calato all'orizzonte lasciando posto alla luna e al fresco della sera. Una donna aprì la porta di casa,era esausta e teneva in mano una borsa piena di compiti e verifiche da correggere. Insegnava presso le scuole elementari,le era sempre piaciuto come professione fin quando era piccola,tuttavia man mano che l'età  aumentava le era sempre più difficile tenere a bada la vivacità dei suoi studenti. Una furia bianca non appena notò la nuova arrivata gli corse incontro,mettendosi in mezzo ai piedi abbaiando felice. La donna guardò quella creaturina con occhi sorpresi,domandandosi da quanto tempo aveva un cane in casa.

<<scusa zia,non sono riuscito a trattenerlo>>disse Damien raggiungendola e prendendo in braccio Frost

Judy guardò suo nipote sorpresa,sembrava diverso,più spensierato rispetto al solito e ciò le risollevò un po' il morale. 

<<cosa ci fa un cane in casa?>>domandò posando la borsa

<<l'ho trovato tornando da scuola,era stato abbandonato in una scatola,all'inizio non lo volevo prendere,ma mi ha seguito>>

La donna si massaggiò il collo mostrando un espressione sofferente e dopo un sospiro prese parola.

<<lo sai che è una responsabilità e non posso badarci,inoltre come facciamo quando saremo fuori casa?>>

<<me ne occupo io e per badare a lui...>>

Il ragazzo si bloccò,non aveva idea a chi affidarlo in loro assenza e lasciarlo da solo era fuori discussione. Guardò sua zia in cerca di qualche consiglio o idea.

<<non hai idea a chi affidarlo,vero?potresti far circolare un annuncio,magari qualcuno si fa avanti per prendersene cura in nostra assenza>>propose Judy accarezzando il piccolo Frost

Damien sembrava titubante all'idea di fare entrare qualcuno a casa sua soprattutto dopo la notte in cui ha rivisto suo "fratello". Già si immaginava gli orrori che potevano succedere mentre in casa non c'era nessuno e non voleva sentirsi colpevole di altre morti.

<<ci penserò,tanto ho tempo fino a lunedì quando ritornerò a scuola>>

<<ok,adesso vado a farmi una doccia,ci pensi tu alla cena?>>disse la donna recuperando la borsa

Il corvino annuì lasciando libero Frost di girare per casa e andò ai fornelli per preparare qualcosa. 

Era quasi mezzanotte,Damien spense la tv e salì in camera insieme al cucciolotto.Prima di mettersi sotto le coperte il ragazzo controllò che non ci fosse nulla sotto il letto,anche se per la maggior parte delle volte questo metodo non funzionava,ma lo faceva sentire più tranquillo. Posò Frost sul letto e poi si mise sotto le coperte. Il cucciolo si accoccolò vicino a Damien e si addormentò quasi subito. Il ragazzo osservò il corpicino di Frost sollevarsi e abbassarsi dolcemente,sentendosi più al sicuro con qualcuno accanto;gli faceva ricordare quando da piccolo dormiva con suo fratello e come in passato non si sentiva più solo.

Angolo autore
Un altro capitolo tranquillo,ma ricordatevi che al mostro non piace essere dimenticato.

Ps:il cucciolo nell'immagine è Frost:3
-Decim6991


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