21. Nuova vita

56 5 0
                                    

8 mesi dopo
-'Sam sei pronta?'-
-'arrivo'-
Scendo le scale di corsa con la borsa a tracolla pericolosamente piena che mi sega una spalla.
-'hai preso tutto?'- chiede mia madre dal fondo delle scale.
-'si, tutto'- ribatto facendo mente locale.
-'ti ha scritto l'ennesima lettera la casa editrice'- mi informa con il tono che ormai conosco bene: noncurante.
-'la leggerò più tardi'- dico prendendo al volo una mela visto che sono di nuovo in ritardo per la scuola. Sarà una giornata impegnativa: finita scuola dovrò andare di filata a medicina. Continuare a frequentare i corsi è stato l'unico modo per far stare in pace i miei genitori e farli approvare la mia passione per la scrittura. La prossima settimana terrò l'ultimo esame del corso e poi potrò finalmente smettere. Volevano che lo portassi a termine nel tentativo di invogliarmi a continuare ma i patti erano chiari: avrei scelto io se farlo o meno e la mia risposta è no.
Prendo la lettera dalle mani di mia madre. So già cosa ci sarà scritto, solleciti per il sequel del libro. Non hanno ancora pubblicato il primo, vogliono il secondo per verificare se sono attendibile e merito il loro tempo.
Quando tre mesi dopo ho ricevuto la
Loro prima lettera di apprezzamenti per quello che avevo scritto a momenti mi è preso un colpo e anche ai miei genitori. Non ci contavano, mi continuavano a ripetere che non sarebbe mai successe e che avrei dovuto farmene una ragione. Immaginatevi la mia espressione vittoriosa nel vedere la loro mentre leggevano quella spatafiata sulle mie capacità. È stata quella a farli decidere di darmi una possibilità a patto che io ne dessi un' ultima alla medicina. Mi è sembrato un patto equo.
Peccato che io non riesca più a buttare giù nemmeno due righe.
Qualcuno suona il clacson fuori casa.
-'Ale è qui?'- chiede mia madre come se fosse una novità. È da un mese che stiamo insieme e puntualmente mi viene a prendere per portarmi a scuola. È di un anno più grande di me e lo ho conosciuto a medicina... Anche lui non capisce come io voglia abbandonare i corsi ma si dice orgoglioso per la mia caparbietà. Quando ci siamo messi insieme, non ho potuto fare a meno di ricordare le parole di una persona: incontrerai qualcuno, magari nel tuo corso di medicina...
Non ho più avuto sue notizie. Ryan non mi ha più chiamato. Jordan non ha avuto più sue notizie, ha cambiato numero ed è scomparso nel nulla.
Quando sono tornata ero distrutta, in pensiero, non accettavo che non lo avrei più rivisto. Nemmeno adesso lo faccio ma come dice Rox la vita va avanti e per quanto lo voglia non posso metterla in pausa a quella estate.
Tra Rox e Jordan le cose funzionano nonostante la distanza e sono davvero felice per loro. A volte accompagno Rox a trovarlo a Torino, ormai Jordan è diventato una specie di mio migliore amico, ma mentirei se dicessi che vado lì per vedere lui. In cuor mio spero sempre che Ryan sbuchi fuori da qualche parte, lo cerco tra i volti delle persone ma non lo trovo. E ogni volta è doloroso come la prima.
Alessandro è un bravo ragazzo, è divertente e sa prendermi. Con lui mi sento libera di poter parlare di tutto e sto bene... Ma sento che manca qualcosa. Forse passerà con il tempo, forse piano piano quello che Ryan ha lasciato impresso dentro di me si affievolirà, forse capirò che non tornerà più da me e me ne farò una ragione.
-'eccomi'- dico buttandomi sul sedile del passeggero con la mela in bocca.
-'come fai ad essere sempre in ritardo?'- mi prende in giro lui partendo.
Gli occhi azzurri fissi sulla strada e i capelli biondi leggermente spettinati.

Quando arriviamo davanti a scuola gli do un bacio veloce prima di aprire lo sportello  ma lui mi ferma prima che possa scendere.
-'stasera è il compleanno di Ste, ci andiamo giusto?'-
Sa che odio le feste. Lo guardo leggermente imbronciata per fargli capire che non mi va per niente. Preferirei di gran lunga rimanere a casa con Rox a guardarmi un film.
-'non puoi dirmi di no. Ho già detto che ci saremo'- ribatte.
Grazie per avere chiesto il mio parere.
-'se vengo io viene Rox'- ribatto e chiudo la portiera. So che a lui Rox non va a genio e soprattutto lui non va a genio lei. Secondo Rox lui cerca di cambiarmi, un po' come i miei... Sarà per questo che i miei lo adorano.
Accantono quei pensieri ed entro di volata in classe un secondo prima che inizi la lezione con Rox già seduta al banco di fianco al mio.

This Summer is MINEWhere stories live. Discover now